Domenica

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PRIMA PARTE

"Ma daii ho vinto io"

Disse incrociando le braccia al petto osservando con fierezza una specie di montagnetta di ramoscelli.

"Vi, non puoi dire di vincere sempre"

Disse la rossa in tono divertito. Ormai sapeva com'era fatta l'amica, amava vincere. Ma a lei questo divertiva ed andava bene così.

"Ma non lo dico io Penny, è così e basta"

Ribattè la bionda seria con un pò di arroganza nella voce. La bambina dai capelli rossi scoppiò a ridere, trascinando anche lei

Erano così diverse, sia per l'aspetto che per il carettere, ma era proprio per questo che si completavano a vicenda.

La prima era una bambina dolce, gentile, allegra e soprattutto spensierata. Non si poteva dire però lo stesso della bambina dai capelli biondi. Certo era dolce a modo suo ma non lo dimostrava apertamente e delle volte poteva sembrare una bambina fredda, quasi insensibile, ma non era assolutamente così.

Non era una bambina da cui sprizzava gioia e sopratutto teneva sempre un certo tipo di comportamento, quasi...altezzoso, quasi come se fosse in dovere di compprtarsi in un certo moto. Comportamento che Penny, la ragazza dai capelli rossi, amava moltissimo.

Per Penny la bambina dai capelli biondi, timida e fredda, vestita sempre con i suoi soliti vestitini eleganti, era un punto fermo, una certezza.
Per Ivy invece lei era un opportunità, l'opportunità di essere diversa.

Era molto timida ma grazie a questa bambina così spensierata, riusciva finalmente a fare quello che aveva paura di fare davanti ad altri, la faceva sentire se stessa, le faceva sentire che qualcosa forse allora, di buono, di bello, in lei c'era.

Poteva sembrare banale, ma per lei era quasi impossibile comportarsi da Ivy, non aveva mai capito a pieno il suo carattere, ma con lei aveva capito quello che voleva essere, lei la faceva sentire una persona migliore.

Aprii distrattamente gli occhi quando un raggio di sole che trapelava dalla finestra arrivò fino al mio viso. Mi alzai contro voglia, mi vestii distrattamente e scesi nelle sala comune. Era domenica mattina ma la Evans era già in piendi.

Come cavolo fa

"Ciao"

Mi salutò raggiante voltandosi verso di me.

"Ciao..."

La salutai con riluttanza.

Oltre al fatto che fosse prima mattina, di domenica poi, da quando ci salutavamo?

"Ho un favore da chiederti"

Sentenziò con un sorriso angelico avvicinandosi a me. Non dissi nulla ma la osservai con un sopracciglio alzato nell'attesa che continuasse.

"Beh... sai che giorno è oggi no?"

Continuò sedendosi accanto a me sul divano dove mi ero appena accomodata con poca gentilezza.

"Domenica...?"

Dissi confusa. Era diventata completamente matta o cosa?
Si avvicinò di più, così da non farsi sentire dagli altri.

"Si... ma"

Si bloccò ed io imprecai in silenzio. Odiavo la gente che non arrivava dritta al punto.

"Senti, ho bisogno che oggi tieni il tuo amichetto James Potter lontano da me"

MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora