Epilogo

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"Ivy"

La voce della Evans mi arrivò debole alle orecchie. Era titubante, quasi avesse paura di rivolgermi la parola.

"C'è James fuori, vuole parlarti"

Il tono era dolce, più dolce di quanto mai l'avessi sentito in tutta la mia vita ma non risposi, lo sguardo ancora fisso sulle tende rosse in lontananza.

"Non so, non capisco. Credo stia dormendo"

Quelle parole non furono rivolte a me, ma al moro accanto la porta che era nuovamente venuto a cercarmi.

"Ivy"

Chiusi gli occhi, stanca di fare persino quello.

"Lo so che sei sveglia" sentii i passi, poi la sua voce sempre più vicina.

"Vado fuori"

"Okay"

La porta sbattè ed il letto si piegò sotto il peso del ragazzo.

"Voglio dormire" sbuffai girandomi dall'altra parte "Lasciami dormire"

Ci fu qualche attimo di silenzio.

"Sono settimane che lo dici, tra qualche giorno torneremo a casa e n-"

"James"

Lo interuppi ancora, sentendolo trattenere il respiro.

"Va via" continuai a dargli la schiena, mentre una lacrima solitaria solcava il mio viso pallido.

Non l'avrei nemmeno sentita se solo non avesse lasciato quella striscia bagnata e fastidiosa sulla pelle.

"È stato per quello che è successo con Sirius?"

Sirius, Regulus, Crouch, Voldemort, la mia famiglia, che differenza fa?

"Ma certo che è per quello" si rimproverò "Che domande faccio... Dovresti parlarci Iv, si sente un idiota. Voleva cercarti, ci ha provato ma sei sempre in camera, le lezioni sono finite e le partite di quidditch anche" Fece una pausa.

"Abbiamo vinto la coppa, lo sai? Serpeverde ha perso l'ultima con i Corvonero, non ci hanno battuto per qualche punto. Forse il fratello di Sirius non fa poi così schifo"

Rise, bloccandosi ancora per qualche secondo.

"Domani annunceranno i vincitori per la coppa delle case, credevo volessi saperlo. Spero non te ne andrai presto come le altre volte. Probabilmente festeggeremo la vittoria e s-"

La sua voce si era appena incrinata, segno che stava cercando di trattenere delle lacrime, ma non potei esserne sicura, i miei occhi erano piantati sul fondo della stanza.

"Scusa..." lo sentii sussurare, poi il letto tornare alla sua forma originale. Si era alzato.

"Ci vediamo domani okay?"

Si avvicinò a passi svelti verso la porta, spalancandola di colpo e fiondandosi nel corridoio.

Feci un respiro profondo per poi chiudere gli occhi aspettando di addormentarmi, così che l'ora della cena potesse arrivare velocemente.

Non mi andava nemmeno di fare quello, ogni volta mi veniva da vomitare, la gola chiusa e lo stomaco che sembrava rifiutare ogni cosa. Questo almeno però segnava lo scorrere delle giornate, anche se sembravo perdere persino quello.

Lily

Vidi la porta spalancarsi di botto e la figura di James percorrere il corridoio come se volesse scappare di li il più velocemente possibile.

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