So di aver messo lo stesso titolo a un altro capitolo ma non ho altre idee :)
Poso le mani sulla ginocchia mentre riprendo fiato. Jonnie si è fermato e anche io. Solo Hatchi è ancora completamente in grado di correre.
Mi piacerebbe di più riposarmi nella doccia di casa mia, ma continuo a ripetermi che devo fare questo sforzo.
Mi siedo sulla panchina e asciugo la fronte con il polsino nero che ho messo.
È freddo ma dopo aver corso per più di un'ora, si inizia a sentire caldo. Poggio la schiena alla panchina e mi guardo intorno. C'è gente in tutti gli angoli del parco. Mi ricordo tutte quelle volte che incontravo Zayn qui e che finivamo per parlare e per invitarci da qualche parte. Sembra passata una vita, invece era solo quest'estate.
"ripartiamo?" chiede Jonnie.
"no, scusa. Sono fuori allenamento e il cibo ha vinto in tutti i sensi. Ho fame e non ce la faccio più." dico.
Lui mi sorride e poi dice "ok, andiamo da Starbucks che è meglio"
Ci alziamo dalla panchina.
"hai capito quello che voglio" dico ridendo "anche se non posso riempirmi di cibo o la fatica non sarà servita a niente"
"giá. Io prendo solo un frappuccino." dice lui.
"anche io...però alla cannella. No...non so." dico riendo.
"intanto andiamo, poi decidi." dice Jonnie che ride con me. Usciamo dal parco e camminiamo nelle strade di Londra diretti verso lo Starbucks più vicino.
Quando arriviamo, io resto fuori con Hatchi mentre Jonnie prende un frappuccino ciascuno.
Proprio quando esce, Zayn mi manda un messaggio.
·05.57 p.m·
Zayn= sono a casa. Dove sei?Vorrei rispondere con un 'non sono affari tuoi, non contattarmi' ma non rispondo.
Prendo il frappuccino che mi porge Jonnie e lo ringrazio. Poi mi scuso e dico di dover tornare a casa, così inizio a dirigermi lì. Come pensavo, il fuoristrada è nel parcheggio. Prendo le chiavi e apro il portone. Salgo insieme ad Hatchi e arrivo apro la porta.
Lo libero dal guinsaglio e appena alzo gli occhi vedo Zayn poggiato al davanzale della cucina con una tazza davanti.
"ciao" dico. 'si può sapere dove cazzo sei stato tutto il giorno?'
"ciao" dice lui e si gira. Mi sorride e si avvicina dopo aver posato la tazza.
Non perde tempo a baciarmi, un bacio tutt'altro che casto. Pieno di passione e desiderio.
Intreccia la mano tra i miei capelli per farmi alzare il viso verso di lui mentre le nostre labbra lavorano il sincronia.
L'altra mano è poggiata sul mio fianco.
"ho bisogno di te, ora." dice sussurrando sulle mie labbra. Sento il sapore di menta attraversarmi le narici.
"no, aspetta." dico dopo essermi ripresa dal trans "voglio parlarti prima." aggiungo.
"parleremo dopo" dice.
"no. Parliamo adesso. Non mi va giù il fatto che vai via senza dire dove vai e quando torni. Mi hai fatta preoccupare." dico.
"scusa. Ora però pensiamo ad altro." dice e si avvicina di nuovo.
"Zayn, possiamo parlare? Non penso che un misero scusa sia accettabile." dico. Cerco di sovrastarlo con le parole. Non può sempre avere il controllo su di me, soprattutto ora che non ha affatto ragione.
Si allontana dal mio corpo sbuffando.
"che dobbiamo dirci?" chiede.
"vorrei sapere dove sei stato." dico decisa. Pensa che dopo il suo ritorno io lo accolgo a braccia aperte?
"non ti riguarda." dice.
"non mi riguarda? Ok." dico e vado verso la camera. Non mi riguarda mai niente della sua vita. Siamo una coppia si o no?!
Lui mi segue.
"che stai facendo?"
"non ti riguarda." dico con aria di sfida.
"te ne stai andando?" chiede.
"no"
Lui lascia un sospiro di sollievo.
"passerò la notte da Jesy." dico.
"cosa? Perchè?" chiede.
"perchè i tuoi problemi non mi riguardano quindi risolviteli da solo e non cercarmi." dico.
"aspetta. Non intendevo che i miei problemi non ti riguardano, solo che..." si blocca a metà della frase.
"che cosa?"
"che è una cosa importante e preferisco non dirtela." dice.
"proprio perchè è una cosa importante devi condividerla con me. Posso aiutarti e possiamo parlarne. Cosa sto facendo qui altrimenti? Servo solo per fare sesso?" dico. Poso i vestiti che avevo preso sul letto e lo guardo.
È pentito. Riesco a capirlo dal suo sguardo.
"sai che ti amo. Non ti uso solo per scopare. Quello lo fa Alan..." dice guardando in basso. Poi continua dicendo "...e fa anche cose peggiori."
"cose peggiori?" chiedo.
"si. É lui il problema che riguarda me di cui non ho voglia di parlare." dice.
"so più o meno com'è fatto Alan. Se parli con me posso provare ad aiutarti."
"ma è difficile anche per me." dice. Ora il suo umore è sotto ai piedi. Siamo passati dai baci di fuoco agli occhi lucidi.
Vado verso di lui e circondo il suo corpo con le braccia.
"so che è difficile." dico.
Lui ricambia l'abbraccio.
"allora cosa fai una volta che lo sai? Non riuscirai a fare niente, proprio come me." dice lui.
"posso almeno provare a consolarti." dico.
Lui si stacca e mi guarda ma non dice niente.
Parlo io allora.
"perchè Alan è venuto qui? Come sa dove abitiamo?" chiedo.
"non so come lo sa. Forse ci ha pedinati..." si interrompe mentre la mia pelle si accappona.
"...o forse ha solo riconosciuto la mia auto. Però questo non spiega niente." dice. Cerco di proporre qualcosa anche io, ma non ho idea.
"Tornerà?" chiedo. Lui scuote la testa un po' insicuro.
"per fortuna non ha le chiavi..." dico sorridendo per alleggerire l'atmosfera.
A quelle parole Zayn sbarra gli occhi e tasta le tasche.
Poi corre in salotto e mette tutto sotto sopra.
"torno subito. Aspetta qui, chiudi a chiave. Non aprire a nessuno a meno che non sia io." dice e esce dalla porta. Rimango a bocca aperta. Che sta succedendo?! Dove ha lasciato le chiavi? Inizio a essere preoccupata e paranoica. Vorrei abbandonarmi al relax della doccia dopo un'ora di corsa, ma non posso. Sono troppo ansiosa. Ogni singolo rumore mi fa pensare al peggio. Mi spavento quando Hatchi inizia ad abbaiare senza motivo. Spero che Zayn torni presto. Chi ha le mie chiavi di casa?!
***
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Zerrie
RandomBOLLINO ROSSO l'incontro di Zayn e Perrie non sarà molto bello. la colpa è del patrigno di Zayn, non chè colui che maltratta Perrie. violenza è la parola che lo descrive; amore è la soluzione. <3 ZERRIE <3 AVVERTIMENTI ci sono scene violente e pervy...