capitolo 48 -MUOVETEVI!

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Scusate per le foto non "adatte"

POV Zayn

Il tragitto fino alla stazione dei carabinieri non è molto lungo. quando arriviamo mi fanno entrare in una stanza dove c'è un detective.

Mi fanno sedere di fronte a lui, mi levano le manette e due uomini mi affiancano.

Mi massaggio i polsi e mi guardo intorno.

"io sono l'ispettore Turner. Sono qui per decidere se sbatterti dentro o no, in poche parole" dice e dopo uno stupido sorrisino, apre una cartellina.

"allora..." dice e poi alza lo sguardo "non ti avró mica spaventato" dice e fa un sorriso. Poi continua dicendo "sei un ragazzo molto giovane per usare tutta questa droga. Non te l'ha mai detto nessuno?" dice. Mi sembra troppo confidenziale per essere un detective.

"non é mia" dico guardandolo male.

"dimmi la veritá. Io non sto qua per scherzare. Devi confessare, si sa che é roba tua. In casa c'eri solo tu e sull'atto di proprietá l'abitazione risulta intestata a te"  dice stringendo gli occhi.

"si ma non ci vivo solo io" mi difendo.

"ah bhé e chi altro?" chiede lui.

"mio padre" dico.

"mh...secondo i documenti della tua identitá tuo padre é deceduto anni fa" dice lui e muove dei fogli. "puoi controllare se vuoi" dice e mi da un foglio. Lo prendo e leggo. Si tratta della mia vera famiglia.

"sono stato adottato da Alan Malik, il mio attuale padre che vive con me ancora oggi" dico e lancio il foglio verso di lui.

"non ci sono documenti che lo testimoniano" dice.

"problemi vostri" dico. Il detective si alza e si avvicina. Si poggia al tavolo e mi guarda dall'alto.

"sentimi Malik. Vorrei risolvere questa questione il prima possibile, non ho tempo da perdere dietro a ragazzini stupidi che per una qualsiasi ragione decidono di usufruire di droga. Se magari stai male per la tua famiglia devi comportarti da uomo, non da bambino" dice. A quel punto perdo le staffe e mi alzo colpendolo in pieno viso. Cosa cazzo ne sa lui di come sto? Sto di merda ma risolvo i problemi in modo piú maturo di Alan.

Quando il mio pugno entra in collisione con il suo naso, le guardie che mi stanno accanto mi fermano dalle spalle. Una terza guardia che sbuca da dietro di me, lo aiuta a rialzarsi. Mentre Turner si tiene il naso che sta sanguinando, dice "mettetelo dentro, tempo indeterminato" e avvicina un foglio giá firmato che la guardia prende. Usciamo da quella stanza dopo aver rimesso le manette attorno ai miei polsi. Mi guidano nella zona delle celle e mi mettono dentro a una. Sul 'letto' c'é una tuta arancione. Mi ordinano di indossarla e cosí faccio.

POV Perrie

Dopo il colloquio, io e mia madre siamo andate a casa.

"mamma" dico.

"cosa c'é?" chiede lei.

"posso uscire?" chiedo.

"ok" dice lei.

"ok?" chiedo stupita.

"si. Va' dove vuoi. Ti aspetto per cena" dice lei. Io mi dirigo alla porta confusa dal comportamento di mia madre. decido di andare a casa di Jade per poi andare a casa di Leigh e di Jesy. Voglio raccontargli tutto quello che è successo da quando non ci vediamo e voglio farmi aiutare a cercare Zayn.

Quando arriviamo a casa di Jesy, ho giá raccontato tutto a Jade e a Leigh.

"eccomi, scusate ma quando mi hai chiamata ero appena uscita dalla doccia" dice Jesy.

"fa niente" dico.

"allora, cos'é quest'emergenza?" chiede Jesy.

"non so dov'é Zayn. L'altra volta abbiamo discusso e non ci siamo piú sentiti. Quando l'ho chiamato prima, ha risposto suo padre. Non é normale che il suo telefono ce l'ha lui" dico.

"si, hai ragione. Come pensi di trovarlo se non sei nemmeno sicura che é...'scomparso'?" dice Jesy.

"é per questo che dovete aiutarmi. Di certo non posso andare a casa sua. Posso provare a richiamarlo, solo che non risolverei un granché" dico.

"prova lo stesso no?" dice Jade. Annuisco e prendo il telefono.

Chiamo e metto il vivavoce.

"eeee ciaaao" dice Alan.

"é ubriaco?" sussurra Jesy.

Io annuisco e rispondo dicendo "ehm..Alan sono Perrie" dico.

"ooh ciao bambolina! Mi manchi vieni da mee" dice.

"in realtá vorrei sapere dov'é Zayn" dico.

"sempre Zayn e io mai! Sono brutto? Dimmelo non ti capisco" dice sempre con la voce da ubriaco.

"Alan dov'é Zayn?" dico piú decisa.

"non lo so non c'é...io ho risposto a questo aggeggio perché non la smetteva di suonare" dice.

"dov'é?" chiedo.

"al mio orecchio, ci sto parlando con te eheh" dice lui facendo una risata stupida alla fine.

"non il telefono, Zayn!" dico.

"non lo so...mi hanno chiamato mi hanno detto di andare non so dove perché era lí" dice lui dopo alcuni rumori.

"chi ti ha chiamato?" chiedo. Non sta collaborando per niente. Sembro piú matura io che lui.

"i carrambas!"  dice e ride.

"i carabinieri" dice Leigh.

"oh santo cielo" dico io. Attacco e subito inizio a camminare.

"dove vai?" chiede Jade.

"alla stazione dei carabinieri!" grido.

"andiamo con la macchina no?" dice Jesy.

"giusto" dico io e mi metto a correre verso casa mia. Quando arrivo prendo le chiavi dalla tasca. Mi inflilo in macchina.

"forza muovetevi!" dico alle mie amiche. Quando ci siamo tutte metto a moto e inizio a guidare spedita verso la stazione dei carabinieri di questa zona. Quando arrivo freno e esco dalla macchina.

Entro seguita da Jade che ha il fiatone, Jesy che si sta risistemando il vestito e Leigh che saltella su un piede.

"salve" dico e mi poggio sul bancone.

"serve aiuto?" chiede il carabiniere.

"si. Tra i detenuti é presente un certo Zayn Malik?" chiedo.

"mh aspetti che controllo" dice. Dopo un po' dice "si. É qua da sta mattina"

Sbarro gli occhi e mi giro verso le ragazze.

"quando puó ricevermi?" chiedo.

"tra mezz'ora, quando chiunque puó vedere i detenuti e parlare con loro" dice. Annuisco e mi siedo. Me lo sento, sará la mezz'ora piú lunga della mia vita.

***

ZerrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora