capitolo 3 - DISEGNO

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con il passare delle settimane sul mio corpo è rimasto solo qualche piccolo livido. infatti sono andata al mare con le ragazze qualche volta che non hanno fatto domande. ora sto uscendo per fare la spesa. è lungo il tragitto da casa mia al market, soprattutto se fatto a piedi, ma per fortuna la gente popola le strade. mentre torno a casa con le buste in mano noto un cartellone: corso di disegno.

mi fermo un attimo a leggere e c'è scritto che fanno i corsi per disegnare e non si paga nemmeno tanto. segno il numero su questa specie di telefono che mi sono procurata e mi dirigo verso casa. quando entro in casa poso le buste sul tavolo della cucina.

"puoi mettere le cose a posto?" mi chiede mia madre.

"si" dico e prendo le cose dalle buste per metterle al loro posto.

"prima ho visto un annuncio" dico mentre metto la pasta in un armadio.

"un annuncio? di cosa?" chiede mia madre.

"di alcuni corsi di disegno" dico.

"oh"

"ho il numero...mi chiedevo se potevi chiamare per avere delle informazioni" chiedo e la vedo pensierosa.

"perchè no!" dice.

"bhè ecco il numero" dico e lo scrivo su un bigliettino. "quando hai tempo chiama" dico.

lei annuisce e io vado in camera dopo aver finito di mettere a posto la spesa.

sento la voce di mia madre che mi chiama dal piano inferiore nonostante la musica rimbomba nella camera.

"arrivo" dico e spengo le casse. vado al piano di sotto per pranzare e ad aspettarmi c'è una bistecca con contorno di verdure. mi viene l'acquolina in bocca infatti mi siedo subito. mentre mangio mi accorgo di una cosa.

"ma Jonnie non c'è?"

"no, oggi sta con un amico" risponde mia madre.

dopo un po' dice "ho chiamato per i corsi di disegno"

"che hanno detto?" chiedo.

"mi hanno dato informazioni sul costo e sui giorni in cui si tengono i corsi"

"e posso andarci?" chiedo dopo aver inghiottito un altro boccone.

"bhè costa poco e a te pace disegnare quindi non vedo perchè no"

sorrido alle parole di mia madre.

"ho appuntato su un foglio i giorni e gli orari e anche il materiale che devi avere perchè non ti danno tutto loro" dice mia madre.

"ok dopo do un'occhiata" dico.

"si l'ho posato sul mobile in salotto" dice lei e annuisco. finiamo di mangiare e aiuto mia madre a sparecchiare. subito dopo vado in salotto alla ricerca del foglio e lo trovo subito.

posso iniziare già da domani. sono due giorni a settimana ed è un'ora ogni giorno. devo comprare delle matite con la punta fina e dei colori. il resto mi viene dato da loro. sotto poi c'è scritto il luogo. sono davvero felice di questa opportunità perchè secondo me il disegno è una delle forme d'arte più belle insieme alla fotografia. puoi esprimere qualsiasi cosa e ti basta un foglio e una matita.

decido di rilassarmi sul letto per un'oretta e poi vorrei uscire a comprare ciò che serve per il corso così che domani ho tutto.

vado in camera e infilo le cuffie, mi allungo sul letto e chiudo gli occhi: che il relax abbia inizio.

mi sveglio che sono le cinque. non pensavo di essermi addormentata, per così tanto tempo poi.

mia madre deve già essere al lavoro, quindi decido di mangiare qualcosa e poi di andare nella cartoleria più vicina. mangio qualche biscotto e bevo un po' di aranciata, mi vesto ed esco. ancora ho l'abitudine di guardarmi intorno, tenere gli occhi aperti e avere il telefono a portata di mano per le emergenze. la mia più grande paura è quella di essere rintracciata da Alan. di sicuro ci ha provato perchè ora che so che razza di persona è, potrei dirlo a chiunque, ma mi limito a tenermelo dentro.

mi distolgo dai miei pensieri quando entro nella cartoleria. ho il foglio con l'occorrente in mano, a mo' di 'lista della spesa'.

mi aggiro tra gli enormi scaffali della libreria che sicuramente è la più grande della città, fino a che non ho tutto. arrivo alla cassa, pago ed esco. vado dritta a casa evitando le stradine deserte. arrivo e mi metto alla ricerca di una borsa da portare domani. mi accorgo che è ora di cena quando mia madre entra in casa insieme a Jonnie.

"Perrie sei in casa?" chiede mia madre.

"si mamma" grido dal piano superiore.

scendo e me li trovo davanti.

"ho comprato l'occorrente" dico a mia madre che annuisce.

"per cosa?" chiede Jonnie.

"domani andrò in un corso di disegno" annuncio e lui anche annuisce. in poco tempo mia madre prepara una cena abbondante che mangio contro voglia a causa del mio stomaco che non ha fame, al contrario di Jonnie che mangia la mia e la sua porzione.

quando finisco di mangiare vado in camera, vedo un po' di tv e poi mi addormento.

quando mi sveglio lancio un'occhiata alla sveglia e noto che sono le 11:30.

mi alzo e vado al piano di sotto dove Jonnie sta cucinando.

"che stai facendo?" chiedo stropicciando gli occhi.

"preparo il pranzo, mamma torna per le quattro" dice. io annuisco e mi butto sul divano fino a quando non è pronto il pranzo.

il pomeriggio verso le 15:30, inizio a vestirmi e a prepararmi per essere pronta per le 16:30, cioè quando inizia il corso.

mi preparo in fretta e chiedo un passaggio a Jonnie che mi porta nella via segnata dal bigliettino. quando scendo entro in un palazzo. salgo le scale e arrivo al secondo piano dove vedo alcune persone entrare. entro anche io e davanti a me c'è una saletta piena di tele, di disegni e di colori. "buongiorno" dico a una donna che ci accoglie.

"oh ciao tu devi essere quella nuova giusto?" chiede.

"si sono Perrie Edwards piacere" dico sorridendo.

"io sono Barbara Miller, l'insegnante del corso"

mi accomodo in seconda fila davanti a una tela tra una vecchietta e un signore.

quando la signora Miller annuncia l'inizio della lezione, qualcuno bussa alla porta. quando questo qualcuno entra riconosco subito i suoi occhi marroni caramellati, la sua pelle olivastra e i suoi tatuaggi.

"Zayn accomodati" dice la signora Miller.

lui si siede di fronte a me e quando mi vede mi saluta e sorride. non posso negare il fascino che emana attraverso il suo stile casual.

mentre la Miller ci dice il tema del disegno e passa per farci vedere le tecniche da utilizzare, vedo Zayn che riempe la tela usando dei colori scuri e creando dei vortici. alla fine esce un'opera bellissima che viene arricchita dall'uso di una bomboletta spray argentata. al contrario del mio obbrobbrio, il suo dipinto alterna i vari colori che tendono al nero o al grigio e ci sono delle linee leggere alternate a quelle più pesanti. è davvero bellissimo. verso le 17:30, ovvero l'ora della fine della lezione, rimettiamo il materiale nella borsa e usciamo. per le scale mi avvicino a Zayn.

"ei" sorrido.

"ei" ricambia il sorriso.

"è davvero bello il tuo disegno" dico.

"oh grazie, sai è la mia passione" dice Zayn.

io sorrido.

"scusa" dico quando il telefono suona.

"si fa niente, ci vediamo alla prossima?" chiede.

"si ciao" dico e rispondo al telefono. è mia madre che mi chiede com'è andato il corso.

quando attacco, sono davanti al portone dell'edificio. esco mentre rimetto il cellulare in borsa. quando esco dal portone seguo Zayn con gli occhi fino a quando non vedo lui, l'uomo che mi ha rovinato l'ultima settimana, dentro al suo rottame di una macchina.

cavolo.cavolo.cavolo.

e ora?!

eccomi, a quanto pare la "pace" per Perrie purtroppo sta per finire...spero che votate in tanti!

Sara-

***

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