capitolo 52- RITARDO

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Quando mi sveglio, sono le 10.20. Fa piú freddo del solito, visto che la stagione avanza. E anche questa estate sta per finire. Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe andata cosí?! Tutte queste novitá belle e brutte...sará un anno da ricordare, di sicuro.

Mi alzo...mi sembra di dimenticare qualcosa...bho sará una sensazione. Accendo il telefono e mentre vado in bagno mi arrivano una marea di messaggi persi. Quando prendo il telefono vedo che sono tutte chiamate perse da...George! Oh no! Dovevo andare al locale alle nove! Sono in ritardo di un'ora e venti! Mi precipito in bagno per lavarmi e vestirmi piú velocemente che posso.

Quando ho fatto corro al piano di sotto e vedo che Ty sta allungato sul divano a guardare la tv.

Non lo guardo nemmeno, mi precipito alla porta e dopo aver preso le chiavi della macchina esco sotto gli occhi di un Ty confuso.

Ci metto cinque minuti ad arrivare al locale. Parcheggio tra le altre macchine e entro di corsa.

Mi avvicino al bancone e vedo un ragazzo di spalle.

"scusa, c'é George?" chiedo.

Lui si gira e sorride.

"tu devi essere quella nuova. Piacere, Davis. George non c'é arriva tra un'ora. Scusalo per le telefonata ma voleva accertarsi che fossi qua. " dice.

"oh ok...piacere sono Perrie" dico e gli stringo la mano. "volevo dirgli che ho fatto tardi per un...contrattempo" dico.

"oh metti il grembiule nero, non fa niente. Non lo saprá" dice e mi fa l'occhiolino.

"oh...ok" dico. Vado dietro al bancone e lego i capelli. Metto in grambiule nero corto e levo il giacchetto rimanendo in t-shirt.

"é da tanto che lavori qua?" chiedo.

"si. Da sempre" dice lui.

"wow" dico.

"sai com'é, George é mio padre" dice.

"ah non lo sapevo" dico e sorrido.

Vedo quello che fa lui e aspetto che qualcuno venga per chiedermi qualcosa da bere e da mangiare.

Arriva un signore vestito per bene. Scioglie un po' il nodo della cravatta e posa la cartellina nera.

"un aperitivo grazie"  dice e si siede a un tavolo di fronte.

Cerco di capire cosa si serve da bere oltre alle patatine, noccioline e cose del genere.

"prendi quello rosso, il crodino. Mettilo nel bicchiere rotondo con una fetta di arancia e del ghiaccio. Poi mettilo su un vassoglio insieme alle ciotole lí dietro" dice Davis mentre agita una bevanda.

"ok grazie" dico e faccio quello che ha detto.

Quando é pronto, metto il vassoio sul bancone.

"portalo al tavolo, poi ti spiego i turni" dice Davis. Annuisco e esco dal bancone. Prendo il vassoio e lo porto al tavolo.

"ecco a lei" dico.

"grazie" dice lui. Una volta posate le cose sul tavolo torno al bancone con il vassoio vuoto.

"nei turni di sera, ognuno ha un compito. C'é chi sta al bancone, chi fa il cameriere. Di solito lo stabiliamo prima. La mattina invece si fa un po' di tutto. Tu però lavori solo quattro giorni alla settimana e due di questi giorni lavori solo la sera" dice Davis.

"ok" dico.

La mattinata va avanti cosí, a servire bevande e a chiacchierare con Davis. George non si é fatto vedere per niente. Quando stiamo chiudendo levo il grembiule e sciolgo i capelli.

"strano che mio padre non é passato. Ha detto che voleva vederti all'opera" dice Davis. "pazienza, saró io a parlargli di te. Non gli diró che sei venuta in ritardo, non preoccuparti" dice.

"grazie" dico. "scusa devo scappare. Ci vediamo...quando ci vediamo?" chiedo.

"sta sera. Vieni alle nove, fai solo il turno dalle nove all'una" dice.

"perfetto. A sta sera" dico e esco.

Torno a casa per pranzo e mia madre é giá all'opera.

"ciao mamma" dico e vado in cucina.

"ciao tesoro. Dov'eri?" chiede.

"al lavoro" dico

"oh ti hanno presa! Sono felice per te" dice.

"giá" dico.

...

Dopo aver mangiato mi vedo con le ragazze....e Jake che ormai fa parte di noi. Siamo in giro per Londra. Io, Jade e Leigh stiamo chiacchierando del mio nuovo lavoro, mentre Jesy é con Jake, c'era da aspettarselo. Sono davvero carini insieme. Ora stanno qualche passo piú avanti di noi, mano nella mano e sorridono mentre parlano e si guardano. Di tanto in tanto si danno qualche bacio. Jesy non ha smesso di sorridere un attimo. Mi chiedo se anche io e Zayn siamo cosí .

"...quindi ora lavoro da Pizza Hut" dice Leigh concludendo il suo racconto.

"dopo mi accompagnate da Zayn?" chiedo. Tutti dicono di si, anche i piccioncini qua davanti che mi hanno sentita.

...

Dopo aver camminato per un altro po' andiamo verso la stazione dei carabinieri.

Mi scoccia dove venire qua per vedere Zayn. Non vedo l'ora che esca. Quando arriviamo mi danno subito il permesso di entrare. L'ora per visitare i detenuti é quasi finita quindi penso che devo darmi una mossa. Come sempre, entro solo io. Le ragazze e Jake rimangono fuori.

Quando mi siedo nella postazione numero 7, vedo Zayn arrivare.

"pensavo non saresti venuta" dice una volta preso il telefono.

"perché non dovrei venire?"  chiedo.

"sai...per la scenata di ieri" dice.

"ah...anche io sarei gelosa al posto tuo, ma ti assicuro che gli sto alla larga il piú possibile" dico.

"bene. Domani mi dimettono" dice.

"menomale!" dico io felice.

"non hanno abbastanza indizi per sbattermi dentro cosí" dice.

"anche perché sei innocente..." aggiungo io. In quel momento una guardia ordina a tutti di uscire, visto che il ricevimento é finito.

"ok penso che devo andare. Ti amo" dico. Lui non fa in tempo a dire niente che gli rimettono le manette e lo riportano via.

Capitolo di passaggio. Non vedo l'ora di pubblicare il prossimo :)

Sara-

***

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