capitolo 4 - NELLA TANA DEL LUPO

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capitolo pervy e violento

sperando che Alan non mi ha vista torno dentro al portone. chiamo subito Jonnie e mia madre per vedere se qualcuno mi può venire a prendere ma sono impegnati. impreco a bassa voce e sbircio fuori per vedere se Alan e il suo rottame sono ancora lì. per fortuna di loro non c'è traccia. decido di uscire e di andare a casa a piedi più veloce che posso. mentre cammino/corro basta un'ombra a farmi paura. mi guardo le spalle un centinaio di volte e proprio questo 'non guardare avanti' mi fa distrarre, infatti passo davanti a casa mia e continuo a camminare non accorgendomene.

quando vedo che ormai mi sono addentrata in una strada di un boschetto troppo familiare capisco che mi sono allontanata troppo. quando sto per girarmi e tornare indietro scorgo una casa. decido di vedere dove mi trovo ed eccola lì, la casa dei miei incubi, contornata da un giardino incolto calpestato dalle ruote di un fuoristrada ammaccato. vedo una ragazza che esce da quella macchina insieme a Zayn e Alan. Zayn la evita come niente fosse mentre Alan la trascina all'interno della squallida casa. ecco, un'altra che deve subire le mie stesse violenze. non posso accettarlo. uso tutto il coraggio che ho per andare contro di loro e aiutare la ragazza.

appena Alan mi vede capisco del grande sbaglio che ho fatto. mi sono infilata di nuovo in un grosso problema e sta volta non può essere che colpa mia. sbarro gli occhi per la paura. riconosco la stessa espressione nel volto della ragazza che è tra le braccia di Alan.

"bambolina che ci fai qui?" chiede lui sorridendo maliziosamente.

"e-ehm io.." non so cosa dire perchè in realtà sono venuta qui per aiutare questa ragazza ma solo ora mi accorgo dello sbaglio che ho fatto.

"che c'è ti manco eh?" chiede ridendo.

"no" dico. lui mi prende per il braccio e mi porta dentro con lui e la ragazza. vedo che prima porta lei in una stanza e la chiude a chiave e poi a me mi porta al piano di sopra con la forza. mentre salgo le scale vedo Zayn

"Zayn!" grido. lui si gira e capisce all'istante quello che sta succedendo.

"fermati cazzo!" urla ad Alan che lo evita e mi chiude in una stanza con lui. sento i pugni di Zayn sbattere contro la porta che rimane immobile.

"te ne sei andata l'altra volta eh? allora ci vuole una punizione" dice sorridendo.

io inizio a piangere per la paura.

"ti lascerò qui dentro per 3 giorni senza farti mangiare e poi mi divertirò con te" dice e esce chiudendo a chiave. i miei singhiozzi iniziano ad essere rumorosi. sento Zayn che cerca di confortarmi dall'altro lato della porta ma è tutto inutile perchè se sono qui è colpa mia. interrompo il pianto quando sento qualche urlo fuori dalla finestra. poi sento Alan che parla: di sicuro è la ragazza che si trova nella mia stessa situazione. non sapendo cosa fare decido di restare in silenzio per capire come aprire questa dannata porta.

cerco nei cassetti, per terra, sul 'letto' per vedere se trovo qualcosa adatto a scassinare una serratura ma non c'è niente di utile così mi siedo e metto la mano in testa disperata. poi mi accorgo di avere delle forcine tra i capelli. subito un velo di speranza torna in me e una volta levata la forcina, mi dirigo davanti alla porta. la infilo nella toppa e cerco di aprirla. dopo molta fatica e molti tentativi apro la porta piano per controllare che nessuno si trova dietro di essa. quando esco da quel buco di una stanza vado dritta in salotto per andare via e vedo Zayn seduto sul divano.

lo ignoro e vado verso la porta d'uscita che è chiusa. cavolo.

"ti prego aiutami ad aprire questa porta" dico a Zayn che viene verso di me. si mette dietro di me e con le sue braccia muscolose tenta di aprirla. sussulto quando sento un rumore alle mie spalle e vedo Alan infuriato.

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