Capitolo 93-ANSIA

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Alan è ancora dentro, per fortuna. Proprio per questo per me e Zayn è tutta vita ora. Dopo quel Natale meraviglioso, abbiamo passato anche un capodanno meraviglioso. Siamo andati una giornata a Brighton, al mare, solo noi. I nostri amici avevano degli impegni quindi abbiamo deciso di andare noi. Sono stata molto bene, dopo aver passato una giornata sotto il sole freddo di dicembre passeggiando lungo le spiagge dell'oceano, siamo andati a cena e poi abbiamo brindato al nuovo anno in un locale pieno di gente. Ora è il grande giorno, ma non per me, per Zayn. Stiamo atterrando adesso in Grecia, dove incontreremo le sorelle di Zayn. È molto agitato, si vede, non sta fermo un attimo. Spero che per lui sia una bella cosa. Magari non aveva affatto voglia di vederle, ma lo sta facendo perché non vuole sprecare il mio regalo.
Scendiamo dall'aereo, prendiamo le valigie e andiamo verso l'uscita. Le sorelle ci hanno mandato l'indirizzo del luogo in cui ci aspetteranno, quindi metto il navigatore sul telefono.
«tutto ok?» chiedo a Zayn.
«si...più o meno.» dice lui.
«so che aspetti questo momento da tanto, quindi immagino che tu sia molto agitato...» dico "anche perché stai colpendo il volante con le dita tre volte al secondo" penso.
«si,molto.» dice. «se qualche anno fa mi avessero detto che avrei incontrato le mie vere sorelle non ci avrei creduto ...»
«so che non servirà a niente dirtelo, ma stai tranquillo che andrà tutto bene. Sono sicura che loro sono felici e agitate come te di vederti per la prima volta.» dico.
«si lo credo anche io.» dice lui.
Il viaggio prosegue silenzioso. La sua tensione è contagiosa. Non sta fermo un attimo e lo capisco: muove le mani sul volante, poi le mette sulle cosce e le struscia sui jeans. Nel frattempo morde il labbro e muove il piede su e giù.
Sembra contagiato da tic nervosi.
Guardo fuori dal finestrino e do il mio telefono a lui che segue la strada indicata sulla mappa. Guardo le persone che passano per strada e penso che la Grecia è un bellissimo posto.
Ad un tratto Zayn si ferma e accosta.
«penso sia qui...» dice.
«aspettami qua, vado a vedere okay?» dico e lui annuisce. «andrà tutto bene» dico per poi scendere dalla macchina.
Vedo tre ragazze con un signore in piedi di fronte a un auto, ma stanno di spalle.
Mi avvicino, infondo sono io quella che ha parlato con una di loro.
«scusate...» dico.
Loro si girano. Si, penso proprio che sono loro. Sono uguali a Zayn, si somigliano moltissimo.
«sono qui con il mio ragazzo per incontrare la sua famiglia e questo doveva essere il punto d'incontro » dico.
«si, hai parlato con me, sei Perrie vero?» chiede una di loro.
«si, sono io» e allungo la mano verso di lei.
«io sono Doniya» dice lei.

POV Zayn
Perrie scende per andare a parlare con un gruppo di persone ferme davanti a una macchina. Loro poi si girano, ma non riesco a vederle bene, sono troppo lontane.
Perrie parla e poi allunga la mano verso una di loro, quella che mi sembra la più grande.
Poi parlano un altro po' e Perrie si incammina verso la macchina sorridendo.
Apre la mia portiera.
«Sono loro...vieni?» chiede. Annuisco e scendo dalla macchina.
«chi è quel signore?» chiedo.
«è il padre adottivo...» dice lei.
Ci avviciniamo a loro. Cazzo è il momento. Sto per conoscere le mie vere sorelle, la mia famiglia. Non pensavo fosse possibile e invece eccomi davanti a tre bellissime ragazze, che mi assomigliano direi.
«ciao...» dico e le osservo.
«ciao Zayn» dice una di loro. A quanto pare sanno come mi chiamo.
Perrie capisce che siamo un po' in difficoltà e ci presenta.
«Zayn loro sono Doniya, Waliyha e Safaa.» dice. «e lui è Bob il loro ehm...patrigno» dice.
«è un piacere» dice Bob.
«anche per me...» dico senza staccare gli occhi da queste tre ragazze stupende che mi sono mancate tanto.
Mi avvicino a loro e le stringo a me.
Loro si emozionano e io con loro. Qualche lacrima scorre sui nostri visi e mentre il loro profumo mi inonda.
Quando ci stacchiamo Perrie mette una mano sulla mia spalla per darmi conforto.
«da quanto tempo eh?» dice Waliyha sorridendo amaramente.
«eh già » dico io ricambiando il sorriso.
«che ne dite di andare a prendere qualcosa da mangiare e parlare un po'? Insomma, è una vita che non ti vedo» dice Doniya sempre ironicamente.
«si certo...mh Bob se vuoi possono venire con me e le riporterò io a casa» dico e lui concorda.
Allora mi seguono tutte ed entriamo in macchina. Perrie si mette accanto e me e mi lancia un'occhiata d'intesa, per dirmi che va tutto bene. Non so cosa avrei fatto senza di lei.
Dopo un momento di timidezza iniziamo a parlare normalmente.
Safaa mi guida in un posto dove, secondo la sua esperienza, si mangia benissimo. Niente di che però, solo panini e cose simili. Penso vada bene per tutti quindi ci dirigiamo lì.

***
Questa parte della storia l'ho divisa in due capitoli, perché almeno intanto potevate avere un nuovo capitolo non troppo lungo.
:)

#MixersAreHereForPerrie 😔

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