capitolo 23- TUTTO MALE

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il resto della mattinata procede tranquilla. all'ora di pranzo torna mia madre e così pranziamo con un pasto degno del suo nome e non con un panino fatto al volo. finito di mangiare mamma esce di casa per fare delle compere e Jonnie è uscito con gli amici. io dopo aver riposato un po', porto Hatchi al parco.

cammino verso l'esterno e presto attenzione solo al cane. non mi guardo intorno, nè mi accorgo che Zayn mi sta dietro. me ne rendo conto solo quando mi tocca la spalla con due dita.

"ehi" dice.

"ciao" dico e torno alla mia passeggiata.

"come va?" chiede.

"bene. anche a te immagino" dico alzando gli occhi al cielo ricordando la scena di ieri.

"oh bhè potrebbe andare meglio ma non mi lamento" dice. io annuisco anche se avrei voluto dirgli 'come mai? la puttana di ieri ti ha fatto solo una sega?!' ma ho preferito lasciare le parole in bocca.

cambio argomento dicendo "tuo padre non si vede da un po' "

"si, sta in prigione" dice lui come se fosse la cosa più normale del mondo.

"oh...da molto?" chiedo.

"da...due giorni circa" dice.

"come mai?"

"è stato beccato all'interno di un auto che non era di sua proprietà che per di più conteneva droga. la polizia non ha certezze sull'appartenenza della droga perchè la macchina non era sua quindi resterà dentro solo per una settimana" dice lui.

"oh..ok" dico.

"tu come te la passi? hai detto a qualcuno di lui e di quello che ti ha fatto?" chiede.

"in realtà si...l'ho detto a Jade, Leigh e Jesy." dico.

"come l'hanno presa?" chiede.

"bhè...ovviamente non ne erano felici" dico.

nel frattempo abbiamo camminato per tutto il perimetro del parco.

"scusa ma devo tornare. devo riportare Hatchi casa" dico.

"vedo che hai tenuto il mio nome per il cane" dice sorridendo.

"mh già...bhè vado. è stato un piacere" dico.

torno a casa. per strada chiamo le ragazze e chiedo loro di venire a casa mia.

suonano al campanello. vado ad aprire ma so già che è Jade. infatti, quando apro me la tovo davanti con dei jeans e una camicetta con tanto di fiocco rosa in testa.

"eccomi" dice. la faccio entrare.

"preferisco aspettare Jesy per parlare.." dico

"allora ci sarà molto da aspettare" dice lei e ridiamo.

"intanto vuoi qualcosa da mangiare?" chiedo.

"si cosa c'è?" chiede e va verso il frigo e la credenza. mentre smucina tra i mobili per trovare qualcosa da mangiare arriva anche Jesy. apro la porta.

"scusa il ritardo" dice.

"non fa niente" dico. la mia risposta viene interrotta dal grido di Jade.

"che succede?" chiede Jesy.

"avrà trovato i biscotti al cioccolato" dico. quando entriamo in cucina la vediamo mangiare i biscotti con gusto.

"allora...vi ho fatte venire per Zayn. poco fa al parco, l'ho incontrato e abbiamo parlato un po' del più e del meno. mi ha detto che suo padre è in prigione e non mi ha detto niente riguardo la sua situazione sentimentale" dico "ero quasi tentata di dire quello che penso di lui e di noi, solo che ho iniziato a pensare alla sera prima e ho deciso di andarmene via" dico.

"mh...secondo me dovevi dirglielo lo stesso" dice Jade.

"si anche perchè ora il padre è in carcere giusto? potresti approfittare della cosa" dice Jesy.

"si ma non ci rimarrà per molto tempo. uscirà tra una settimana" dico.

"bhè in una settimana penso che riuscirete a sistemare la faccenda" dice Jade.

"si avete ragione...ora quando glielo dirò?!" chiedo.

"chiamalo e fallo venire qua" dice Jade.

"ma ci siete voi magari non gli va di parlarne se non siamo soli "dico "senza offesa" aggiungo.

"nono...noi potremo andare in camera tua e quando se ne sarà andato verremo giù" dice Jesy.

"ok..allora lo chiamo" dico.

prendo il telefono e metto il vivavoce. dopo vari squilli risponde.

"pronto?" dice.

"Zayn, ciao, volevo chiederti se hai da fare in questo momento" dico.

"ora no...perchè?" chiede.

"potresti passare a casa mia? voglio parlarti" dico.

"oh certo sarò lì appena posso, a dopo" dice lui.

Attacco.

"oh mio dio...e ora come glielo dirò?!" dico in preda al panico.

"calmati, Pezz, devi solo fargli capire come stanno le cose come hai fatto con noi. fai finta che Zayn sono io o Jade e ci riuscirai" dice Jesy.

"il trucco è non guardarlo in faccia, vedi che funziona" dice Jade facendomi l'occhiolino. io annuisco e in quel momento suona il campanello.

"arrivo!" grido. poi dico a Jesy e Jade " forza andate di sopra!"

corro sopra con loro e prima che chiudo la porta della camera Jesy spruzza dello spray alla menta nella mia bocca. io tossisco e poi mi precipito alla porta.

"Zayn" dico con il fiatone dopo aver aperto.

"Perrie, ehm...stai bene?" chiede.

"si, certo. sto bene" dico "entra"

lui fa come detto.

"scusa ma non ho molto tempo, sta sera ho un appuntamento con degli amici in discoteca" dice.

"certo, non fare aspettare le puttane mi raccomando" dico e mi tappo la bocca subito dopo. non so perchè l'ho detto ma mi accorgo di aver sbagliato quando ricevo un'occhiata da parte sua.

"cosa vorresti dire?!" chiede lui.

"oh bhè che...niente" dico.

"no, adesso mi spieghi" dice.

"...ieri sera ti ho visto in un locale e stavi con una tipa" dico.

"e quindi? tu non puoi dirmi cosa posso o non posso fare" dice ripetendo le mie parole. mi sembra un dejà-vù, solo che sta volta è lui che mi fa la predica.

"lo so solo che-" cerco di spiegargli ma mi interrompe dicendo "mi sto semplicemente facendo una vita"

"si, e lo capisco però-" mi blocca di nuovo dicendo "è per questo che sono qua, immagino. mi devi fare la predica! io però non posso mai parlare perchè sbaglio sempre!" dice. cerco di fermare il suo fiume di parole ma continua dicendo "sto solo perdendo tempo. hai ragione, non devo far aspettare le puttane che mi scoperò sta sera" dice, anzi, grida e va via sbattendo con forza la porta d'entrata. io scivolo a terra e piango silenziosamente. che cosa ho combinato?! va tutto male ultimamente.

***

ZerrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora