capitolo 25- SUSHI

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vado a casa pensando ancora alle labbra di Zayn e a quanto sono morbide...e sexy, soprattutto quando morde il labbro inferiore e mi fa impazzire. ok Perrie, riprenditi.

quando entro c'è solo Jonnie.

"com'è andata con le tue amiche?" chiede.

"bene...tu non fai niente oggi?" chiedo.

"si, devo uscire più tardi con Luke" dice.

vado alla ricerca di Hatchi, mi sembra di giocare alla caccia al tesoro. quando finalmente lo trovo a mordere un calzino sotto il mio letto, lo tiro fuori e a forza gli infilo il guinzaglio.

"su Hatchi non fare storie!" dico e lo prendo. lo porto in braccio al piano di sotto e esco. vado al parco -come sempre- e inizio a camminare per soddisfare il mio cane...e mia madre.

"scusa, non volevo investirti" dice una voce roca. mi giro e vedo Zayn in un paio di jeans neri che risaltano le sue gambe lunghe, una camicia nera e una t-shirt bianca.

cazzo, è troppo sexy.

"oh...non fa niente" dico e maledico Hatchi mentalmente che mi sta tirando dalla parte opposta del ragazzo perfetto.

lo strattono senza fargli male e sorrido a Zayn.

"a me...dispiace per l'altra volta, sai non volevo dirlo, però mi ha dato...fastidio ecco. ovviamente non devo impicciarmi dei fatti tuoi" dico abbassando lo sguardo riferendomi alla discussione a casa mia.

"ehi..." dice e mi alza la testa dal mento "non fa niente...solo non è stato carino rinfacciarmelo in quel modo, tutto qua" dice e io sorrido.

"Hatchi" dico e lo tiro di nuovo.

lui ride e butta la testa all'indietro. io lo fisso.

"credo che è meglio che cammino almeno la smette" dico.

"ti spiace se vengo con te?" chiede.

"no vieni" dico e camminiamo.

"allora...tuo padre è ancora dentro?" chiedo sperando di ricevere un si come risposta, almeno potrò confessare i sentimenti che provo per lui senza preoccuparmi di avere il padre intorno per altri sei giorni.

"si" dice.

"ok" dico. diglielo Perrie avanti! no non ci riesco...oddio può essere così difficile?!

"sai..." diglielo avanti! "Leigh è partita" dico.

"dov'è andata?"

"in Grecia penso... in realtà non lo sapeva nemmeno lei perché il fidanzato gli ho fatto una sorpresa" dico.

"ah è partita con Joseph" dice lui. io rido.

"che ridi?" chiede lui divertito.

"si chiama Jordan" dico e lui dice "vabbè l'ho visto una volta in tutto" dice lui.

"tu hai pensato ai biglietti che ti ho regalato?!" chiede.

"si" dico decisa.

"quando li userai?"

"al più presto"

"con chi andrai?" chiede.

questa è l'occasione giusta per dirglielo, coraggio Perald Louise Edwards ce la puoi fare.

"...c-con te" dico. lui si ferma e mi guarda. io anche lo guardo ma poi abbasso lo sguardo imbarazzata.

"con me?" chiede.

"si...sempre se ti va" dico.

"si, certo. come mai questa scelta?" dice e sorride.

"perchè..." mi fermo e poi parlo tutto d'un fiato "io ti amo e anche l'altra volta a casa mia, quando abbiamo discusso, ho detto quelle cose sulla puttana perchè ti amo e quando ti ho vista sono diventata rossa d'invidia e sono scappata in bagno a piangere-" dico ma lui mi blocca perchè incolla le nostre labbra. poi si stacca e a due centimetri dalla mia bocca dice "non c'è bisogno di dire altro, hai parlato fin troppo" e poi attacca di nuovo le nostre labbra con dolcezza. non ci vuole molto prima che la sua lingua entra in contatto con la mia in un mix di emozioni. sono sconvolta perchè non so da dove ho trovato il coraggio di dirgli tutto.

ZerrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora