capitolo 45- INDECISIONI

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Sono davanti all'ingresso del salotto a chiedermi perchè è qui.

"ehm...uh.." inizio a balbettare come una stupida e inizio a chiedermi, non solo 'perchè è qui?' ma anche, 'perchè sembra piú...curato?'

"Lo conosci Perrie?" chiede mia madre.

"uhm si...è il...padre di Zayn" dico.

"oh...piacere signore io sono Debbie, la mamma di Perrie" dice mia madre e stringe la mano a quella dell'uomo che sembra appena uscito da un matrimonio che risponde "piacere sono Alan, il padre di Zayn. Ero qui per parlare un attimo a sua figlia"

"certo io vado in cucina fai con comodo" dice mia madre e va via. Io deglutisco e se devo dire la veritá, ho paura.

Mi avvicino lentamente all'uomo in giacca e cravatta, lavato e profumato. "...cosa devi dirmi?"

"puoi uscire un attimo?" mi chiede. Prendo coraggio ed esco dalla porta dopo di lui e la socchiudo alle mie spalle. Devo ammettere che sono in una delle situazioni piú strane della mia vita.

"dimmi" dico con il cuore a mille.

"volevo scusarmi per tutto" dice semplicemente senza cambiare espressione.

"mh...ok" dico non sapendo cos'altro dire.

Dopo un po' di silenzio, vedo Zayn uscire dal fuoristrada e venire verso di noi.

"mi ha costretto, sappilo" sussurra Alan con un'espressione che non mi piace affatto, un misto di cattiveria e perversità. Dopo di che si allontana da me ed entra in macchina. Zayn mi raggiunge subito dopo.

"piccola" dice e mi bacia.

"ehi" dico e sorrido estasiata da Zayn.

"che ti ha detto?" chiede.

"si è scusato" dico omettedo l'ultima parte. Non voglio dirglielo. So che dovrei ma non voglio. Lui ci tiene così tanto a cercare di 'aggiustare' suo padre e così rovinerei i suoi progressi.

"menomale...vabbè io posso passare ogni tanto ma potremo vederci solo tra una settimana giusto?" chiede Zayn.

"mh in realtá no perché mia madre quando dice che devo restare a casa intende da sola senza stare con nessuno...se vuoi domani lei va via la mattina e torna la sera quindi puoi venire di nascosto" dico e lui morde il labbro inferiore.

"va bene" dice e mi bacia. Poi sussurra "porto un preserativo" e fa l'occhiolino. Va verso l'auto del padre e io penso di avere le guance piú rosse dello zerbino.

Entro in casa e chiudo la porta.

"cosa voleva?" chiede mia madre.

"niente di importante..." dico e vado in camera mia.

Quando é pronta la cena scendo e mi siedo. Mangiamo tutti e tre insieme e poi Jonnie si prepara e esce di casa per vedersi con i suoi amici.

Io metto un film e mi allungo sul divano. Inizio a vederlo ma ogni tanto controllo il telefono.

"Posso?" chiede mia madre e si siede accanto a me.

"come vuoi" dico e continuo a guardare il film.

Lei si avvicina a me e mi cinge con le braccia.

"so che sei giovane e che vuoi fare quello che vuoi con chi vuoi, ma quello che ti dico lo faccio perchè ti voglio bene" dice e mi bacia la guancia.

"sai perchè ti dico di stare attenta con Zayn?" chiede e io scuoto la testa.

"perché tuo padre era cosí" mi dice.

"davvero?" chiedo.

"si. Era uno di questi ragazzi che sembrano perfetti ma che alla fine non lo sono affatto. Io l'ho capito dopo che ci siamo sposati. All'inizio era tutto perfetto ma poi mi sono accorta che non aveva voglia di fare niente, che quando usciva con gli amici tornava sempre a casa ubriaco. Quando ero incinta di Jonnie mi ha aiutata per non finire nel torto ma quando ero incinta di te non collaborava più. Facevo tutto io nonostante la mia pancia e tuo fratello piccolo. Non é stato affatto bello passare una gravidanza senza aiuto da parte di nessuno" dice.

ZerrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora