Rog era in riva alla spiaggia in compagnia di Pesciolino, intento a insegnare al più piccolo come impugnare l'ascia e le basi delle lotta. Il guerriero si stava divertendo un sacco ad insegnare al bambino quelle tecniche, stuzzicandolo con qualche battutina. Pesciolino, si stava rivelando un ottimo allievo, fin da subito si era impegnato al massimo tentando di apprendere più cose possibili, voleva battere a tutti costi il grosso vichingo. Era certo, che prima o poi lo avrebbe battuto.
Flok assisteva divertito la lezione.
-Forza Pesciolino fagli il culo.- gli urlò battendo le mani incitandolo.
Il suono di un corno risuonò in tutto il villaggio. Helga in compagnia di Talia, uscirono dalla casa stranite. Baldr stava discutendo con due uomini sulle scorte di legna rimaste. Portò lo sguardo luminoso al piccolo porto.
Una barca si avvicinò a porto. Una schiera di uomini armati si era subita posizionata sulle sponde pronte a proteggere il villaggio. Talia si avvicinò alla riva aguzzando la vista. Batté le palpebre incredula. Fissò la stemma a lei così famigliare, portandosi una mano alla bocca scioccata. -Non ci posso credere.- mormorò nella sua lingua.
Dopo poco, la barca attraccò al pontile. La ragazza a passo svelto si avvicinò, ignorò la voce di Helga che la chiamò. Arrivò dietro alla schiera di uomini, che appena la videro si immobilizzarono in attesa di ordini. -Fatemi passare. - gli chiese gettando un'occhiata al pontile in punta di piedi. Si aprì un varco davanti a lei.
Talia fissò le guardie dall'armatura dorata e poi l'uomo scendere con un lungo mantello. Il suo cuore perse un battito appena lo vide. Avanzò sotto lo sguardo confuso dei guerrieri. Appena l'uomo la vide le si avvicinò allargando le braccia.
-Lord Robert.- mormorò lei tra le lacrime, felice di vedere dopo lungo tempo quello che per lei era stata una figura paterna.
-Talia.- rispose lui, stringendola in un abbraccio. -Ero così in pensiero per te.-
La ragazza singhiozzò tra le sue braccia stringendolo stretto. L'uomo si stacco da lei, le asciugò le lacrime regalandole un sorriso sincero, gettò un occhiata alla sue spalle per poi assumere un'espressione seria. Baldr avanzò verso di loro, con gli occhi lampeggianti.
Per gli Dei, cosa voleva quel cristiano da loro?
-Come mi hai trovato?- domandò lei curiosa.
Lord Robert sospirò con aria grave. -E' una lunga storia.-
Talia e lo Jarl si lanciarono uno sguardo incerto. Il guerriero nonostante non parlasse bene la lingua, capì perfettamente.
La ragazza gettò uno sguardo alle guardie dietro al Lord. -Venite dentro al caldo.- disse abbozzando un sorriso, tentando di essere ospitale. Tra le file individuò qualche volto a lei conosciuto della Contea.
Sotto lo sguardo incuriosito dell'intero villaggio pagano sfilarono entrando nella dimora.
Cosa ci facevano quei cristiani in quelle terre così lontane?
Talia appena entrò, fermò Torvi con un sorriso.
-Per cortesia, potresti portare da bere e da mangiare a questi uomini? Hanno dovuto affrontare un lungo viaggio.- gli disse. Si voltò verso i cristiani comportandosi come perfetta donna di casa. -Accomodatevi pure e scaldatevi vicino al fuoco. Sarete stremati dal vostro lungo viaggio. Presto vi verrà portato da bere e da mangiare.- Si voltò verso il Lord, forzando un sorriso. -Non avremo la torta di mele delle vostra cucine, ma posso assicurarvi che queste terre offrono dei piatti deliziosi.-
Il marito seguì lo scambio delle battute alzando un angolo della bocca. Per quanto fosse felice di vedere sua moglie allegra di quella visita, non faceva che domandarsi cosa volesse quell'uomo da loro. Non era una visita di piacere, questo era ne era certo. La sua presenza nelle sue terre, centrava forse con la visione del Sommo?
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Il canto del Corvo
Historical FictionTalia è la serva di Elizabeth, figlia del Lord Robert. Orfana dall'età di tredici anni, presto ha dovuto imparare a cavarsela da sola. Forte e determinata, con il desiderio di trovare la sua indipendenza. Presto si scontrerà con la rigida mentalità...