Capitolo 7

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Talia e Baldr uscirono dalla loro tenda persi tra i loro pensieri. Le parole di Re Jotun continuavano a rimbombarle in testa. Si incamminarono verso la cascata. 

Quella mattina il guerriero l'aveva informata che lì si sarebbe tenuta la cerimonia. Presenziarci era l'ultima cosa che avrebbe voluto fare, ma sapeva quando fosse importante per Baldr. Camminando al suo fianco notando che alcuni uomini le lanciavano strani sguardi, alcuni addirittura bisbigliavano tra loro al suo passaggio. Korp appoggiato sulla sua spalla le accarezzò con il becco una guancia attirando la sua attenzione. La ragazza gli diede una leggera carezza sul petto. 

Ai piedi della cascata numerosi pagani si erano già riuniti in cerchio in attesa dell'inizio della cerimonia. Dei tamburi suonavano con ritmo lento e ipnotico. Alcune fiaccole illuminavano il loro cammino. Al loro passaggio le persone si scostavano liberandogli la via. Stranita Talia proseguì. Si posizionarono al limitare del cerchio. Flok li affiancò trepidante assieme ad Helga. 

-Non vedo l'ora che inizi la cerimonia.- esclamò.

Talia avvertì il corvo agitarsi sulla sua spalla. Puntò lo sguardo tra la folla ignorando le chiacchiere degli amici. Re Jotun la scrutava dall'altro lato del cerchio. Le sorrise facendo un cenno con la testa d'intesa nella sua direzione. Il suo cuore sussultò, distolse lo sguardo. 

-Tutto bene?- le sussurrò Baldr all'orecchio. Talia sobbalzò arrossendo per la vicinanza. Si morse un labbro annuendo incerta. S'irrigidì quando gli occhi le caddero su Jarl Olav e Gheta che li fissavano con ostilità. La ragazza intuì che presto sarebbero iniziati i veri guai. Doveva fare attenzione.

La musica cambiò, i tamburi aumentarono con il ritmo. Tra la folla si levarono un coro basso di voci. Con i volti dipinti i sacerdoti entrarono nel cerchio disponendosi ordinatamente in circolo brandendo delle fiaccole. Il Sommo con passo lento e reggendosi al suo bastone fece la sua comparsa. Si fermò al centro guardando la folla attorno a lui. Talia s'irrigidì quando la fissò puntandole un dito contro.

-Vai da lui. E' il tuo momento.- le sussurrò Flok ridacchiando, spingendola leggermente.

La ragazza avanzò a disagio verso il Sommo Sacerdote, odiava essere al centro dell'attenzione. Korp gracchiò.

Il Sommo le sorrise appena lo raggiunse. Le prese delicatamente una mano accarezzandola. Talia s'irrigidì fissando malamente l'uomo anziano. 

-Oggi è un giorno importante. Gli Dei sono qui tra noi. ODINO,PADRE DEGLI DEI, GLORIA A TE E AL RESTO DEGLI DEI.- gridò allargando le braccia. Korp gracchiò forte due volte sulla sua spalla.

 Una capra venne trascinata da un sacerdote fino ai loro piedi.  Il Sommo prese la corda legata al collo dell'animale. 

-Favorita di Odino a te l'onore.- disse con voce ferma il Sommo. Talia guardò prima l'animale e poi la lama che l'anziano le stava porgendo. In cerca di aiuto lanciò uno sguardo a Baldr che serio annuì leggermente. Inspirò a fondo chiudendo gli occhi. Raccolse il pugnale tremante, strinse l'impugnatura fino a far sbiancare le nocche. Si leccò le labbra fissando dispiaciuta l'animale.

Che Dio mi perdoni.

Sotto lo sguardo della folla si chinò sulla capra. La lama entrò in contatto con la gola di essa mettendo fine alla sua vita. Il Sommo che aveva portato una ciotola alla base della giugulare dell'animale sorrise soddisfatto. Si levò in piedi, bevve il sangue avido, dopodiché porte la ciotola alla ragazza che fingendo di non essere disgustata bevve. Il liquido caldo e ferroso le riempì la bocca imbrattandole le labbra e il mento. Inspirò a fondo tentando di reprimere un conato di vomito.

Il Sommo Sacerdote le prese il viso baciandole le labbra sporche di sangue. Talia si scostò disgustata. Era proprio necessario?

-La favorita di Odino.- esclamò. La folla esplose un gridò.

Il canto del CorvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora