Talia si asciugò le lacrime e inspirò a fondo, imponendosi di smettere di piangere. Ne aveva versate fin troppe, doveva essere forte. Doveva rimboccarsi le maniche e non mollare, fino a quando non avrebbe ottenuto la sua vendetta.
Scrutò il corpo disteso del suo vecchio amico, mentre Flok si occupava di lui.
Baldr le accarezzò una spalla. -Andiamo a darci un ripulita, torneremo quando avrà terminato di medicarlo.- gli sussurrò dolcemente. La ragazza annuì mordendosi un labbro.
Le dispiaceva vedere Henry in quello stato, nonostante avessero discusso, non riusciva ad odiarlo. Gli voleva bene, come un fratello e vederlo in quelle condizioni le spezzava il cuore.
Si lasciò guidare dal guerriero fuori, la ragazza guardo ciò che rimaneva dell'accampamento dopo lo scontro. Fortunatamente erano riusciti a sedare le fiamme, ma la battaglia era stata comunque violenta, numerosi oggetti erano stati danneggiare, per non parlare delle vittime che giacevano per strada.
-Da questa parte.- gli indicò con dolcezza il marito guidandola verso la loro tenda, salvatasi per miracolo dal fuoco.
-Grazie per tutto.- gli sussurro grata lei, scrutandolo negli occhi chiari. Baldr le accarezzò una guancia con delicatezza. -Dobbiamo prenderci cura l'uno dell'altra ricordi?- le sussurrò, lasciandole un leggero bacio sulla fronte. La ragazza annuì, abbracciandolo di slancio. Lui la strinse a se accarezzandole con una mano i capelli.
-Ti amo, mio vichingo.- gli disse lei, depositandovi un leggero bacio sulle labbra.
-Anche io, ragazzina.- gli rispose, rubandole un altro bacio.
Talia fuggì dalla sua presa, si voltò recuperando degli abiti puliti.
-Dove vai?- domandò incuriosito.
-Ho bisogno di una bagno gelato e di schiarirmi le idee.- borbottò uscendo dalla tenda. Lui fece in tempo a recuperare un casacca e dei calzoni per poi seguirla.
-Non hai delle cose da Jarl da fare?- domandò lei ad alta voce.
Lui negò con la testa. -Secondo te, mi perdo la possibilità di fare il bagno con la mia bellissima moglie?- domandò di rimando dandole una pacca sul sedere, tentando di strapparle un sorriso. Lei sobbalzò rifilandogli un'occhiataccia divertita.
Un uomo gli si avvicinò. -Jarl Baldr, alcune tende sono state danneggiate, non abbiamo idea di dove far riposare i feriti.-
Lui e la moglie si scambiarono un'occhiata prima che lei parlasse. -Io e mio marito, metteremo a disposizione la nostra tenda.- affermò regalandogli un sorriso gentile.
L'uomo annuì grato. -Grazie Principe Splendente e Favorita di Odino.- fece un piccolo inchino prima di congedarsi da loro.
Camminarono un po' in riva al fiume, allontanandosi dall'accampamento. Talia, voleva godersi il bagno in tranquillità, lontano da occhi indiscreti. Si fermarono in un punto. Lei si guardò attorno e una volta che si fu accertata che fossero soli, si slacciò la spada dalla schiena. Posò anche il pugnale dedicandosi poi ai suoi stivali. Si levò i calzoni rimanendo con la casacca che le arrivava alle cosce.
-Quella non la levi?- domandò con fare innocente lui. Fece vagare il suo sguardo sul suo corpo, ma venne intercettato dalla ragazza che intuendo ciò che gli frullasse nella testa gli puntò un dito.
-Calma i tuoi istinti, vichingo.- lo ammonì bonariamente. Lei piano piano si avvicinò all'acqua immergendosi con lentezza. Rabbrividì a contatto con l'acqua gelida. Baldr trattenne un sorriso, notando che nonostante vivesse da mesi con loro, aveva mantenuto il suo pudore tipico cristiano. Con un gesto fluido si levò la casacca rimanendo a petto nudo, le regalò un occhiolino malizioso non appena la beccò a scrutarlo. Lei arrossì leggermente borbottando qualcosa. Si portò la mano alla cinta, quando lei si voltò di scatto dandogli le spalle.
-Non è nulla che tu non abbia già visto.- la stuzzicò divertito.
-Idiota.- borbotto lei immergendosi completamente sotto l'acqua. Lui ridacchiò raggiungendola.
La strinse a sè abbracciandola da dietro. -Ti va di..- sussurrò vago accarezzandola dai fianchi. Lei negò la testa abbozzando un sorrisetto. -No, mio caro.- gli rispose gettandogli dell'acqua sul viso con fare scherzò. Lui socchiuse gli occhi fissandola minaccioso. -Per Odino, Rog aveva ragione dicendo che dopo il matrimonio non si fa più sesso.- borbottò prima di sollevarla e gettarla in acqua.
Lei riemerse scostandosi i capelli dal viso. -Forse me la sono cercata.- borbottò ridacchiando. Lui alzò un angolo della bocca divertito. -Dovresti essere più spensierata, mi spiace che tu debba affrontare tutto questo schifo.- gli sussurrò nuotando da lei e accarezzandole il viso.
-Questo schifo, ci ha unito. Per me ne è valsa la pena.- gli rispose lasciandogli un bacio fugace sulla guancia. -Dobbiamo ideare un piano per sconfiggere Leon, una volta per tutte.- sussurrò tornando seria.
-Ho qualche idea. Dobbiamo solo trovare un modo per penetrare nel castello e liberare Elizabeth. In caso di attacco aperto, c'è la possibilità che quel codardo di un re, abbandoni la città assieme a lui.-
-Potremmo chiedere a Henry.- propose lei incerta. -Sempre se si riprende.- sussurrò sommessamente a se stessa.
-Sei sicura che voglia aiutarci? Ha già rifiutato una volta.- domandò lui scostandole una ciocca bagnata. Non era felice di dover ricorrere a quel cristiano, ma sapeva che con il suo aiuto avrebbe sicuramente accelerato i tempi di conquista e inoltre non avrebbe sprecato energie e vite dei suoi uomini inutilmente.
-Tentare ancora una volta non ci costa nulla.- rispose scrollando le spalle.
-Va bene. Ma voglio essere presente anche io.- le disse con un pizzico di gelosia.
-Nessun problema. Nel frattempo dobbiamo escogitare come distruggerlo.- affermò lei dura.
Baldr fece lampeggiare il suo sguardo. -Ragazzina, non preoccuparti. Ho già in mente una tattica per far cadere nel terrore la sua città. Devono temerci. La loro paura, ci permetterà di penetrare in città con facilità.- alzò un angolo della bocca in un sorriso glaciale. -Voglio che si arrendano al nostro arrivo.- concluse.
-Per Odino, ma vuoi due siete sempre ad amoreggiare e a copulare nei posti più bizzarri.- commentò con fare esasperato Flok sbucando da dietro un cespuglio.
Baldr appena udì la voce dell'amico alzo gli occhi al cielo sbuffando. -E tu ci interrompi sempre sul più bello.-
Il druido fece spallucce sedendosi in riva al fiume. -Siete voi che vi lascate alla passione nei momenti più inopportuni.- rispose con un sorrisetto divertito. -Ragazza Corvo, prima nel bosco e ora nel fiume. Sei una sporcacciona.- la stuzzicò divertito.
Talia arrossì leggermente. -Stavamo facendo solo un bagno! E parlando della battaglia.- tentò di giustificarti.
Flok negò con la testa ridacchiando. -Dicono tutti così.- fece una pausa per poi diventare serio. -Comunque sono venuto qui, per avvisarti che ho finito di medicare Henry. Se vuoi puoi andare a trovarlo, anche se al momento è nel mondo dei sogni.- borbottò gesticolando.
Ecco un capitolo, con un pizzico d'umorismo.
Sono tempi cupi per loro, hanno bisogno di un po' di respiro.
Povero Baldr che va in bianco, anche questa volta ahah
Sto leggendo i vostri commenti su Henry e li adoro ahaha
Un saluto e al prossimo capitolo!
Ciaooo
STAI LEGGENDO
Il canto del Corvo
Historical FictionTalia è la serva di Elizabeth, figlia del Lord Robert. Orfana dall'età di tredici anni, presto ha dovuto imparare a cavarsela da sola. Forte e determinata, con il desiderio di trovare la sua indipendenza. Presto si scontrerà con la rigida mentalità...