Capitolo 24

1.6K 88 46
                                    

Talia si risvegliò sentendosi scossa con delicatezza dal braccio. Aprì gli occhi, trattenendo uno sbadiglio. Era caduta in un sonno senza sogni stremata dalla fuga, cullata dal lento dondolio della barca. 

Baldr le scostò con dolcezza una ciocca di capelli che le era finita sul viso. -Siamo quasi arrivati.- la informò. Si stiracchiò annuendo stanca. Lui le porse una mano aiutandola ad alzarsi. Si ritrovò contro il suo petto. -Abbiamo compagnia.- le sussurrò in un orecchio fissandolo la riva, dove una decina di uomini li attendevano a cavallo. La giovane coppia si scambiò un'occhiata d'intesa prima che lei si avvicinasse a Elizabeth e a Henry. Udì suonare un corno da una delle imbarcazioni seguito da altre. Recuperò la sua spada legandosela alla schiena. Gettò un'occhiata ai due amici.

-Elizabeth, stacci vicina dobbiamo capire se quei soldati sono amici o no.- gli disse con espressione seria. La regina annuì preoccupata. Henry aguzzò la vista, scrutando i soldati. 

-Da questa distanza non si riesce a capire di quale fazione siano.- commentò facendo una smorfia.

Rog si avvicinò a loro. -Dobbiamo scortare la Regina.- spiegò con voce infastidita -Così ha ordinato tuo marito.- aggiunse porgendo uno spesso mantello alla rossa che fissò prima il tessuto scuro per poi lanciargli un'occhiata intimorita. 

-Digli di metterselo, i suoi abiti sono troppo vistosi.- mormorò a Talia, sbuffando. L'ordine di Baldr l'aveva messo di pessimo umore, l'ultima cosa che voleva fare era fare da guardia del corpo a quella cristiana.

Talia sospirò traducendo ciò che gli aveva detto. 

Elizabeth timorosa allungò una mano prendendo il mantello. Lo indossò aiutata dall'amica, che gli alzò il cappuccio celando i suoi capelli rossi. Si ritrovò abbracciata dal morbido tessuto e dal suo odore dolce e pungente. Realizzò che fosse del grosso guerriero. Gli lanciò un'occhiata timida, domandandosi se fosse veramente suo o no.

I pagani incaricati di remare cessarono non appena udirono un ordine di Baldr. Elizabeth guardò il resto delle imbarcazioni superarle per poi circondarli. Calò un silenzio gutturale. Henry e Rog si posizionarono davanti a lei, coprendole la vista con la loro possente stazza. 

Tutti i guerrieri pagani fissarono il piccolo gruppetto di cristiani con ostilità, pronti ad attaccarli. 

Un soldato alzò le mani in segno di resa fissando l'esercito pagano di fronte a lui. Smontò dal cavallo, riuscendo quasi ad udire gli archi tendersi e tenerlo sotto tiro.

-Vengo per conto di Lord Robert.- urlò a gran voce, scrutando le barche. Inspirò a fondo, avvertendo di sudar freddo.

Baldr appoggiò una gamba al bordo della barca, alzando un angolo della bocca con sguardo lameggiante. -Perché dovrei fidarmi della tua parola, cristiano? Potrebbe essere una trappola di Leon.-  domandò alzando un sopracciglio. Talia gli si avvicinò.

-Il Lord mi ha detto che ti aspetta con il documento di proprietà firmato.- rispose prontamente. Baldr si grattò la barba con fare pensieroso. Ci furono alcuni attimi di silenzio prima che parlasse. -Attracchiamo!- ordinò a gran voce.

Talia fu una degli ultimi a scendere a terra. Baldr la prese dai fianchi aiutandola a scendere, dietro di lei Rog aiutò Elizabeth nella discesa. 

I soldati appena riconobbero la figlia del Lord si portarono una mano al petto abbassando il capo in segno di rispetto. 

Re Jotun si avvicinò a Talia, strattonando con una catena Oliver incatenato ai polsi. 

-Ti piace il mio nuovo cucciolo? Lo sto addomesticando.- esclamò con un sorrisetto malizioso.

-Fai attenzione, sono animali che tendono a tradire.- commentò gettando un'occhiata di disprezzo verso Oliver, che ricambiò socchiudendo gli occhi. 

-Bene! Siamo attraccati tutti.- commentò poi notando le barche vuote. 

Il suo sguardo si scontrò contro quello di Gheta. La bionda serrò la mascella, per poi proseguire per la sua strada seguendo suo marito. Talia si leccò le labbra godendo del fatto che quella serpe avesse finalmente capito qual era il suo posto, ovvero lontano da lei e suo marito. 

Elizabeth venne fatta accomodare in una carrozza, scortata dalle guardie e il resto dell'esercito.

-Il Lord mi ha ordinato di informarvi che potete accamparvi fuori dalle mura, sfortunatamente non abbiamo abbastanza spazio per ospitarvi dall'interno.- li informò il soldato. Baldr annuì prima di informare i suoi uomini.

Talia si avvicinò a Henry. -Lo conosci?- domandò riferendosi al soldato del Lord.

Il ragazzo negò con la testa. -Credo che sia nuovo.- rispose squadrandolo da capo ai piedi.

Baldr li fissò in lontananza, ascoltando distrattamente Flok parlare di chissà che cosa. Serrò la mascella.

-Teniamo gli occhi aperti. Leon può essere in agguato.- mormorò lei.

Oliver strattonò le catene iniziando a sbraitare come un matto. -Henry! Henry! Devi aiutarmi.- urlò con voce disperata, divincolandosi sempre più agitato. 

Attirati dalle sue urla lui e la ragazza si avvicinarono. 

-Questi pagani, ci manderanno all'inferno con loro!- gridò con gli occhi spiritati. Henry serrò la mascella scrutando l'ombra di quello che era stato uno dei suoi soldati più fedeli. 

Oliver puntò un dito contro Talia che lo fissò con una smorfia. -E tu! Ti sei fatta sedurre da loro, non dovresti stare con quel peccatore!- esclamò indicando Baldr, che per poco non gli corse incontro per azzannarlo.

La ragazza socchiuse gli occhi. -Oliver, se non vuoi peggiorare la tua situazione, ti consiglio di tacere.- lo avvertì lei con voce dura. 

Lui negò con la testa. -Dovresti stare con Henry! Un cristiano con una cristiana. Siete destinati a stare assieme.- strattonò le catene compiendo un passo verso di loro. Re Jotun lo tirò facendogli cessare il suo cammino. Oliver fissò con disperazione il giovane soldato. -Tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per te mio capitano! Talia, sei ancora in tempo per redimere i tuoi peccati. Al fianco di Henry, la tua anima è salva. Siamo noi la tua vera famiglia, non dovresti stare con questi pagani.- esclamò sicuro delle sue parole.

Baldr si avvicinò con uno sguardo sempre più glaciale e minaccioso. La ragazza socchiuse gli occhi in due fessure avanzando di un passo nella sua direzione di Oliver furiosa. 

Come osava giudicare le sue scelte e soprattutto suo marito, senza conoscerlo?

Prima che potesse reagire venne fermata. Lanciò uno sguardo al braccio di Henry che si era sovrapposto tra lei e Oliver. 

-Oliver, Talia è una donna adulta e felicemente sposata. Nessuno di noi ha diritto di giudicare o mettersi in mezzo sulla sua vita coniugale o su qualsiasi altra  sua scelta.- affermò Henry con sincerità. L'uomo in catene si ritrovò ad abbassare la testa incassando il colpo sconfitto. 

La ragazza guardò negli occhi il suo vecchio amico. -Grazie.- sussurrò con un sorriso sincero.

Lui ricambiò con un sorriso affettuoso. -Non ringraziarmi.- le rispose. -E' quello che fanno gli eroi.- scherzò. Lei ridacchiò, scuotendo la testa divertita. 

Baldr assistette la scena in lontananza, con lo sguardo lampeggiante e con le parole del cristiano a rimbombargli nella testa . 

Ad un tratto si voltò verso Flok. -Andiamo.- ordinò abbassando il capo per poi voltargli le spalle.

Ah, prevedo problemi...

Alla prossima ciaoo

Il canto del CorvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora