Capitolo 1

3K 133 20
                                    

La barca oscillava ipnotica tra le onde del mare aperto. Talia da quando era salita su di essa si era rannicchiata in un angolo stringendo la spada di Henry a se. Era rimasta lì immobile, sfogando tutte le mozioni che vorticavano attorno al suo cuore piangendo in silenzio. 

Versò calde lacrime salutando la sua Terra. Baldr si era seduto al suo fianco esausto, l'aveva lasciata sfogare conscio che era ciò che la ragazza aveva più bisogno. 

Gli uomini remavano con grinta superando ogni onda. Tra le loro file si levò una voce calda e profonda intonando una vecchia canzone, poco dopo altre si unirono a loro. Korp accovacciato sul grembo della ragazza si svegliò, fissò curioso gli uomini cantare. Gracchiò. La ragazza grattò la sua testa coccolandolo. 

Flok in testa alla barca mise una mano davanti la fronte puntando gli occhi in lontananza. 

-Terra!- urlò puntando un dito all'orizzonte. Rog al suo fianco prese un corno suonandolo con forza, dopo di lui altri corni si unirono. 

Baldr balzò in piedi guardando in lontananza la sua terra farsi sempre più vicina. Era finalmente a casa. Talia seguì il suo sguardo curiosa di conoscere le misteriose terre che l'avrebbero ospitata a lungo.

All'interno di un'insenatura, c'era un grosso villaggio ad attenderli. Le barche si avvicinarono alla riva attraccando al porto. 

Lungo le sponde del mare c'erano numerosi cittadini che erano accorsi ad accogliere i propri guerrieri. 

Baldr si avvicinò a lei. -Non parlare, se non sei interpellata. Lascia a fare a me.- le disse serio con lo sguardo indecifrabile.  -Dammi la spada, te la restituirò più tardi, non devono vederti come una minaccia.- le spiegò a bassa voce. 

Talia ubbidì sentendo l'ansia crescerle nel petto. Il guerriero si voltò verso di lei sussurrandole all'orecchio. -Non fidarti di nessuno tranne che di me e Flok. Capito?- La ragazza annuì, proprio in quel momento attraccarono. 

La folla esplose in grida euforiche felice del loro arrivo. 

Lei e il guerriero furono gli ultimi a scendere. Rog e Flok si misero davanti a loro, aprendogli la strada sbarrata dalla gente. 

La ragazza finse di non vedere i mormorii che si creavano al suo passaggio. In fondo, poteva anche comprendere la loro sorpresa, era una cristiana appena sbarcata in casa loro. Raggiunsero l'edificio più imponente della cittadina entrando assieme al resto della popolazione. L'ambiente era decorato con corna di animali e pellicce appesi lungo le pareti. Un focolare posto al centro riscaldava e illuminava l'intero ambiente, su un lato c'erano due troni dove un uomo sulla cinquantina da lunghi capelli brizzolati con affianco a una bellissima donna dai lunghi capelli biondi intrecciati e dagli occhi chiari li attenevano. Dai gioielli e dall'aria fiera intuì che fossero loro a capo del villaggio. Baldr avanzò a testa alta con la spada di Henry allacciata alla vita facendosi strada tra la folla. Talia lo seguì come se fosse la sua ombra, si sforzò di non guardarsi attorno incuriosita, ritenendo un'espressione seria più indicata alla delicata situazione che stavano per affrontare.

Jarl Olav placidamente adagiato sulla sua poltrona alzò un boccale in favore dei suoi guerrieri.

-Ben tornati, miei guerrieri! Gli Dei anche questa volta ci sono stati favorevoli! Brindò a loro e a voi valorose lance di Odino.-  L'intera folla esplose omaggiando gli Dei e i loro guerrieri. Olav fece con una mano di far silenzio prendendo nuovamente la parola. -Tra di voi, non vedo Oleg.- fissò confuso il suo popolo, in cerca dell'uomo.

Baldr, Flok e Rog si scambiarono un'occhiata d'intesa. Infine l'uomo dagli occhi folli affermò a gran voce. -E' morto valorosamente in battaglia.-  

Il canto del CorvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora