Capitolo 13

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Leon accecato dalla furia, tirò contro una parete una coppa dorata.

-Come diavolo, è possibile che non siate riusciti a contrastare quei contadini pagani?- urlò.

Il Tesoriere di Corte, sobbalzò impaurito. Il Re fissò con rabbia tutti i suoi consiglieri, che abbassarono il capo intimoriti da lui. 

Il vescovo strinse la croce dorata che portava al petto. -E' opera del Diavolo, dagli inferi ha mandato una strega a guidare quegli adoratori di falsi dei.- borbottò.

-Quale strega?- domandò lui a denti stretti avvicinandosi pericolosamente al viso del prete, che deglutì iniziando a sudare freddo.

-Una donna dai capelli neri come il corvo che l'accompagna sulla sua spalla- balbettò. -Mio Re, non so molto altro. Dovreste chiedere ai sopravvissuti alla battaglia.-

Leon fece una smorfia, mettendo in risalto la grossa cicatrice che gli deturpava il viso. 

La porta si aprì di scatto. Henry con ancora addosso la divisa di battaglia entrò nella sala del trono. 

-Henry. Spero che tu mi porti notizie più interessanti, di questo ammasso di incompetenti.- esclamò sprezzante contro i suoi consiglieri, che rabbrividirono.

Il soldato fissò a testa alta il Re. -Mio Signore, mi sono liberato personalmente del fantoccio.- gli comunicò. Lui annuì, piegò la testa di lato squadrandolo.

-Il nostro amato vescovo, mi ha raccontato una cosa interessante.- incominciò indossando un sorriso freddo più del ghiaccio. -Mi ha detto che gira voce che a capo di quei pagani ci sia una DONNA.- marco l'ultima parola con disprezzo.

Henry contrasse la mascella, gettando una rapida occhiata all'uomo di Chiesa che ricambiò tremante. 

Avrebbe preferito tenere Talia, fuori da questa brutta faccenda, ma a causa della lingua lunga di quel prete, era stato impossibile. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non farla finire tra le grinfie di quel sadico del suo Re. L'amava ancora troppo per destinarla a una cosa del genere. 

Sospirò affranto. -E' vero.- mormorò.

Leon sorrise vittorioso, si avvicinò a lui girandogli attorno con fare predatorio. -E' dimmi un po', mio caro. E' forse una nostra vecchia conoscenza?- domandò retorico.

Henry annuì, consapevole che mentirgli non avrebbe portato a nulla, il Re non ci aveva messo molto a fare due più due e a capire che c'era lei dietro all'attacco.

-E così la nostra piccola serva, ha fatto strada tra quei pagani.- commentò voltando le spalle al soldato. -Chissà a quanti di loro avrà aperto le gambe.- guardò da dietro una spalla il giovane uomo, che strinse i pugni trattenendo la sua rabbia.

Odiava il suo Re, con tutto se stesso, l'unico motivo che non l'aveva spinto a disertare era stata Elizabeth. Aveva giurato sulla sua vita, che l'avrebbe protetta fino alla morte se necessario. Fino a quando lei, sarebbe rimasta in quel castello lui sarebbe rimasto al suo fianco a vegliando su di lei e cercando di proteggerla da quel mostro del marito.

Il Re continuò a stuzzicarlo. -Sono certo che il capo di loro...- schioccò le dita in cercando di ricordarsi il suo nome. -Baldr! Sono certo che lui si sia divertito a farla sua in ogni modo possibile, uno  grande spreco vero?- domandò retorico burlandosi di lui.

Henry in un fascio di nervi, non reagì mantenendo un'espressione impassibile. Da tempo aveva compreso che la migliore arma contro di lui era l'indifferenza. 

Il sovrano gli mise un braccio attorno le spalle con fare amichevole. -Io e te, abbiamo una cosa in comune. Entrambi bramiamo vendetta verso la stessa donna. Io per la bellissima cicatrice che mi ha lasciato e tu per essere stato sedotto e tradito da lei.- gli sussurrò in un orecchio. -Puoi stare tranquillo, amico mio. Otterremo la nostra vendetta e le faremo pentire per ciò che ci ha fatto. Assieme ai quei pagani pagheranno con la loro vita, per aver sfidato la corona.- mormorò con voce sadica. Si staccò da Henry. 

-Preparate l'esercito, domani mattina andremo in battaglia.- ordinò a gran voce. Si voltò verso il resto dei suoi consiglieri. -Cosa ci fate qui impalati? FUORI DI QUI.- gridò. 

Tutti annuirono e dopo un breve inchino fuggirono dalla sala.

Re Leon, si sedette sul suo trono, passandosi una mano sul viso. -Non hai idea di quanto sia faticoso essere un buon Re.- commentò lanciando un'occhiata a Henry, che in risposta annuì fingendo di essere in accordo con lui. Tra tutti i modi che avrebbe definito lui come regnante, di certo non avrebbe detto che fosse un buon Re, non dopo il clima di terrore e violenza che aveva creato. 

Un soldato entrò nella sala agitato. -Mio Re.- lo salutò inginocchiandosi ai suoi piedi. 

Leon gli fece con un cenno della mano di parlare. Lui annuì. -I pagani ci hanno bloccato tutte le vie che portano alla città. Ci hanno isolato dal resto del Regno.- esclamò allarmato. 

Il Re balzò in piedi, avvicinandosi pericolosamente al soldato. Lo agguantò dalla armatura fissandolo con gli occhi lampeggianti di rabbia. -Spero che tu stia scherzando.- gli ringhiò contro.

Il soldato negò con la testa terrorizzato di essere la vittima della sua furia. Leon lo mollò facendolo crollare a terra. Henry si frappose tra i due e con un cenno del capo indicò al suo sottoposto di dileguarsi. -Mio Re, cosa intende fare?- domandò cautamente.

Il Re esplose. -Quei luridi pagani. Non solo si sono sbeffeggiati di me, dando fuoco a quel fantoccio, ci hanno chiuso anche tutte le vie! E' tutta colpa di quella stupida serva. Ah, se dovesse capitarmi tra le mani, giuro su Dio che non le farei rivedere mai più la luce del sole.- puntò un dito contro Henry. -Partiremo domani mattina e li attaccheremo alle prima luci dell'alba. Sono certo che non si aspettino una cosa del genere, sono troppo stupidi.-

Il ragazzo annuì incerto. -E' sicuro? Non rischiamo di fare una mossa incauta?- domandò.

Il regnante negò con la testa. -Li coglieremo di sorpresa e così otterrò la mia vendetta! Si sono messi contro la persona sbagliata.- affermò stringendo i pugni con forza sentendo la furia impossessarsi sempre di più di lui. Già si immaginava le infinite torture che avrebbe inflitto a Baldr e a Talia. Si sarebbe divertito un sacco con loro, soprattutto con la serva. Come minimo le avrebbe sfregiata come lei aveva osato fare con lui. 

All'alba avrebbe avuto la sua tanto attesa resa dei conti. Non stata più nella pelle, avrebbe fatto assaggiare a qui pagani la sua spada. Li avrebbe uccisi dal primo all'ultimo.


Ecco il nuovo capitolooo

(Mi scuso per gli eventuali errori di battitura)

Leon è sempre più odioso!!

Un salutoo

Il canto del CorvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora