Capitolo 4

3.9K 144 7
                                    

Freddo. Se lo sentiva penetrare nelle ossa facendola rabbrividire anche l'anima.

Si rannicchiò in posizione fetale per riscaldarsi. I vestiti erano ancora zuppi dalla pioggia caduta. 

Gli uomini del Nord dopo lo scontro l'avevano catturata e portata al loro accampamento. Era appoggiata contro un tronco d'albero, era rimasta sola. I possenti assalitori avevano portato da un'altra parte le guardie del Lord. 

Rabbrividì a causa del freddo e all'idea delle atrocità che avessero fatto ai suoi concittadini. Guardò il cielo scuro della notte coperte da spesse nuvole altrettanto scuro. A una decina di passi da lei, c'era l'uomo dagli occhi folli e altri suoi compagni davanti al fuoco a bere da dei corni che facevano da boccali. Ignorando il suo sguardo penetrante socchiuse gli occhi grigi iniziando a pregare. Toccò la piccola croce in legno che portava al cuore concentrandosi su di essa. Pregò con disperazione, per tutte le vittime cadute, per i suoi cari e soprattutto per lei; si rivolse a Dio invocandolo ad essere misericordioso e buono per il destino che l'attendeva.  

Le sue orecchie avvertirono un suono a lei famigliare. A pochi piedi da terra un corvo la fissava curioso. Gracchiò.

Talia ammirò l'esemplare chiedendosi perché quell'uccello la stesse perseguitando. Spiccò in volo atterrando ai suoi piedi. Con le mani legate, gettò uno sguardo alle persone attorno a lei, nessuno la stava guardando. Con estrema lentezza, mossa dal suo istinto si avvicinò al volatile accarezzandogli il morbido piumaggio. Il corvo, non si mosse e per nulla intimorito sembrò apprezzare il gesto.

-Sei bellissimo. Come vorrei essere libera come te.- sussurrò piano a se stessa. L'uccello la guardò con i suoi occhi neri come il suo piumaggio e sembrò capirla nel profondo.  Sentì dei passi. Il corvo spiccò il volo sparendo dalla sua vista.

-Con chi stai parlando?- le domandò una voce nella lingua del Nord. L'uomo dagli occhi folli la guardava curioso addentando una cosca di pollo sporcandosi la folta barba, cosa a cui non badò. Talia si rannicchiò ulteriormente, rimanendo in completo silenzio. Conosceva bene la lingua dell'uomo, sua madre era stata un'ottima insegnante, ma si rifiutava di dare corda a quell'orso.  Rabbrividì a causa del freddo. L'uomo l'agguantò da un braccio facendola alzare con forza. La trascinò al fuoco dove altri guerrieri stavano bevendo e mangiando. Spingendola da una spalla in basso la fece sedere. Il resto degli uomini attorno al fuoco la guardava curioso e allo stesso tempo affamato del suo corpo. Talia tentò di ignorare gli sguardi che la scrutavano bramosi. Si concentrò sul fuoco, beandosi del calore che emanava. 

-Rog. Passami una coscia.- ordinò l'uomo affianco a lei. Il diretto interessato obbedì con un sorriso. Era il guerriero con cui si era scontrata, prima di essere catturata. Il diretto interessato fece un piccolo cenno malizioso nella sua direzione. Talia s'irrigidì. 

-Mangia.- l'uomo con gli occhi blu e folli, lo porse la carne. La ragazza obbedì intimorita, era davvero affamata. 

-Baldr. Quando possiamo divertirci con lei?- chiese a gran voce un guerriero dai capelli chiari affianco a Rog. La domanda scatenò delle grida di assenso nel gruppo. 

Talia inspirò a fondo, sentendo il panico crescerle nel petto. In sottofondo alle grida avvertì il gracchiare del corvo. Alzò lo sguardo in cerca del volatile. Era appollaiato su un ramo di un albero, come se stesse vegliando su di lei. La presenza del corvo, calmò la ragazza. 

Baldr affianco a lei seguì lo sguardo della ragazza stupendosi di trovare il corvo di prima. Un segno divino?

-Non ancora. Ci serve come merce di scambio. - spiegò breve.

-Neanche una sbirciatina?- propose Rog con voce da sbruffone. Il capo dei guerrieri scosse la testa.

-No. La cristiana deve rimanere intatta. Potete prendere qualsiasi altra donna che trovate in circolazione. Il Lord che abbiamo attaccato, nutre molta stima in lei. La possiamo sfruttare per ottenere oro e argento.- terminò la frase scrutandola, Talia ebbe la sensazione che Baldr stesse cercando di studiarla a fondo, cercando tutte le sue debolezze più profonde. L'uomo poco dopo le passò un boccale di birra dove bevve assetata. 

Il canto del CorvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora