Capitolo 14

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Talia lanciò uno sguardo al corpo martoriato del suo amico Henry, soffermandosi sulle numerose ferite che gli coprivano il corpo da guerriero. La vista le provoco una vorace al petto, distolse lo sguardo non riuscendo a sopportare la vista del suo dolore.
Annuì al capo dei Guerrieri del Nord, che sorrise vittorioso e folle.

-Parlagli dello scambio.- le ricordò il suo Lord al suo fianco.

-Siamo qui per proporti uno scambio.- disse Talia senza troppi giri di parole a Baldr. Voleva fare in fretta, prima avrebbe finito con questa faccenda e prima sarebbe potuta mettersi al riparo.

-Uno scambio?- domandò in risposta l'uomo dagli occhi folli fingendo di non capire a cosa si stesse riferendo.

-Il nostro soldato per oro e ricchezze.- specificò ferma sfidando con lo sguardo il vichingo. Baldr non poté che ammirare il coraggio della ragazzina, si stava dimostrando interessante, dietro quel bel visino si celava un temperamento niente male.

-Ci devo pensare.- rispose vago, dandole le spalle con fare misterioso.

-Cosa sta dicendo quel pagano?- le domandò Lord Robert intuendo che le cose non stessero andando per il verso giusto.

-Ci vuole pensare.- affermò delusa la ragazza, lanciando uno sguardo curioso attorno a sè. Molte persone si erano radunate attorno a loro, Talia si stupì di vedere tra le file dei guerrieri delle donne armate. Erano forse donne guerriere? Non poté che guardarle ammirata, nella sua cultura era una cosa proibita. Era un miracolo che lei fosse riuscita a convincere Henry a insegnarle a combattere. Fissò le spalle possenti e muscolose di Baldr. Avanzò di un passo nella sua direzione. Alcuni dei pagani toccarono le loro asce pronti ad attaccarla, nel caso fosse stato necessario.

-E' un'offerta vantaggiosa. Un carro di ricchezze per un singolo uomo. Con un bottino del genere potete ritornare tutti vittoriosi nelle vostre terre.- spiegò Talia con tono ragionevole. L'uomo si scambiò un'occhiata d'intesa con Rog. Ci furono lunghi attimi di silenzio. Udì gracchiare due volte. Korp era con lei, la cosa la rincuorò. Come se quel volatile potesse proteggerla da tutti quei nemici attorno a lei.
Ad un certo punto, da una tenda composta da pellicce apparve l'uomo dagli occhi dipinti che Talia aveva incontrato tempo fa sul campo di battaglia. Appena la vide Flok, non poté che fissarla ammirato. Si avvicinò a lei, ignorando tutto ciò che stava accadendo attorno a lui.

-E' lei.- mormorò eccitato gesticolando al suo capo. -Odino l'ha scelta.- borbottò piano nell'orecchio di Baldr, cosicché nessuno oltre a loro due potesse sentirlo. L'uomo dagli occhi blu contrasse la mascella scrutandola duramente. Trovava quella ragazzina insopportabile, ma se Flok il Saggio nonché amico di fiducia avesse avuto ragione non poteva ignorarla o farle del male. Non voleva certo scatenare l'ira di Odino.
Da quando aveva approdato in quelle terre, lei sembrava perseguitarlo.

-Accetto.- disse duro. Talia per la prima volta da quando l'aveva incontrata gli sorrise, Baldr rimase stregato da quel gesto. Le labbra carnose e invitanti si erano mosse formando un sorriso così puro e allo tempo sensuale. La ragazza rinvigorita nell'animo si voltò e disse qualcosa nella sua lingua. I soldati iniziarono a scaricare delle grosse casse di legno dalle rifiniture in oro. Le appoggiarono ai piedi di Baldr. Rog al suo fianco ne aprì una. Ghignò tirando fuori una coppa dorata con delle pietre preziose incastonate che brillarono riflettendo la luce del sole. Con un cenno del capo ordinò a Flok di liberare dalla spessa corda il loro prigioniero. Talia gli fu subito vicina per sorreggerlo. Henry respirava a fatica. La ragazza gli accarezzò una guancia ruvida dalla leggera barba che gli incorniciava il volto. -Henry.- lo chiamò con voce preoccupata. Il ragazzo si sforzò di aprire gli occhi, la fissò stanco sforzando un sorriso. La ragazza subito gli mise un braccio oltre alle sue spalle aiutandolo ad alzarsu. Lord Robert le si avvicinò aiutandola a sorreggere il corpo del soldato. Lo caricarono sul carro. Talia gli carezzò la fronte imperlata di sudore sentendo che fosse calda. Probabilmente aveva la febbre a causa delle ferite.
-Ha bisogno di cure.- affermò con voce angosciata. Non voleva perderlo, soprattutto ora che era riuscita a ritrovarlo.

Il canto del CorvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora