Hedda-breaking_book
Nome: Hedda
Età:20 anni
Aspetto fisico: Bassa , capelli rossi , occhi chiari e viso dolce , leggermente in carne.
Carattere: un po' particolare , come la maggioranza delle donne vichinghe è una guerriera pronta a battersi fino alla morte per la sua famiglia. è caratterizzata da un bisogno costante di evoluzione e di perfezione. E' ospitale, espansiva e sensuale. Ama la vita e i suoi piaceri, ed ha un senso della giustizia e dell'equità molto sviluppato. Il senso civico, il rispetto delle leggi e della morale sono valori fondamentali ai suoi occhi. Molto dotata nell'organizzare e dirigere, ama farsi notare per ottenere dei riconoscimenti. Generosa e all'ascolto del prossimo, apprezza che gli si chiedano dei consigli. E' scrupolosa e attento per tutto quanto riguarda il prestigio e l'onore , le piace narrare storie degli dei e cantare intorno al fuoco.
Pesciolino una sera si sedette vicino a Flok accanto al fuoco.
-Flok, mi puoi raccontare una storia?- domandò innocente facendogli gli occhi dolci.
L'uomo ridacchiò. -Solo se mi porti da bere!- esclamò, ignorando lo sguardo di rimprovero della compagna e di Talia che gli si sedettero vicino. Il bambino annuì balzando in piedi. Poco dopo tornò reggendo una grossa brocca di birra, seguito da Baldr che reggeva alcuni boccali. Lo Jarl si sedette al fianco della moglie regalandogli un'occhiolino.
Flok bevve un sorso della birra che gli era stata portate per poi schiarirsi la voce.
-Un giorno, per scherzo o per cattiveria, figlio di Laufey tagliò tutti i capelli a Sif. Quando si avvide del dispetto, agguantò e gli avrebbe fracassato tutte le ossa, se questi non gli avesse promesso che sarebbe subito andato dagli Svartàlfer, e si sarebbe fatto forgiare per Sif una chioma d'oro.- fece una pausa gesticolando. Notando la meraviglia negli occhi di Pesciolino si scambiò un'occhiata divertita con il resto del gruppo. -Loki andò allora da quei dvergar detti Ivaldasynir , cioè figli di Ivaldi, ed essi forgiarono tre meravigliosi tesori. Il primo era una chioma d'oro, che si sarebbe attaccata alla pelle non appena posta sul capo di Sif e che era in grado di crescere come tutti gli altri capelli. Il secondo era la nave Skíðblaðnir, le cui vele, una volta spiegate, venivano subito colmate da una brezza che la spingeva lungo qualsiasi rotta la si volesse dirigere; inoltre, volendo, la nave poteva essere piegata come una tovaglia e riposta in una borsa. Il terzo tesoro era una lancia, Gungnir, che colpiva sempre il bersaglio quando la si lanciava.-
Prima che potesse continuare una voce delicata si unì al suo racconto. -In seguito, Loki vantando i tre tesori forgiati dai figli di Ivaldi, scommise la testa con un dvergr di nome Brokkr che il fratello di questi, Eitri , non avrebbe saputo costruire tre oggetti di pari valore. Giunto nell'officina, Eitri gettò nella fucina una pelle di porco e ordinò a Brokkr di soffiare ininterrottamente con il mantice finché non gli avesse ordinato di smettere. Eitri si era appena allontanato, che un tafano si posò sulla mano di Brokkr, pungendolo. Ma ligio agli ordini del fratello, Brokkr non si fermò un istante e continuò a far vento finché non giunse Eitri a tirare fuori dalla fucina un meraviglioso verro dalle setole d'oro. Subito dopo, Eitri infilò della fornace dell'oro e diede al fratello il medesimo compito. Brokkr iniziò a maneggiare il mantice, e non smise nemmeno quando il tafano arrivò a pungergli il collo, dolorosamente. Soffiò senza smettere un momento fin quando Eitri non tolse dalla fornace un meraviglioso anello d'oro. Infine, Eitri introdusse nella fornace del ferro e, ancora una volta, raccomandò a Brokkr di soffiare con il mantice. Il lavoro sarebbe stato del tutto inutile, disse, se si fosse fermato anche per un istante. Brokkr si mise al lavoro, ma questa volta il tafano gli si posò in mezzo agli occhi e lo punse con tanta ferocia che il sangue gli colò sulla faccia. Non vedendo più nulla, Brokkr lasciò il mantice e cercò di catturare la mosca. Al suo arrivo, Eitri ebbe paura che il lavoro fosse ormai rovinato. Tolse dalla fucina un martello e notò, con disappunto, che il manico era troppo corto. Diede tuttavia gli oggetti a Brokkr e gli disse di andare a sciogliere la scommessa.- concluse la misteriosa donna dai meravigliosi capelli rossi e occhi chiari, incorniciati da viso dolce.
-Hedda!- esclamò sgranando gli occhi Flok.
Lei si sedette accanto a Flok , gli prese il bicchiere di mano e tracannò tutto quello che era rimasto nel bicchiere.
-Allora fratellino sei felice di vedermi?-domandò allegra. Sotto gli occhi stupiti dei presenti.
Flok vedendola sorrise. -La mia sorellina e compagna di bevute preferita !-urlò facendola ridere di petto , le era decisamente mancato quel folle. Subito si prodigò di fare la dovute presentazioni. Le era mancata così tanto la sua sorellina, fin da piccola si era dimostrata una bambina espansiva e molto generosa, adorava ascoltare le persone donargli preziosi consigli. Il suo grosso senso civico, il rispetto delle leggi e della morale erano per lei valori fondamentali ai suoi occhi. A differenza del fratello maggiore, era molto dotata nell'organizzare e dirigere e amava farsi notare per ottenere dei riconoscimenti.
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Nome: Valkyrie
Età: poco più vent'anni aspetto fisico: altezza e peso normali, occhi di un azzurro intenso, capelli castano scuro, due fossette sulle guance e le labbra poco carnose.
Carattere: impulsiva, astuta, intrigante, furba e coraggiosa.
Talia e Baldr erano nel bosco in cerca di una preda da poter mangiare quella sera. L'uomo dagli occhi folli aveva deciso di mostrarle quel bosco durante l'ora del tramonto, perché rendeva l'atmosfera quasi magica. Mentre camminavano con passo tranquillo, Talia sentì un fruscio provenire da alcune piante posizionate alla sua destra. Si voltò con un misto di curiosità e paura, mentre cercava di capire chi potesse aver fatto il rumore. La prima cosa che le venne in mente era un animale. In fondo si trovavano in un bosco, ed era pieno di animali. Baldr notò la preoccupazione della ragazza e le prese la mano per tranquillizzarla.
<<non essere spaventata, ci sono io per proteggerti>> disse con un piccolo ghigno.
<<non sono spaventata. ma credo che dovremmo avvicinarci>> disse la ragazza. Così fecero, e mentre si avvicinavano cautamente, aspettandosi un piccolo animale da poter catturare, dal cespuglio uscì la testa di una ragazza. Ella li scrutò entrambi, riconoscendo subito Baldr.
<<era tanto tempo che non ci vedevamo, vero?>> disse ridendo.
<<voi due vi conoscete?>> chiese Talia.
<<certo, siamo cresciuti insieme e siamo come fratelli, anche se ultimamente le cose tra di noi non vanno molto bene. Vero Kyri?>>le rispose Baldr.
<<ti ho detto un migliaio di volte di non chiamarmi così, sai che lo odio... comunque è vero, conosco Baldr e Rog da tanti anni. Tu dovresti essere Talia, la preferita di Odino, giusto?>>le disse la ragazza sorridendole.
Talia fece una smorfia, ancora non si era abituata ad essere chiamata così. <<sì, sono io, ma ti prego di non chiamarmi così, mi sento a disagio>>
<<ma certo Talia, non preoccuparti. Comunque mi chiamo Valkyrie, è un piacere conoscerti>> <<il piacere è tutto mio>> disse Talia. Le piaceva quella ragazza, si vedeva che era una grande guerriera. Valkyrie era molto giovane ed aveva i capelli castani acconciati in una treccia che partiva dall'alto, i suoi occhi erano di un azzurro intenso, così belli che era quasi possibile perdercisi dentro. Le sue labbra erano poco carnose, ma quando sorrideva spuntavano ai lati di essa due fossette, che la rendevano più bella di quanto non lo fosse già.
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Il canto del Corvo
Historical FictionTalia è la serva di Elizabeth, figlia del Lord Robert. Orfana dall'età di tredici anni, presto ha dovuto imparare a cavarsela da sola. Forte e determinata, con il desiderio di trovare la sua indipendenza. Presto si scontrerà con la rigida mentalità...