Talia a testa bassa, con la toga dei monaci addosso, camminava al fianco Flok. Le guardie di Oliver erano a qualche passo davanti a loro.
-Spero che il tuo piano funzioni, oggi non ho la minima intenzione di raggiungere il Valhalla.- mormorò lui.
-Flok, abbi un po' di fiducia in me.- esclamò lei alzando gli occhi al cielo. -Tieni gli occhi aperti.-
Proprio quel momento arrivarono alle porte della città, facendo così concludere il loro discorso. Compirono qualche passo, prima che le guardie poste come sentinelle li fermassero.
-Fermi! Identificatevi.- ordinò una guardia reale.
La ragazza e l'amico abbassarono il viso puntandolo a terra. Una dei loro soldati parlò.
-Sono dei monaci che hanno fatto il voto del silenzio. Sono venuti fin qui, per portare le coppe e ostie per la liturgia.- spiegò.
Le guardie li squadrarono da capo ai piedi con diffidenza. -Va bene. Potete passare.- affermò dopo qualche attimo di silenzio.
Talia inspirò a fondo, tentando di rilassare le spalle, con lentezza avanzarono. Davanti a loro si estendeva una piazza gremita di persone, che passeggiava spensierata.
-Al carro ci pensiamo noi, nascondetevi. Ci vediamo qui, appena inizia la Messa.- gli sussurrò un soldato.
La ragazza annuì. -Fate attenzione.- gli sussurrò in risposta.
Agguantò per la manica Flok trascinandolo via dalla folla, in cerca di un nascondiglio. Trovarono rifugio nella stalla, in mezzo ai cavalli. Si nascosero dietro un grosso cumolo di paglia. Si lanciarono uno sguardo d'intesa prima di emettere un sospiro di sollievo.
La prima parte del piano era andata.
-Tra poco la campane dovrebbero iniziare a suonare, dopo che tutti si saranno entrati. Agiremo.- gli spiegò gettando un'occhiata oltre la paglia.
Flok si grattò la barba pensieroso. -Posso chiederti una cosa?- domandò curioso.
-Certo.- rispose lei.
-Sei pronta per rincontrare Henry?- domandò.
Talia sbuffò. -Diamine, tutti sono ossessionati da questa cosa.- borbottò a sottovoce. -Non lo so, me ne occuperò quando lo incontreremo. Puoi starne tranquillo, non lascerò di certo Baldr per lui. Henry è il mio passato, Baldr è il mio presente e futuro.-
Il pagano scrollò le spalle. -Su questo sono tranquillo. So che vi amate.- disse mettendosi più comodo.
La ragazza si morse un labbro. -Non posso assicurarti che rimarremo ancora insieme, soprattutto dopo quello che gli ho fatto...- sussurrò con aria colpevole.
L'uomo alzò un sopracciglio. -Racconta.- la esortò.
-Beh, prima di partire abbiamo discusso sul fatto che non volesse lasciarmi venire qui e io sono stata troppo impulsiva.- Talia si morse un labbro nervosa. -L'ho colpito sotto la cintura, per poi andarmene lasciandolo a terra dolorante.-
Flok la fissò divertito. -Per Odino, perché mi perdo le cose più divertenti.- esclamò. Le mise una mano attorno alla spalle tirandole in un abbraccio. -Sarà arrabbiato, questo è vero. Ma non ti lascerebbe di certo per una cosa del genere. Baldr ha bisogno di una donna forte e testarda come te al suo fianco.- si sorrisero.
Proprio in quel momento le campane della chiesa risuonarono forti. Si lavarono le tonache in fretta e si lanciarono un'ultima occhiata d'intesa prima di uscire dalla stalla.
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Il canto del Corvo
Historical FictionTalia è la serva di Elizabeth, figlia del Lord Robert. Orfana dall'età di tredici anni, presto ha dovuto imparare a cavarsela da sola. Forte e determinata, con il desiderio di trovare la sua indipendenza. Presto si scontrerà con la rigida mentalità...