Capitolo 21

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Silenziosi come la notte, Talia e il resto degli uomini seguirono Henry ben attenti dal non farsi scoprire. Erano ad un centinaio di metri dalla cittadina, in una piccola pineta. Korp sulla sua spalla gracchiò planando su un grosso pino, dall'alto inclinò il capo scrutando con i suoi piccoli occhietti il gruppo.

Henry arrivò quasi al centro di esse, iniziò a scalciare la sterpaglia in cerca di qualcosa.

La ragazza e Rog, si lanciarono un'occhiata incerta per poi controllare la zona attorno a loro, in cerca di minacce.

-Trovato!- esclamò con voce vittoriosa Henry. Estrasse la sua spada conficcandola a terra e facendo leva su di essa sollevò delle assi nascoste nell'erba. L'interò gruppo fissò stupito la scoperta. -In caso di attacco alla città, questo accesso permette al Re di mettersi in salvo.- spiegò con un sorrisetto. Talia annuì. Lui scese i primi gradini, sparendo nel buio del passaggio segreto. Lei e Rog si scambiarono un altro sguardo incerto.

-Korp, aspettaci qui.- esclamò al corvo per poi seguire l'amico, immergendosi nel buio. Batté le palpebre tentando di abituarsi all'oscurità. Udì un rumore seguito da delle scintille, Henry utilizzando una pietra focaia riuscì ad accendere una fiaccola. Nel frattempo il resto dei guerrieri li aveva raggiunti.

-Andiamo?- domandò deciso facendo con un cenno del capo verso la via scura. Talia fissò i muri in pietra, da dove pendevano delle spesse ragnatele. Fece una smorfia per poi seguirlo.

Rog fissò contrariato le ragnatele, raccolse una fiaccola da terra accendendola.

-Sembra che stiamo scendendo nel regno di Hela.- borbottò infastidito.

-Il regno dei morti?- domandò confusa la ragazza. -Non mi sembra così gelido e orribile.- commentò scostando una ragnatela con una smorfia disgustata.

Camminarono a lungo seguendo Henry in silenzio. Il lungo e tetro corridoio mano a mano che proseguirono lentamente salì di pendenza curvando leggermente verso sinistra. Dopo lunghi minuti, finalmente davanti a loro, apparirono delle scale di pietra a forma di chiocciola.

-Tenetevi pronti.- sussurrò il soldato lanciando un'occhiata a Talia, che annuì traducendo al resto dei guerrieri. Appena udirono le parole, loro estrassero le loro armi in silenzio. La ragazza lo seguì inspirando a fondo tentando di darsi coraggio per ciò che avrebbe dovuto affrontare da un momento all'altro.

Arrivarono a una porta in legno di noce.

-Fai attenzione.- le sussurrò Henry lanciandole un occhiata di affetto prima di aprirla con un cigolio. Talia si morse un labbro seguendolo. Spalancò gli occhi meravigliata, fissò con stupore i lunghi arazzi e i numerosi libri che arredavano la libreria.

-E' meraviglioso.- mormorò completamente persa dall'ammirare la meravigliosa sala. Si avvicinò ad un tavolo accarezzando la carta di una mappa, aprì un libro a caso posto lì affianco sfiorandola con i polpastrelli.

Uno schiocco delle dita a pochi centimetri dal suo naso, le fece sbattere le ciglia.

-Cristiana, siamo in territorio nemico. Puoi dedicarti alla tua visita da cristiana più tardi.- borbottò Rog.

Talia alzò gli occhi al cielo. -Sei un Orso antipatico.- borbottò infastidita lei. Gli fece una linguaccia avvicinandosi in fretta a Henry che le sorrise. Il grosso guerriero si morse la lingua imponendosi di non discutere con lei.

Henry aprì una porta gettando fuori un'occhiata fugace. -Via libera.- disse prima di uscire.

Per il primo tratto di strada non incontrarono nessuno. Svoltarono un angolo, imbattendosi in un gruppetto di guardie. La ragazza estrasse la spada, pronta ad attaccare. Compì un passo, ma venne fermata dalla mano di Henry.

Il canto del CorvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora