Epilogo

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Quella mattina, Talia aveva svegliato Baldr con una strana luce negli occhi, a nulla erano valse le sue proteste e imprecazioni, la ragazza era determinata a buttarlo giù dal letto a tutti i costi.

-Muoviti, vichingo! Andiamo a fare una cavalcata.- esclamò lei con voce allegra.

Baldr si passò una mano sul visto stanco, aveva bisogno di riprendersi dallo scontro e di dormire, negli ultimi tempi non era riuscito a chiudere occhio. 

-Non possiamo rimanere qui in camera e cavalcare in un altro modo?- propose con un sorrisetto malizioso. La ragazza gli lanciò un'occhiataccia, prima di gettargli in faccia la sua casacca.

-Sei il solito sporcaccione.- commentò divertita. -Sono le ultime ore che passo in queste terre, non ho intenzione di passarle a poltrire!- esclamò decisa.

Il vichingo sbuffò, per poi alzarsi dal letto vestendosi. -Pesciolino?- domandò non vedendolo in camera.

-E' con Flok e Helga.- rispose lei sistemandosi i capelli. Lo Jarl le si avvicinò da dietro, lasciandole un delicato bacio sulla spalla. 

-Lasciali sciolti, con i capelli così mi ricordi una dea.- le sussurrò facendola sorridere. Lei si voltò lasciandogli un delicato bacio sulla guancia. 

-Vieni con me.- gli disse prendendolo per mano e trascinandolo fuori dalla camera. Camminarono lungo i corridoi, passarono davanti ad una finestra che si affacciava al cortile interno. Talia si fermò fissando con un sorrisetto compiaciuto Elizabeth e Rog, passeggiare l'uno affianco all'altra nel piccolo giardino ricco di fiori profumati.

-A quanto pare, non sei l'unico ad avere un debole per le cristiane.- commentò con voce maliziosa. Baldr l'affiancò accarezzandole un fianco con dolcezza, fissò la coppia dall'alto con un sorrisetto. 

-E continua ad avere un debole per le rosse.- borbottò tra sé e sé.

La moglie piegò la testa di lato fissandolo confusa. -Cosa mi sono persa?- domandò.

Baldr sospirò. -Rog ha un passato un po' burrascoso. Ha amato per anni una donna con i capelli rossi e gli occhi verdi simili a quelli di Elizabeth.- fece una pausa perdendosi per un attimo nei ricordi. -Era la donna più bella del villaggio e soprattutto la migliore guerriera che abbia mai incontrato.-

-Devo essere gelosa?- domandò Talia lanciandogli un'occhiata.

Il vichingo scoppiò a ridere scuotendo la testa. -Per gli Dei, assolutamente No!- le rispose sicuro. -Lei e Rog erano una coppia formidabile, sia nella vita che sul campo di battaglia. Ammetto che è riuscita a farci il culo qualche volta.- lanciò un'occhiata alla moglie lasciandole un delicato bacio contro una tempia. -Sono certo che ci saresti andata d'accordo!- affermò con un sorrisetto malinconico.

-Cosa è successo?- domandò curiosa Talia.

Baldr s'irrigidì leggermente fissando dalla finestra l'amico e la rossa. -Progettavano una vita insieme, volevano sposarsi e mettere su famiglia, ma evidentemente gli Dei avevano altro in serbo per loro. Una parte di Rog si è spenta con lei.- concluse con un sospiro.

La ragazza fissò dispiaciuta il grosso vichingo. -Che tristezza.- sussurrò.

-E' il passato. Muoviamoci, i cavalli ci attendono.- tentò di rallegrarla Baldr cambiando argomento.

Talia in sella al suo cavallo guidò Baldr per le verdi campagne e boschi

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Talia in sella al suo cavallo guidò Baldr per le verdi campagne e boschi. L'uomo la segui godendosi quel raro momento di tranquillità. Non riusciva a ricordarsi l'ultima volta che era riuscito a passare del tempo con sua moglie. Le fissò la schiena dove i lunghi capelli neri come la notte le cadevano delicati in morbide onde. Alzò un angolo della bocca in un sorrisetto, trovandola bellissima. 

La ragazza galoppò fino alla riva del fiume, fermò il cavallo per poi scendere con un salto aggraziato. Il marito la imitò guardandosi attorno e riconoscendo subito il luogo.

-Ti ricordi di questo posto?- domandò lei accarezzando il muso del suo cavallo. Lui le si avvicinò.

-Certo. Su questa sponda ti ho chiesto di venire nelle mie terre, promettendoti la libertà.- sussurrò.

Lei abbozzò un sorriso annuendo. Korp si posò su un ramo fissandoli con i suoi occhietti neri dall'alto. -Ti ho portato qui, perché credo di aver iniziato a provare qualcosa per te proprio in quel momento. Qui, ho realizzato che non eri solo un vichingo violento con un carattere orribile, ma qualcosa di più.-

-Sei sempre gentile con le parole, ragazzina.- la stuzzicò con un sorrisetto divertito.

Lei lo colpì con delicatezza al braccio. -Fammi finire, vichingo.- lo rimproverò ridacchiando. 

-Voglio pensare che qui, in riva a questo fiume, sia iniziata la nostra storia d'amore e la mia vita da vichinga.- fece una pausa abbassando lo sguardo e torturandosi le mani dal nervosismo. Lui le alzò il viso prendendola dal mento con delicatezza. 

-Ragazzina, cosa mi stai nascondendo?- le domando curioso.

-Beh come te lo posso dire...- mormorò avvertendo gli occhi pizzicarle dalle lacrime. -Tra qualche luna, diventerai padre.- sussurrò incerta, accarezzandosi il ventre ancora piatto.

Baldr sgranò gli occhi dalla sorpresa, batté le palpebre qualche volta prima di riprendersi. Si passò una mano sulla barba pensieroso. -Stai scherzando?- domandò.

Lei scosse la testa mordendosi un labbro. Ad un certo punto, lui la prese in braccio facendola volteggiare, scoppiando in una risata allegra. 

-E' magnifico!- esclamò elettrizzato. La posò a terra scoccandole un sonoro bacio sulle labbra, per poi crollare a terra e appoggiare la fronte con devozione contro la pancia della ragazza.

-Ragazzina, mi hai reso l'uomo più felice in questo mondo.- le sussurrò fissando con devozione lei e il suo ventre dove era custodito suo figlio. Lei singhiozzò emozionata, accarezzandogli i lunghi capelli intrecciati. Il guerriero con gli occhi ludici dall'emozione lasciò un delicato sulla pancia. Alzò il viso regalandole uno sguardo carico di affetto. -Ti amo, ragazzina.- le disse alzandosi in piedi. 

-Ti amo anche io, vichingo.- gli rispose lei non riuscendo a trattenente un sorriso. 

Lui accarezzandole la pancia, la baciò con trasporto. -Andiamo a riprenderci il nostro villaggio, ragazzina. E' arrivato il momento di tornare a casa nostra.- le sussurrò tra le labbra.


The End.


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