5.SEGRETI

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Jorge Pov.
Stavo parlando con Martina quando Lodo le disse qualcosa.
Lodo:"Martina, perché tuo fratello continua a guardarci male?".
Tutti guardammo verso suo fratello e congelai quando realizzai chi fosse. Uno sguardo di paura attraversò il viso di Tini e prese Lodo dal braccio.
Martina:"Dobbiamo andare".
Nessuno disse niente.
Xabiani:"Amico, ma lei è la sorella di Stoessel?" Chiese dopo qualche secondo di silenzio.
Annuii.
Io:"A quanto pare.."
Xabieani:"Woah Blanco, quindi non hai più nessuna speranza con la pollastrella." -Disse dandomi delle pacche sulla schiena, quasi di consolazione.
Io:"Stai zitto, nemmeno mi interessa." -Sbuffai, levandomi la sua mano di dosso. "E comunque, dubito che lui le abbia detto qualcosa riguardo
quello che è successo."
Xabiani:"Meglio per lui. Abbiamo fatto un patto e sa bene quali sono le conseguenze se non lo rispetta."
Io:"Già." Dissi con nonchalance, cercando di non ricordare quel momento.
Mi guardai intorno per cercare Daniel così da poter andarcene il prima possibile da questa noia mortale, ma invece di trovare lui vidi Martina con suo fratello, che la stava sgridando con un'espressione furiosa.
Scommetto che le sta dicendo qualcosa tipo che deve stare lontana da me. Per un secondo lei guardò nella mia direzione e i nostri sguardi si incontrarono ma rivolse subitissimo l'attenzione a suo fratello. Sembra che hanno un bellissimo rapporto - sarcasmo. Continuai a cercare Daniel e lo trovai che parlava con altri bambini e con un uomo, che immagino fosse il coach. Camminai verso di loro con Xabi dietro di me.
Io:"Daniel, andiamo a casa." Cambiai il mio tono di voce in modo che sembrasse più tenero e presi la sua manina per andare via.
"Sei suo papà?" L'uomo/coatch mi domandò.
Io:"No. Sono suo fratello." E per un minuto mi immaginai con un figlio a 22 anni. No, impossibile. Anche se alla fin fine per Daniel sono una
figura paterna, visto che nostro padre non è qui, ma è diverso.
XX:"Oh ok, infatti stavo pensando che fossi troppo giovane."- Si mise a ridere stupidamente e cercai di ridacchiare pure io insieme alla sua
stupida affermazione, ma senza riuscirci.
XX:"Tuo fratellino è un grande, uno dei migliori della squadra!" -Disse tutto felice battendo cinque con Dani. Ok, quest'uomo è inquietante, sorride troppo a mio parere.
Daniel ridacchiò e io lo ringraziai prima di uscire da quel posto. Lungo la via verso -indovinate dove- la stazione della metropolitana.
Vidi Tini che si sfregava le mani sotto gli occhi. Suo fratello è un deficiente, sicuramente l'ha fatta piangere.
Daniel:"Ho conosciuto l'amica di Tini oggi, Lodo." Parlò quando ormai eravamo nel vagone della metro. "E' davvero gentile!".
Io:"Diglielo a Xabi!" Ridacchiai.
Xabiani:"La ragazza era sexy." fece spallucce.
Poi la mia tasca vibrò indicando che avevo ricevuto un nuovo messaggio. Presi l'iphone.
"Ti va di venire a casa dopo? Sono da sola "
Xabiani9:"Fammi indovinare.. è Stephie, vero?" -si sporse per leggere il messaggio. "E' così presa da te, man."
-Certo, sarò li alle sei.-
Risi.
Io:"Già, però è un po' noiosa alle volte." Non voglio dare nessun dettaglio con mio fratello presente.
Daniel:"Martina è molto più bella di Stephie." Constatò, mettendosi a braccia conserte.
Xabiani:"Il bambino la sa lunga, nessun dubbio che sia tuo fratello!"

Martina Pov.
Ormai è passata una settimana dalla partita di Tommy, una settimana dall'ultima volta che ho parlato con Jorge. Il mio caro fratello Fran mi aveva accompagnato ogni singolo giorno a prendere Tommy agli allenamenti e mi chiudeva in macchina in modo che non scendessi a parlare con Jorge. Dal finestrino lo vedevo che era seduto sulla solita panchina e a volte lui vedeva me, sul viso un'espressione di comprensione, come se capisse perché 'fossi chiusa' nella macchina. Sembrava che io fossi l'unica a non conoscere il segreto. E anche se pregavo Fran di dirmelo, lui era impassibile e non spifferava fuori neanche una parola. Alla fine decisi di cominciare ad uscire con Nate i pomeriggi, sapevo che Tommy ci rimaneva male, ma non riuscivo più a sopportare mio fratello maggiore.
Meno male che adesso è ripartito per il college e da li non potrà impedirmi di parlare con o non parlare con chiunque io voglia. Non è che fossi disperata per riallacciare conversazione con Jorge, però volevo essere libera.
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Diego:"Quindi tuo fratello è andato via finalmente?" Chiese prendendo un libro dal suo armadietto per metterlo nello zaino.
Io:"Si!" Squittii con voce felice.
Diego:"Quindi significa che d'ora in poi sarai occupata tutti i pomeriggi?" Fece un faccino triste.
Sorrisi. "Se vuoi puoi venire con me a prendere mio fratello, ma non è molto entusiasmante come cosa."
Ridacchio.
Diego:"Ci vediamo domani allora." Si abbassò per darmi un leggero bacio sulle labbra ma io prima che si staccasse allungai le mie braccia dietro il suo collo per approfondire il bacio. Fece un sorrisetto prima che qualcuno ci interrompesse.
"Mh." Mercedes. "Mi spiace interrompervi ma io sono pronta ad andare Diego." La sua voce risuonò nelle mie orecchie, facendomi staccare con un'espressione annoiata.
Io:"Cosa?"
Mercedes:"Oh, siamo vicini di casa non lo sapevi?" Mi chiese alzando le sue perfette sopracciglia.
Guardai Diego. "Ah, no."
Diego:"Io l'ho scoperto solo ieri." Alzò le mani in maniera difensiva.
Io:"Oh, okay." Cercai di non fare caso alla strana sensazione nel mio stomaco e al pensiero che la mia migliore amica Mercedes e mio quasi-futuro-fidanzato mi stessero nascondendo qualcosa. A volte sono solo un po' paranoica.
Diego mi diede un ultimo bacio a stampo e Mechi sventolò la mano per salutarmi come Sharpay in High School Musical prima di sparire entrambi lungo il corridoio verso il parcheggio della scuola.
Andai al mio armadietto e lasciai dentro tutti i libri, visto che non avevo compiti.
Camminai verso la macchina e salii velocemente, accesi la mia piccola e sfreccia lungo le trafficate strade di New York, pronta per prendere Tommy. Ci misi poco più di mezz'ora a causa del traffico e i bambini erano già fuori.
Io:"Tommy scusami per il ritardo!" Dissi dandogli un bacetto sulla guancia, prima di legarmi i mio lunghi capelli in una coda di cavallo.
Tommy:"Fa niente, Jorge ha detto mi avrebbe tenuto compagnia con Dani finchè tu non fossi arrivata!" Sorrise.
Lanciai un grandissimo sorriso a Jorge. "Grazie."
Jorge:"Tranquilla." Fece spallucce come se non mi avesse fatto un favore. Ridacchiai silenziosamente al suo atteggiamento menefreghista.
Io:"Volete un passaggio?" Domandai, anche se se sapevo che non avrei dovuto farlo. Non volevo dare loro un passaggio solo per ricambiare il favore, ma anche perché volevo vedere se sarei riuscita a togliere a Jorge qualche informazione riguardo quello che era successo tra lui e mio fratello.
Jorge:"Ma non ti è permesso di venire dalle mie parti.." -disse confusamente ma poi gli si formò subito un sorrisetto malizioso sulle labbra avendo capito che stavo per disobbedire alla regola dei miei genitori.
Io:"Tommy e io manterremmo un segreto, vero?" Mi abbassai al suo livello. "Perché Daniel è tuo amico." Sapevo che non era giusto ingannare o usare il mio fratellino, ma era per una buona causa. O almeno lo era per me. Poi stavo per accompagnare a casa due persone, quindi era anche una buona azione. Più o meno.
Tommy:"Si." Annuì leggermente.
Cominciammo a camminare verso l'auto e Jorge venne al mio fianco.
Jorge:"Tini sei sicura? Voglio dire, i tuoi hanno ragione quando dicono che la mia è una zona pericolosa." Domandò insicuro. Oggi sembrava più gentile delle altre volte.
Io:"Lo so, ma l'altra volta che sono venuta non è successo niente. E poi sono sicura che se gli altri mi vedono insieme a te, non mi faranno niente." Dissi fiera della mia risposta.
Ma lui si mise a ridere.
Jorge:"Mi sa che hai visto troppi film."
Feci partire la macchina dopo essere entrati tutti dentro. Jorge cominciò ad accarezzare i sedili e a guardarsi intorno, emozionato come un bambino in un negozio di giocattoli.
Jorge;"Questa macchina è fantastica, dovresti farmela guidare qualche volta." Mi sorrise guardandomi.
Levai per un attimo lo sguardo dalla strada a lui.
Io:"Aha impossibile." Tornai a concentrarmi sulla strada. Non c'era molto traffico in questa zona.
Jorge;"Tanto lo farai. Dammi il tempo di farti cambiare opinione." Fece l'occhiolino.
Io:"Aspetta e spera."
I bambini erano concentrati a parlare delle loro cose nei sedili posteriori, così sfruttai l'attimo per chiedere qualcosa a Jorge riguardo 'il segreto'.
Io:"Così.. conosci Francisco?"
Jorge:"E' una lunga storia."
Io:"Tutti me lo dicono ma nessuno mi vuole spiegare niente, allora!" Stavo cominciando ad irritarmi, questa storia era veramente noiosa. Avevo diritto di sapere!
Jorge:"Non è compito mio dirtelo."
Non risposi, tanto prima o poi avrei scoperto di cosa si trattasse.
Jorge:"Sei arrabbiata?" -domandò dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante.
Io:"No." Continuai a guardare davanti a me. Stavamo entrando nel Bronx. Lo si capiva, perché tutto in quella zona cambiava drasticamente dal resto della città. Le case, la gente, i negozi, i graffiti sui muri.. Tutto sembrava più inquietante.
Io:"Perché ci sono delle scarpe appese ai cavi?" Domandai curiosa guardandomi intorno.
Jorge:"Significa che c'è qualche posto dove vendono droga nei dintorni."- disse tutto tranquillo come se avesse appena detto 'sto andando dal panettiere'. Oddio.
Lo guardai allibita.
Io:"Cosa?" Esclamai terrificata. "E la polizia non ne è a conoscenza, non può fare qualcosa?"
Jorge:"Persino la polizia ha paura di venire qui. Ecco perché c'è droga, ci sono omicidi e succedono tutte queste cose qui, perché tanto si sa che la polizia non interviene." Mi spiegò avvicinandosi sempre di più al mio viso con leggeri sussurri.
Mandai giù la saliva pesantemente.
Io: "Che paura. Non verrò mai più qui, davvero." Strinsi la presa sul volante, adesso tutto intorno sembra mille volte più spaventoso.
Jorge si mise a ridere allontanandosi da me per prendere il pacchetto di sigaretta dalla sua tasca.
Io:"Ehi, Ehi. Non fumi nella mia macchina." Ordinai con sguardo impassibile, in modo che potesse prendermi sul serio.
Jorge"Va bene." Disse con tono stronzo. "Non sei divertente, Principessa."
Io:"Odio la puzza del fumo. E si che sono divertente!" Costatai in modo annoiato al fatto che mi stesse dando della noiosa, ma allo stesso tempo sorrisi perché mi aveva chiamata principessa, ancora una volta.
Jorge:"Se? E cosa fai per divertirti?" Dal suo tono di voce, potevo dire che fosse curioso.
Io:"Vado alle fest-" Stavo per dirgli la lista delle mie cose divertente ma mi fermò di scatto.
Jorge:"E cosa bevi? Coca cola? Succo? Ah no aspetta, forse champagne e c'è un ragazzo che suona Mozart come sottofondo." Si mise a ridere
così tanto, che lo seguì di ruota. Aveva una risata bella e contagiosa.
Io:"Shh. Mozart è favoloso." Feci finta di essere offesa, ma falliii nell'intento quando scoppiai a ridere insieme a lui.
Jorge:"Non posso credere che hai appena detto che Mozart è favoloso, dovrei ucciderti solo per quella frase." Disse tra una risatina e l'altra. Ad un certo punto si mise una mano in tasca e per un attimo pensai che stesse per prendere una pistola. I miei occhi si spalancarono e aprii la bocca terrificata.
Deve aver visto la mia espressione perché le sue risate diventarono ancora più forti. Jorge:"H-Hai pensato che stessi p-per ucciderti."
Io:"Oh mio dio Jorge, smettila! N-Non riesco a respirare. Mi hai spaventata!"
Dallo specchietto retrovisore vidi i nostri fratellini che ci guardavano strani e si scambiavano sguardi come per dire 'questi sono pazzi'. Ma poi tornarono subito a parlare delle loro cose come se niente fosse successo.
Guardai Jorge che si stava strofinando gli occhi ancora ridendo. Devo ammettere che è stupendo mentre ride, quasi adorabile.
Jorge:"Non ho riso così tanto da quanto un piccione a fatto i bisognini in testa a Xabi."
Io:"Eww" Feci un verso disgustata immaginando la scena.
Jorge:"Comunque seriamente, dovresti andare a una vera festa."- riportò nella conversazione il nostro argomento precedente.
Io:"Non penso che mi sentirei a mio agio alle feste che frequenti tu." Parcheggiai vicino a casa sua.
Li vicino c'erano lo stesso gruppo di ragazzi dell'altra volta, però c'erano anche delle ragazze.
Jorge:"Grazie per il passaggio, Principessa." Aprì la cintura di sicurezza e si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia. Un po' troppo vicino alla bocca, ma non mi lamento. Diventai un po' rossa, ma feci finta di niente.
Io:"Nessun problema." Sorrisi.

Lui e Daniel uscirono dalla macchina, dirigendosi verso il gruppo di ragazzi.
Uno di loro, che riconobbi essere Xabi si avvicinò verso di me, abbassai il vetro così da poter parlare.
Xabi:"Hey Tinita."
Io:"Lodo non c'è, se è per quello che sei venuto." Gli feci un ghigno.
Xabi:"Ehi, non posso venire solamente a salutare la mia nuova amica?" Portò una mano sul cuore, facendo finta di essere offeso.
Io:"Se ne sei convinto.." Ridacchiai. Girai lo sguardo e vidi Jorge con una ragazza attaccata a lui che cominciò a baciarlo. "Chi è quella
ragazza?"- Domandai a Xabi, matenendo lo sguardo su Jorge.
Xabi:"Oh quella è Stephie. La pollastra è innamorata di Jorge, ma lui la vuole solo perché è brava a letto. E tutti lo sappiamo." -Si strinse nelle spalle e si rise alla fine.
Feci una strana faccia.
Io:"Non avevo bisogno di tanti dettagli."
Xabi:"Dai ci vediamo Tini, di a Lodo che la saluto." Si portò due dita alla fronte e me le rivolse come saluto.
Io:"Lo farò. Ciao Xabi." Scossi la mano -come fanno le persone normali quando dicono ciao- e partii verso casa. Lungo il viaggio passai per un'area dove c'erano delle scarpe appese ai fili della corrente. Oddio, significa che sono in una zona dove vendono droga?

JORGE POV.
Io:"Dani, vai a casa ok? Arrivo in un secondo." -Gli diedi una pacca sulla schiena appena usciti dalla macchina di Tini, lo vidi allontanarsi e sparire nell'edicio. Così andai dai miei amici.
Prima che potessi dire qualcosa, Stephie mi venne incontro canticchiando, avvolse le sue braccia intorno al mio collo e mi baciò in piena bocca. Ci misi un po', ma ricambiai il bacio.
I ragazzi fecero dei versetti e me la scostai di dosso. Fece una faccia dispiaciuta, ma odio quando si comporta come se fossimo fidanzati.
Xabi:"Ehi, Martina ha una bella macchina."- disse guardandola mentre spariva in mezzo alla strada.
Stephie:"Chi è Martina?" Intervenne, portandosi le mani sui fianchi.
Io:"Non sono cavoli tuoi." Le risposi. A volte è così noiosa ficcanaso questa ragazza.
Xabi si portò una mano sulla bocca per trattenere le risate. Diciamo che a lui, lei non piace tanto. Senza dire nient'altro se ne andò verso gli altri.
Stephie:"Non noti qualcosa di diverso in me, cucciolo?" -tornò nel suo atteggiamento mieloso, dimenticandosi che solo due minuti prima le avevo risposto male.
Io:"Dovrei?"
Stephie:"Mi sono tagliata i capelli, stupido!" Mi diede un buffetto sul braccio.
Io:"Ah si, bello." Risposi sperando che mi lasciasse in pace. Ripeto, odio quando è appiccicosa.
Fortunatamente Xabi e Facu corsero nella mia direzione.
"Jorge abbiamo del 'lavoro' da fare. Adesso."
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Ecco il capitolo.Vi sta piacendo la storia ditemelo???

B.R.O.N.X.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora