31.MIO

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Jorge POV.
Mi voltai di scatto, pronto a tirare un altro pugno a quel figlio di puttana quando sentii Martina al mio fianco dirmi di smetterla.
Martina:"Jorge, non ne vale la pena." Lei gridò sopra la musica, la sua voce suonava come se fosse sul punto di piangere.
Xabiani:"Amico ha ragione, dai." la raggiunse, afferrandomi il braccio per tirarmi fuori di lì. Se non mi avessero fermato, lo avrei ucciso con le mie stesse mani.
Io:"Per questa volta lascio perdere, ma se ti vedo vicino alla mia fidanzata di nuovo, mi assicurerò di non farti respirare. " Con un ultimo sguardo da incazzato, mi lasciai guidare verso l'altro lato della stanza, lasciando lui sanguinante e i suoi amici a bocca aperta.
Non appena fummo ad una distanza considerevole, fermai Martina e le esaminai il viso, il collo e praticamente ogni parte della sua pelle che era stata esposta agli occhi avidi di quello.
Io:"Stai bene? Ti ha toccato o qualcosa del genere?" Sentivo le mie mani trasformarsi in pugni al solo pensiero di un altro ragazzo, che aveva alzato un dito sulla mia ragazza.
Martina."Sto bene , Jay. Sei arrivato appena in tempo." Mi diede un abbraccio ancora ancora tremante per lo spavento. La tenevo stretta mentre lei aveva appoggiato la testa nell'incavo del mio collo cercando di calmarsi.
Io:"Sono venuto appena Lodo me lo ha fatto sapere." Sussurrai rassicurante. "Sei al sicuro ora, piccola. Quel cretino non ti disturberà mai più."
Poco dopo sciolse l'abbraccio per guardarmi negli occhi. "Mi piace quando diventi così protettivo." Le sue labbra si contrassero verso l'alto in un piccolo sorriso.
Io:"Bene perché io non ti lascerò fuori dalla mia vista stasera." Mormorai sulle sue labbra prima di baciare le sue con dolcezza.
Ridacchiò dopo la mia affermazione. Ugh questa ragazza mi fa diventare un rammollito. Io:"Vuoi ancora da bere?" Chiesi quando vidi Lodo e Xabi che bevevano e ballavano sulle prime note di 'Clique' di Kanye West, Big Sean e Jay Z.
Martina:"Certo." rispose muovendo la testa a ritmo. Avevamo ascoltato questa canzone stamattina mentre eravamo in metropolitana, probabilmente se la ricordava.
La condussi fino al bar, per tutto il tempo con le braccia fissate intorno a lei. "Due cubalibre." Ordinai, osservando l'uomo riempire due bicchieri rossi - non so perché sono sempre rossi - con rum e coca cola.
Martina:"Ricordati di controllarmi nel caso dovessi ubriacarmi." mi ricordò con una piccola risatina. Già, non vogliamo farla ubriacare come l'ultima volta , anche se devo ammettere che è stato divertente da guardare.
Io:"Certo, principessa." Sorrisi, porgendole uno dei bicchieri. Le sue guance divennero rosse, cosa che succede quando le do dei soprannomi. Oh, l'effetto che ho su questa ragazza.
Martina:"Balliamo!" Improvvisamentesuggerì trascinandomi sulla pista da ballo, dove Lodo e Xabi si strusciavano uno contro l'altro.
Martina li guardò stranamente, scuotendo la testa, il che mi fece ridere. "Non so ballare così è mi smebra un po'..ew!." Disse convinta.
Io:"Sì , che riesci. Lascia che ti insegni,è divertente." Strizzai l'occhio mentre lei morse il labbro al pensiero di ballare in modo sexy con me. E' così innocente e carina. Nonostante il fatto che indossava tacchi abbastanza alti, ero ancora un paio di centimetri più alto di lei.
Girando intorno a lei, avvolsi il mio braccio libero intorno alla vita e strinsi il suo corpo in modo che il nostro bacino fu quasi alla stessa altezza.
"Clique" continuava ad essere trasmessa attraverso le casse mentre noi muovevamo i nostri fianchi a ritmo. "Vedi? Sei capace." Esclamai con orgoglio. Per essere la prima volta che ballava in quel modo non era così male,ansi era brava.

Gli occhi di Martina si illuminarono mentre muoveva i fianchi ancora di più. Il suo braccio libero - quello che non teneva il bicchiere - si arricciò attorno al mio collo mentre lei sorrise verso di me . Era così sexy. In realtà stavo mettendo tutto me stesse per trattenermi dal non saltarle addosso nel bel mezzo della pista da ballo.
Quando la canzone finì, Martina si voltò e ondeggiò il suo bicchiere davanti alla mia faccia. Io:"L'hai già bevuto?" Chiesi stupito. Per una che non beve mai, se lo era scolato decisamente in fretta.
Arricciò le labbra mentre annuì e dopo di che finì per ridere. Non posso credere che sia già brilla. Non riuscii a fare a meno di ridacchiare divertito. "Okay, aspetta un po' prima di prendere il prossimo." Guardai il mio bicchiere per vedere che era ancora pieno a metà.
Martina:"Oh mio Dio, amo questa canzone!" Lei batté le mani quando "Rest Of My Life" di Usher, Ludacris e David Guetta iniziò ad echeggiare attraverso il club.
Mi accigliai deluso, perché non era il tipo di canzone su cui potevo strusciarmi su Martina.
Martina andò velcemente verso Lodo e iniziarono a ballare.
Dovetti ricordare a me stesso che avevano bevuto un po' di rum mescolato soltanto con della coca.
Xabiani:"Amico, tutto ciò è divertente." rise accanto a me mentre guardavamo la scena di fronte a noi. Annuii semplicemente e ne approfittai per guardare la mia ragazza di nuovo. Indossava i pantaloncini più corti con cui l'avevo mai vista ,erano sexy. Nascosta all'interno, aveva una camicia bianca trasparente, che mi permetteva di vedere il suo reggiseno nero, il che fece eccitare il mio piccolo amico laggiù. Si era sicuramente vestita per l'occasione, senza sembrare una troia come il resto delle ragazze in giro.
"Jorge." Improvvisamente sentii una voce dietro di me. Mi voltai curioso e vidi Stephie. Rotolai gli occhi e mi voltai verso Xabi ignorandola.
Stephie:"Non mi ignorare, Yoyi." Gemette e si capiva che aveva già bevuto un paio di drink a causa della sua voce fastidiosa.
Xabi:"Levati, Stephie." urlò anche se fu ignorato completamente.
Lei mise il broncio guardandomi. "Voglio solo ballare. Ti prometto che non farò nulla." Sorrise innocentemente, battendo le lunghe ciglia finte. Mentirei se dicessi che non era attraente in quel mini abito bianco che metteva in risalto le sue curve prominenti.
Sorrise realizzata quando mi colse a guardarla, ma non ci sarei cascato così facilmente. Avevo smesso di preoccuparmi di altre ragazze quando incominciai a frequentare Martina, anche se non posso negare di essere un po' frustrato sessualmente (non me ne faccio una colpa, non faccio sesso da settimane!) Non mi lascerò trasportare in qualche giochetto di qualche puttana.
Ma prima che potessi anche mormorare una frase intelligente, qualcuno si intromise. Martina:"Posso aiutarti?" disse, alzando le sopracciglia con le mani sui fianchi.
Stephie:"In realtà sto parlando con Jorge, non con te." sogghignò, imitando la sua posizione.
Martina:"Beh, non più." rispose sarcastica.
Stephie:"Vedo che non hai seguito il mio consiglio." guardò sia me che Tini con disgusto.
Martina"Ti consiglio di seguire il mio e stare lontano dal mio fidanzato, se vuoi avere i tuoi preziosi capelli tinti a fine serata." La minacciò con ironia quando disse 'prezioso'.
Non diede ad Stephie alcuna possibilità di rispondere, si voltò e beccò le mie labbra con le sue. Rimasi sorpreso da questo nuovo lato di Martina, ma ovviamente ricambiai il bacio. Con la coda dell'occhio vidi Stephie allontanarsi in fretta , incazzata, il che mi fece sorridere contro il bacio. Quando ci allontanammo, eravamo ansimanti, i nostri petti scendevano e salivano rapidamente. "E'stato ... " Iniziai.
Martina:"Inaspettato?" Finii con un piccolo sorriso. Inaspettato per non dire altro.
Lodo: "Dammi il cinque, ragazza!" strillò , dando il cinque aMartina, dopodiché l'abbracciò. "Questa è la mia ragazza." commentò con tono fiero, facendo ridere Tini.
Iniziarono entrambe a ballare e, mantenendo lo sguardo fisso su Lodo, lasciai che Tini sorseggiasse un altro po' della sua bevanda, prima che fui costretto a dovergliela strappare di mano.
Xabi:"Amico, lasciala vivere. Non sei suo padre." Ridacchiò, ingurgitando una bottiglia di birra.
Io:"Non voglio che faccia la fine dell'ultima volta." gridai, in modo che mi sentisse anche sopra il volume della musica.
Xabi:"Lasciala fare e, chi lo sa, forse riuscirai finalmente a portartela a letto stasera." mi diede una pacca sulla spalla, come se fare sesso con la propria ragazza fosse stata una cosa da conquistare e non normale.
Io:"Tu sei malato, amico." feci una smorfia, allontanando la sua mano, sebbene alcune settimane fa la pensavo esattamente come lui.
Alzò le mani in segno di resa. "Comunque vadano le cose, amico, non dirmi che non ne senti il bisogno là sotto." i suoi occhi si posarono sulle mie parti basse e si lasciò andare in una risata.
Feci roteare gli occhi. Era ovvio che ne avessi bisogno, ma non avevo bisogno di essere deriso.
Io:"Tu e Lodo l'avete già fatto?" cambiai argomento, finendo di bere quel che ne restava del mio drink, prima di gettare via il bicchiere.
Xabi:"Credo che questa potrebbe essere la serata giusta." replicò, facendo l'occhiolino a Lodo, la quale poi lo salutò con un cenno.
Io:"Beh, buona fortuna, Xabi." Dissi con tono beffardo, superandolo e dirigendomi verso Tini, intento ad allontanarla dal drink di Lodo.
Le misi un braccio attorno alla vita, sollevandola di poco da terra per poi posizionarla avanti a me.
Martina:"Hey, stavo ballando!" borbottò piagnucolando, ma strinse comunque le braccia attorno al mio corpo e poi ridacchiò.
Era davvero possibile essere così brilli dopo aver bevuto appena mezzo drink? "Sembra quasi che avessi cercato di bere tutto l'alcool presente in questa stanza." La derisi, senza preoccuparmi di nascondere il fatto che fossi leggermente arrabbiato con lei per non avermi ascoltato.
"Oh, andiamo, Jay! La notte è giovane!" farfugliò, cercando di ballare la tra le mie e strappandomi un sorriso.
Scrollò le spalle, ridacchiando. "Il tuo sorriso è così bello." Passò il suo dito indice sulle mie labbra, guardandole come se ne fosse rimasta ipnotizzata.
Io:"Tu sei bellissima." Le sussurrai, chinandomi per catturare le sue labbra in un bacio appassionato. Sorrise contro le mie labbra, baciandomi con più foga rispetto al solito. Sembrava che ci fossimo scambiati i ruoli.
Avvolse le braccia attorno al mio collo ed indietreggiò, costringendomi a seguirla, sino a quando la sua schiena non si scontrò con il muro, senza mai far dividere le nostre labbra.
Infilò le sue dita tra i miei capelli (il che era una grande svolta), mentre io le accarezzai i fianchi.
Quel bacio non cessò fino a quando entrambi non sentimmo davvero il bisogno di prendere nuovamente aria.
Martina:"Dovremmo continuare dopo, in un posto un po' meno affollato." Mormorò non appena realizzò ciò che stavamo facendo nel bel mezzo del club - sebbene non fossimo gli unici - e si sentì improvvisamente in imbarazzo.
Io:"Hai ragione." Dissi, lasciandole lo spazio necessario per ricomporsi.
Le porsi la mano e l'afferrò all'istante, stringendo sin da subito la presa, come per dimostrarmi che non se ne vergognava affatto.
Le volsi un sorriso, che lei ricambiò subito, e ci dirigemmo verso il bar, intenti ad ordinare qualcosa per me.

B.R.O.N.X.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora