JORGE POV.
Un grande sorriso prese posto sul volto di Martina e, distrattamente, le mie labbra lo imitarono. Questo doveva essere il momento più romantico che avevo condiviso con una ragazza. Non sono propriamente un tipo romantico, se non l'avete notato, ma con lei... non so, è semplicemente diverso.
Io:"Su, torniamo alla tua festa,principessa. Ti stai perdendo il tuo stesso compleanno." Presi la sua mano e la portai alle scale che avevamo precedentemente sceso, ignorando il suo accigliarsi.
Le era davvero piaciuto così tanto il regalo? Una sensazione di orgoglio mi attraversò. Pensavo avrebbe preferito qualche gioiello o vestiti ma sembrava che realmente non era così superficiale come all'inizio avevo creduto. Beh, mai giudicare un libro dalla copertina.
Raggiungemmo l'auto dopo che lei riuscì ad arrampicarsi sulle scale di pietra in quei tacchi omicidi - pensavo davvero che potessero uccidere.
Martina:"Odio le scale." Mormorò una volta che fummo dentro la macchina. Risi ricordando come si era lamentata di casa mia e del suo non avere un ascensore quella notte in cui si era ubriacata.
"Ma ho amato la tua sorpresa." Mi indirizzò un timido sorriso. "Mi ha illuminato la serata."
Io:"Ne sono felice." Le sorrisi di rimando.
Sulla strada di ritorno all'hotel, parlammo del più e del meno e cantammo le canzoni che trovammo alla radio. Dovetti consegnare ancora la macchina a quel valletto dell'hotel che l'aveva parcheggiata prima e successivamenteprendemmo l'ascensore per il 46esimo piano. La pila di regali era divenuta più alta e c'era una coppietta che pomiciava lì accanto, ignari del nostro arrivo.
Martina aggrottò disgustata le sopracciglia prima di scuotere la testa e prendere la mia mano per condurmi all'interno della sala del party. Non appena aprimmo la porta, Lodo si lanciò addosso a Tini come se non fossero anni che non la vedeva.
Lodo:"Grazie a Dio stai bene, Tini. Dove diavolo eri?" La rimproverò prima di notare la mia presenza dietro. Un'espressione astuta attraversò i lineamenti del suo volto, lasciando la traccia di un sorrisetto sulle sue labbra. "Oh, avrei dovuto sapere che fossi con Jorge."
Potei quasi vedere Martina arrossire anche sotto le luci da discoteca.
Io:"Non preoccuparti Lodo, mi sono preso cura di lei." Portai con naturalezza il mio braccio attorno alla vita di Tini, facendo crescere il ghigno di Lodo.
Lodo:"Sicuro." Rise. "Ad ogni modo, il karaoke è appena iniziato. Devi cantare, Tini."
Le prese la mano e cercò di trascinarla sul piccolo palco dove un ragazzo biondo dall'aria alticcia stava cantando Single Ladies di Beyoncé con un insopportabile e stridente voce. Liberai Martina dal mio braccio così da permettere a Lodo di portarla sul palco.
Martina:"Cosa? Non canterò davanti a tutte queste persone." Andò nel panico. "Non so cantare." I suoi piedi si impiantarono nel suolo, le sue braccia opposero resistenza.
Lodo:"Oh andiamo, sarà divertente." brontolò.
Martina:"Solo se anche tu canti." Disse, indirizzando le sue parole a me.
Io:"Io?" Domandai perplesso.
Martina:"Ah-ha. Almeno tu sai cantare."
Esitati per qualche secondo ma pensai che sarebbe stato divertente vedere Martina cantare,era brava, e non è poi che non avessi cantato in pubblico prima.
Io:"Okay." Accettai. "Prima le signore." La incitai a salire sul palco con una mano, cercando di nascondere il mio divertimento.
Lei si morse il labbro e lasciò che Lodo la trascinasse davanti allo schermo che stava mostrando i versi finali di Single Ladies.
Lodo fregò di mano il microfondo al ragazzo e lo spinse ad andarsene. "Okay, ne abbiamo avuto abbastanza. Grazie, Jack." Finse un sorriso mentre io risi divertito dalla sua schiettezza."Ora, la festeggiata canterà per noi." Disse raggiante mentre Martina divenne rossa e nascose il viso con i capelli. Era così bella.
La gente iniziò ad esultare e urlare commenti lusinghieri verso di lei. Alzai gli occhi al cielo e aspettai che scegliesse una canzone e iniziasse a cantarla. Le prime note della melodia mi erano sconosciute ma, ancora, non avevamo gli stessi gusti musicali quindi sapevo che non avrei saputo riconoscerla.
All'inizio, la sua voce fu sottile e tremante ma poi iniziò a cantare veramente.The day I first met you,
you told me you'd never fall in love.
But now that I get you
I know fear is what it really was.
Now here we are,
so close yet so far.
Haven't I passed the test?
When will you realize, baby,
I'm not like the rest?
I suoi occhi smisero di guardare intimiditi lo schermo e si voltarono sulla folla, posandosi su di me, proprio come se stesse indirizzando le parole a me. Era bravissima. Era stupenda.
Don't wanna break your heart,
wanna give your heart a break.
I know you're scared it's wrong
like you might make a mistake.
There's just one life to live
and there's no time to wait, to waste,
so let me give your heart a break.
Smisi di ascoltare quando qualcuno picchiettò sulla mia spalla. Mi voltai solo per imbattermi in un paio di occhi che erano esattamente uguali a quelli di Martina ma quelli, ovviamente, non appartenevano a lei.
Francisco:"Che cazzo fai qui, Blanco?" suo fratello, sibilò.
Io:"Tua sorella mi ha invitato." Feci spallucce, indirizzandogli un sorrisetto subdolo che sapevo lo avrebbe fatto incavolare.
Francisco:"Già le avevo detto di stare lontano da te ma siccome non mi ha ascoltato, lo dico ora a te." Puntò il dito contro di me minacciosamente. "Non avvicinarti ancora a lei."
Io:"Hey, rilassati." Alzai le braccia all'aria in falsa arresa, il divertimento danzava nelle mie parole, rendendomi difficile non ridere. "Siamo solo amici."
Francisco:"Ti aspetti davvero che io ti creda, Blanco? Sei stato fuori con lei per un'intera fottuta ora." Gridò ma non fu percepibile a causa della musica alta. E l'aveva cronometrato! Un po' troppo maniaco del controllo?
Io:"Cosa io e tua sorella facciamo non è un tuo fottuto problema, Stoessel." Sputai fuori seccato, incrociando le braccia al petto.
Francisco:"Certo che lo è! So il coglione che sei e se ferirai mia sorella, non vivrai oltre." Mi minacciò, la rabbia gli attraversò gli occhi ma non mi spaventò.
Io:"Uh, sto tremando." Gli risi in faccia. "Non posso promettere niente." Dissi solo per infastidirlo. Non stavo per niente pianificando di fare del male a Tini, ma era troppo divertente far incazzare Francisco.
Francisco:"Stai attendo." Mi avvisò e trattenni un incredibile desiderio di prenderlo a pugni dritto nel naso. Con un'altra occhiata colpa di disprezzo, se ne andò.
The day I first met you,
you told me you'd never fall in love.
Mi voltai per vedere Tini fissarmi confusa mentre terminava la canzone. Me ne ero perso gran parte e lei l'aveva chiaramente notato ma quell'ultima frase si soffermò nella mia mente. Effettivamente le avevo detto che non mi sarei mai innamorato, quel giorno da Betty's. Era come se la canzone combaciasse con le nostre vite più di quando avrei pensato. La mia mente si domandò vagamente se fosse possibile che lei l'avesse scelta di proposito.
Ridiede indietro il microfono a Lodo e scese dal palco, passando oltre la mia spalla e mormorando aspramente. "È il tuo turno."
STAI LEGGENDO
B.R.O.N.X.
FanfictionTralasciando il fatto che tutti e due vivono a New York, Jorge e Martina non hanno niente in comune. Mentre Jorge fa l'impossibile per sopravvivere, Martina ha qualsiasi cosa ogni ragazza possa volere .O per lo meno lei pensa di avere tutto. Cosa s...