Epilogo parte 2

5.6K 196 53
                                    


7 anni dopo.

Jorge Pov.

Continuavo a passare i palmi delle mani sui miei pantaloni eleganti quando vidi tutte le persone attorno a me alzarsi in piedi.
Deglutii pesantemente vedendola, era bellissima proprio come quando la conobbi.
Era emozionata,si vedeva dal leggero rossore che le copriva le guancie mentre avanzava sul tappeto rosso che copriva la spiaggia di Miami. Il suo vesitito bianco abbracciava le sue meravigliose curve e quei fianchi che tanto amo.
Accanto a lei c'era suo padre, il signor Stoessel, con il quale dopo tutti questi anni avevo istallato, per così dire, un'amicizia suocero-genero.
La spiaggia era decorata da tavoli bianchi,ricoperti di fiori e le damigelle d'onore di Martina erano alla mia destra. Accanto a me, invece c'era Xabiani vesitito anche lui di tutto punto,era il mio testimone.
La luce del pomeriggio dava un tocco più scuro alla pelle di Martina e i suoi occhi brillavano con più intensità.
Quando arrivò di fronte a me, feci due passi avanti tendendole una mano mentre un sorriso si estendeva sulle mie labbra.
Il signor Stoessel, lasciò il braccio di Martina e lei posò la sua piccola mano sulla mia.
Alejandro mi guardò solennemente e facendomi un occhiolino disse:"Prenditi cura di lei."
Il mio sorriso si ampliò ancora di più e mi voltai guandando la mia futura moglie.
"Può esserne sicuro, signore."dissi serio mordendo il mio labbro inferiore.
Martina sorrise e rivolse lo sguardo agli invitati.
C'era mia madre che teneva la mano alla madre di Martina,lasciandosi scappare qualche lacrima di felicità. Cande, con Daniel sulle sue gambe, mi lanciò uno sguardo di orgoglio insieme al suo fidanzato.
Francisco era riuscito ad accettare la nostra relazione e tutto era andato bene.
Avevo lasciato il vecchio me ed ero cambiato completamente.
Ci guardava sorridendo, mentre stringeva la mano alla sua ragazza,Clara.
Alba e Lodovica erano in piedi dietro di Martina.
Facundo era seduto in seconda fila con Gabriel tra le braccia e non potei reprimere un sorriso pensando al fatto che loro figlio si chiamasse con il mio secondo nome.
Davanti a lui c'era Ruggero insieme a Lauren, la sua migliore amica, di cui è pazzamente innamorato.
Rivolsi lo sguardo al cielo azzurro sopra le nostre teste.
Quanto avrei voluto che mio padre fosse lì in quel momento.
"Lui sarà molto orgoglioso di te, amore."la dolce voce della mia ragazza mi riportò alla realtà.
La guardai negli occhi e presi le sue mani tra le mie.
"Ti amo."sussurai con voce piena di sentimento e di emozione,cercando di farle arrivare tutto il mio amore solo con uno sgardo.
"Ti amo anch'io,Jay."

Alejandro tossì e tutto divenne silenzioso.
"Siamo qui riuniti,oggi, 21 giugno, alla spiaggia di Miami per unire in matrimonio il signor e la futura signora Blanco... "

《...》

La cerimonia seguì con le letture,tante letture.
Mentre il sacerdote continuava a leggere e a parlare, io mi ero perso guardando la mia ragazza,la futura signora Blanco.
Queste due parole mi avevano invaso il petto di orgoglio e per un momento ebbi paura di scoppiare a piangere lì, davanti a tutti.
Ma ben presto,il cambio di tono di voce del sacerdote, mi fece tornare alla cerimonia.
"Voi ragazzi, vi sposerete liberamente e unicamente allo scopo di farvi felici l'un l'altro?"
Gli occhi di Martina erano fissi nei miei, strinse la mia mano e sussurrammo un: "Si."
Sorridemmo entrambi.

"Bene,quindi direi di passare alle promesse."esclamò il sacerdote.
Ma non avrei dovuto baciare mia moglie? Beh, Martina mi aveva distratto parecchio.
Vidi Candelaria e Ruggero venire verso di noi con delle pergamene,le cosiddette 'promesse'.

"Tutti vedevano quello che fingevi di essere e nessuno quello che eri veramente. Martina,invece ti vede per quello che sei e ti ama lo stesso. Sono molto orgogliosa di te, fratellone. Congratulazioni!"-sussurrò dedicandomi un sorriso sincero per poi girarsi rapidamente dall'altra parte, però non in tempo per evitare che vedessi le piccole lacrime che scendevano lungo le sue guance.
"Tocca a lei, signor Blanco."annunciò il sacerdote.
Guardai la donna di fronte a me. Era arrivato il momento tanto atteso,il momento che avevo tanto desiderato da quando l'avevo vista lì nel Bronx.
Ero morto di paura,ero nervoso ma allo stesso tempo incredibilmente felice.
Daniel e Tommy si avvicinarono a noi,con i cuscinetti degli anelli.
Presi la mano sinistra di Martina,accarezzandola dolcemente prima di posare l'anello all'estremità del suo anulare.
"Io, Jorge Gabriel Blanco, voglio te, Martina Alejandra Stoessel come mia sposa. Prometto di onorarti, rispettarti ed esserti fedele in salute e in malattia, tutti i giorni della mia vita finché morte non ci separi."la guardai negli occhi mentre le infilato l'anello.
Sorrisi vedendola cercare di trattenere le lacrime.
Fece lo stesso che feci io mordendosi il labbro, la sua mano sottile mi sfiorò delicatamente facendo sì che un brivido mi percorresse lungo tutto il corpo.
"Io,Martina Alejandra Stoessel,voglio te, Jorge Gabriel Blanco, come mio sposo. Prometto di onorarti, rispettarti ed esserti fedele in salute e in malattia,ogni giorno della mia vita finché morte non ci separi."
"In quanto al potere conferitomi, io vi dichiarò marito e moglie. Può baciare la sposa."esclamò il sacerdote.
Mi avvicinai lentamente a Martina, le accarezzai la guancia destra e lei avvolse le braccia intorno al mio collo.
Fu allora che le nostre labbra si unirono,serrando così la nostra promessa.

B.R.O.N.X.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora