PROLOGO

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Roma, febbraio 2025

- Damia', sei sveglio?

- Mh...

Lei si fece spazio vicino a lui, alzò il suo braccio e se lo avvolse intorno. Poi lo strinse più forte. Lui ruotò repentinamente il volto verso la giovane moglie, socchiuse le palpebre e le lasciò un lungo e caldo bacio sulle labbra delicate.

- Buongiorno.-le sussurrò. Il bagliore dei raggi di sole primordiali illuminavano fiocamente il sorriso di lei. - Perché sorridi?

- Perché non potrei essere più felice di così.

- 'Così' come?

- Semplicemente come siamo ora. Solo noi due. Come meritiamo di essere.

Lui si mise a sedere e avvicinò il viso di lei al suo petto. Cominciò ad accarezzarle il viso dolcemente con il pollice. Si passò l'altra mano tra i capelli, poi afferrò il cellulare per controllare che ora fosse. Erano le cinque e cinquantasei.

- Amore..non sei stanca?

- E tu?

- Io, lo sai, dopo aver dormito quelle sette ore sono abbastanza riposato. Ma tu, tu hai bisogno di dormire di più.

- Lo so. È che a volte proprio non ci riesco. A volte mi sento come soffocare in questa stanza.

- Hai bisogno di una boccata d'aria.

Il marito si alzò di scatto, andò a prendere la vestaglia in seta di lei che nel frattempo si era sollevata pian piano a sedere e si stava stiracchiando e gliela infilò accuratamente. Poi la prese in collo dandole un secondo bacio in fronte e si diressero verso il soggiorno che dava sul giardino.

L'adagiò lentamente sul prato e si sdraiò vicino a lei.

- Va meglio, piccola?

- Sì, sto meglio.- Fu lei questa volta a schiudere le labbra e a cingere il marito verso di lei.- Sto, decisamente, meglio.- Cominciò a baciarlo ripetutamente, dapprima sulle labbra, poi dietro al collo.

- Vic..che stai facendo?

- Perché? Non posso fare l'amore con mio marito sotto le stelle del nostro giardino?

- Non adesso. È tardi.

- In realtà..è presto. È appena l'alba.

Entrambi si staccarono per un istante e risero. Le loro due fronti si riavvicinarono. Fu lui a cercarla per primo questa volta, lei non lo fermò.


- Sei meraviglioso.

- E tu una vera seduttrice. Riesci sempre a farmi cedere, non importa quando, non importa dove, non importa come. Importa solo che sei tu.

- Forse perché sono pazzesca!- disse lei con un finto tono vanitoso.

- Sì, sei pazzesca.

La guardò, stavolta più intensamente. I suoi piccoli occhi scuri si persero in quelli blu e profondi di lei. - Sei l'amore della mia vita, Victoria.

𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora