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Venezia, 10 aprile 2026

Quel giorno, il cielo sembrava tardare ad aprirsi, non prospettava mal tempo ma neppure il sole più luminoso che si fosse visto negli ultimi cinquant'anni.

- Idea geniale quella di sposarsi in primavera...- disse Lav portandosi il velo davanti agli occhi.

- Ah ah, beh, si sa che ad aprile il tempo è incerto.- le si avvicinò Vic.- Credo tuttavia che sia stato meglio scegliere di sposarvi ora piuttosto che a luglio o, peggio, ad agosto! Jules si sarebbe lamentata del caldo e non mi avrebbe mollata un attimo!- risero entrambe.

- Già..wow, oggi è davvero il mio giorno?

- No, tesoro...

- Mh?

- Questo è il vostro giorno, tuo e di Thom. E solo voi potete esserne protagonisti.- Lav fu sul punto di commuoversi.- No no, hey..così ti colerà il trucco.- le passò il mignolo sotto la palpebra.

- Sì, hai ragione. Ricomponiamoci.

In quel momento, entrò nella stanza la madre di Lavinia.

- Oh, piccola mia...

- Mamma!

- Sei bellissima! Sei una donna, ormai!- anche lei dovette trattenersi dal lacrimare.- E sei una sposa giovane, proprio come lo ero io! E al diavolo chi ci dice che non abbiamo l'età giusta, una donna sceglie come gestire la sua vita quando lo vuole lei. E senza rendere conto a nessuno di ciò che sceglie.- andò verso Vic e la strinse forte.- Grazie. Tu e Thomas per lei avete fatto l'impossibile.

- Non deve ringraziarci. Era ed è nostro dovere proteggerla.- si staccarono, la madre uscì dalla stanza e Vic tornò dalla giovane sposa.

- Avanti, tuo padre ti sta aspettando per accompagnarti all'altare.

- Eccomi..uh...- fece un ampio respiro.- Andiamo.

Vic lasciò Lav a braccetto col padre che la prese subito sotto braccio, il quale teneva un sguardo austero e altezzoso come suo solito, alla figlia tremava il bouquet tra le mani. Amava suo padre ma si era sempre sentita molto in soggezione in sua presenza. La ragazza aveva deciso di tenere per sé il suo dolce segreto, lo sapevano solo Vic e Thomas che aveva fatto i salti di gioia.
Alzò lo sguardo e percorse la navata centrale di San Marco attaccata col braccio sinistro al padre, quando scorse lo sguardo del futuro marito, si rassicurò all'istante. L'amica aveva ragione, nell'istante in cui incrociò il suo sguardo con quello di lui, il tempo si fermò e si raccapezzò solo quando il padre cedette la sua mano a quella di Thom.

Dopo le promesse, Thomas strinse la moglie e le lasciò il bacio più appassionato del mondo. Vic, con la bimba in collo, in quello stesso istante baciò Dam che aveva versato qualche lacrima e gli passò un fazzoletto di stoffa chiamandolo amorevolmente femminuccia. Entrambi vennero poi chiamati per depositare le loro firme, stavolta a Vic tremava la mano per l'emozione.

Il ricevimento si tenne presso una villa fuori dalle mura della città, gli invitati saranno stati almeno un centinaio e, con molta probabilità, tra i fotografi si era mimetizzato un paparazzo. Per il loro primo ballo, Lav si era cambiata il vestito con un tubino simile a quello che aveva descritto Vic ma sempre bianco panna come l'abito da sposa. Avvolse le sue braccia intorno al collo del marito che le cinse la vita con le sue e avvinarono le fronti, entrambi avevano un enorme sorriso impresso sul viso. Dam e Vic li seguirono e per un istante sembrò a entrambi di rivivere il loro primo ballo, tre anni prima.


Copenhagen, 5 agosto 2023

Volteggiavano in mezzo al salone come libellule, entrambi non potevano credere a quello che era appena successo. Dopo anni e anni in cui si erano dovuti tenere a distanza, potevano finalmente essere liberi di amarsi, senza che nessuno contestasse la loro unione o, meglio, continuavano a contestarla in molti ma loro riuscivano a farsi scivolare addosso le loro malelingue.

𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora