Due mesi dopo
Una mattina, verso le nove e cinquanta, il campanello suonò, Damiano andò ad aprire. Non poteva credere ai suoi occhi.
- Ja..Jacopo!
- Damiano!
- Che ci fai qui? Pensavo fossi in Argentina, o roba simile.
- Anch'io pensavo foste in tour, ma mi hanno detto che eravate tornati a Roma e avete rimandato il resto delle date, è così?
- Esatto. Entra, su.
Victoria sbucò da dietro il muro.
- Il mio fighissimo cognato!
- La mia fighissima cognata!- si abbracciarono.- No, sul serio Vic, che hai fatto? Stai da Dio. In forma smagliante.
Lei sorrise.
- Sei carino a dirlo, la verità è che mi sto ammazzando di palestra e ho imparato a cucinare bio. Ecco il mio segreto.
- Wow, sei fortunato Dam. Non c'è niente che tua moglie non possa fare.
- Vieni di là, forza, ti faccio un caffè.- gli propose Vic.
- Grazie.
Si sedettero al bancone della cucina, la ragazza gli porse un caffè.
- Che mi raccontate, ragazzi? Mi sembra una vita che non ci vediamo..novità?
Vic lanciò un'occhiata a Dam, il quale rispose a bassa voce con un ok. Lui si sedette accanto al fratello
- In realtà..ci sarebbe una "piccola" novità. Sì, penso di poterla definire così.
- Vale a dire?
Il ragazzo fece un cenno alla moglie, che si diresse verso il salotto.
- Dove va?
- Aspetta e vedrai.
Vic tornò pochi istanti più tardi con Jules in collo tutta sorridente e si avvicinò al cognato rimasto alquanto sgomento.
- Jacopo, lei è Jules. Tra due settimane compie due mesi. Fai ciao allo zio, Jules.- le sollevò la manina paffuta e mimò il gesto del saluto. Lui si commosse.
- Ragazzi, voi..avete una figlia. Siete..una famiglia. È bellissimo questo, lei è bellissima, ha preso il meglio da tutti e due, dico davvero.
Ora che erano praticamente passati un paio di mesi, alla bimba erano cresciuti i primi riccioli biondi e aveva due enormi occhioni blu acqua marina.
- Ma poi lei è buonissima, non piange quasi mai, almeno, in pubblico, fa sempre il pisolino appena la mettiamo giù e mangia sempre quando ha fame.- spiegò Vic orgogliosa.
- Quindi..se ho capito bene..è nata di giugno.
- Sì, quattro mesi prima della scadenza. Ma si è dimostrata fin da subito una bimba forte e attaccata alla vita ancor prima di rendersi conto di viverla. Non potremo essere più fieri di lei, ha davvero migliorato la nostra vita.- proseguì la mamma.
- Confermo.- aggiunse Dam.
- Beh..questa sì che è una vera sorpresa, una sorpresa davvero unica. Posso tenerla in braccio?
- Certo, preferisco tuttavia che tu la tenga seduto sul divano. È più sicuro.
- Ai tuoi ordini.
Stettero il resto della mattinata a discorrere del più e del meno, Jacopo non si staccò da Jules nemmeno per un secondo, lei sembrava divertirsi con la collanina che lo zio portava al collo.
- Che c'è, Jules? Ti piace questa, vero?- si voltò verso Vic che osservava la scena divertita.- Posso dargliela?
- Grazie ma meglio di no, potrebbe metterla in bocca.
- Ah, giusto, io però voglio comunque regalartela, magari ci giocherai quando sarai più grande, ok?- girò la neonata verso di sé, poi la diede in collo al fratello.
Si tolse il ciondolo e lo diede a Victoria che lo ringraziò accarezzandogli la spalla.
- Comunque, ragazzi, venendo in qua ho prenotato un tavolo in un ristorante molto carino che mi hanno fatto scoprire i ragazzi l'ultima sera qui prima della preparazione. Vi ci porto volentieri, è un posto veramente figo!
- D'accordo, grazie Jacopo. È bello rivederti.
Durante il pranzo, diverse ragazze sedute ai tavoli con i fidanzati guardavano incantate la splendida famiglia David insieme allo zio che era già perso della sua nipotina. Jules si trovava a suo agio in mezzo ai grandi, agitava le manine e piedini tutta pacioccona, riceveva sempre un sacco di complimenti e questo rendeva incredibilmente felici i giovani genitori, soprattutto la mamma, che si sentiva, in qualche modo, rinata.
Nel pomeriggio tornarono in studio a provare, Jacopo ne approfittò per salutare Thomas ed Ethan. Poi tornò al suo albergo, sarebbe dovuto ripartire quella stessa sera. I Måneskin (e Jules) restarono invece a provare fino a tarda serata. Per non danneggiare le sue piccole orecchie, mamma Victoria aveva fatto fare per Jules delle mini cuffie apposta per lei, così poteva godersi le prove da spettatrice, ciò non toglie che, di tanto in tanto, la piccola cominciasse a piangere per attirare l'attenzione, quindi si vedevano costretti a interrompere la prove e Victoria si sedeva in poltrona a cullarla o a darle da mangiare.
Verso le nove, Thomas propose di raggiungerlo a casa sua e affermò che la compagna avesse preparato 'na Carbonara co' fiocchi, così si ritrovarono tutti laggiù.
Thomas e Lavinia aver deciso di continuare a comportarsi come se nulla fosse, i loro problemi li avrebbero rimandati a quando lei sarebbe guarita.
Dopo cena, Dam, Vic e Jules tornarono nella loro villa mentre Ethan si trattenne un altro po' da Thomas a fumare sul balcone.
- Ragazzi, io vado a letto.- Lavinia diede due baci sulla guancia a Ethan e uno a Thomas, che aveva porto anch'egli la guancia.
- Thom...
- Mh...
- Che succede, frate'? Ti comporti in modo strano ultimamente. E poi non riesco a capire perché tratti così la tua compagna, siete sempre stati complici in tutto e d'un tratto la ignori completamente, nonostante lei non ti abbia staccato gli occhi di dosso per tutta la serata.
- Ethan, con tutto il rispetto, sono cazzi nostri.
- Ok, ho afferrato, cercavo solo di saperne di più perché odio vederti così giù. Tu sei il più fragile di noi quattro, sei il nostro fratellino...
A quelle parole, Thomas scoppiò in lacrime.
- Hey, vieni qua, amico.
- Scusami, Ethan, non voglio che tu mi veda così.
- Smettila di dire cazzate. Siamo una famiglia, quando un membro sta male, allora tutti stanno male e devono trovare il modo di sostenersi nel dolore.
- Ci hai visto lungo, come al solito..io e Lavi siamo in crisi.
- Perché? Voi due vi amate moltissimo.
- No, Ethan, io l'amo moltissimo o, meglio, l'amavo, non lo so, non so più cosa provo per lei. Quello che mi ha fatto è imperdonabile ma, nelle sue condizioni, non me la sento di abbandonarla.- si batté un pugno sul capo.
- Che cosa è successo?
- Facciamo prima a dire cosa non è successo, fidati.
- Se vuoi parlarmene, io ti ascolto. E, poi, anch'io non ti ho detto tutto, se vuoi te ne parlerò.
- Oh. Beh, in questo caso, comincio col dirti che lei ha un lato oscuro...
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𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒
RomanceDamiano e Victoria, sposati da due anni, si trovano a dover fronteggiare quella che potrebbe rivelarsi l'esperienza più emozionante della loro vita mentre, insieme ad Ethan e Thomas, lavorano ad un nuovo album dei Måneskin. "A volte non mi rendo con...