𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒

XVIII.

- Allora, abbiamo dodici brani pronti, due in revisione e una base che funziona ma senza testo. Dobbiamo abbozzare il testo.

- Devi abbozzare il testo.- lo corresse Ethan nascosto dietro la batteria.

- Ci devo un po' pensare.

Damiano salì al piano di sopra, si sdraiò sul letto e cominciò a pensare. Pensa, ripensa, niente.

Considerando che una volta si era definito il poeta del gruppo, adesso si sentiva ridicolo.

Improvvisamente gli si illuminò lo schermo del telefono. Era un messaggio di Vic. Scendi, ho qualcosa per te.

Il ragazzo scese velocemente le scale e si recò in camera della moglie, la quale era seduta alla sua scrivania intenta a scrivere.

- Eccoti, ho quasi finito...

- Vic, ma cosa...

- Fatto. Tieni, Damia', questo è per te.- gli consegnò dei fogli stampati in un carattere corsivo sulla base della propria grafia.

- Che cos'è?

- Leggi.

Damiano lesse la prima pagina. Non riusciva a credere ai suoi occhi. Sempre più incuriosito, continuò a leggere anche le tre pagine successive.

- Vic...

- Ti piace?

- È..bellissimo. Tu hai..scritto un testo. Il tuo primo testo.

- Così pare.

- Quindi tutte le volte che eri intenta a scrivere sul tuo computer e mi tenevi all'oscuro stavi scrivendo questo.

- Esattamente. Sono felice che ti piaccia.- gli accarezzò una guancia.

- E potrebbero essere le parole per la nostra ballad.

- Certo. Solo..a te sta bene inserire una penna diversa dalla tua nella nostra musica?

- Assolutamente sì. Anzi, potrei dire che mi hai salvato mentre non riuscivo a trovare le parole per esprimermi. Tu riesci a comunicare quello che io sento, è come se le mie emozioni si riflettessero nelle tue.- la baciò a lungo, poi la guardò con uno sguardo ammaliato.- Tu sei la mia musa.

Vic era felice come una pasqua al solo pensiero di pubblicare il suo primo testo. Rientrarono entrambi in sala di registrazione per far leggere il testo anche agli altri membri della band, i quali rimasero stupefatti dall'abilità di Vic nella scrittura.

- Damia', forse d'ora in poi dovresti far scrivere più spesso i testi alla tua dolce mogliettina.-rise compiaciuto Ethan, Thomas annuì. Damiano trascinò Vic al suo lato e le diede un bacio in testa.

- Sono d'accordo.

Alle undici e quarantasei del cinque giugno, i Måneskin gridarono a squarciagola nella sala insonorizzata: Habemus album!