Non appena chiusero a chiave la porta di casa, Damiano prese in collo Vic e la portò a letto.
- Dami...
- Shh, dormi adesso, è stata una lunga giornata.
- Non ho sonno. Vieni qua con me, ti prego.
- Posso almeno spogliarmi?- sorrise lui.
- Certo..ma sbrigati.
Damiano si tolse in fretta i vestiti rimanendo in boxer, poi entrò nel letto. La moglie prese il suo braccio e se lo avvolse intorno.
- Restiamo così per sempre, ti prego.
- Certo, piccola. Per sempre.- la baciò intensamente e non riusciva a smettere. La desiderava ogni notte sempre di più. La paura di perderla provata qualche ora prima aveva inoltre aumentato il desiderio. Le passò una mano sul viso e mise l'altra sotto la camicetta.
- Dam...
- Sì?
- Non ce la faccio, sono troppo stanca.
- Ok, scusami..vieni qua. Riprese la moglie tra le braccia e le diede numerosi baci sulla fronte. Lei si addormentò dopo pochi istanti.
Nel cuore della notte, Vic si svegliò di soprassalto piangendo.
- Amore, che cos'hai?
- Ho mal di pancia, Damiano. Sento come crampi fortissimi e ora come...Oddio! Accendi la luce, subito!
- Damiano accese la luce con la mano tremante.
- Oddio! No, Damiano, per favore! Non è vero!- la ragazza piangeva fortissimo, le lacrime le rigavano tutto il viso. Damiano non sapeva come farla smettere, anche lui cominciava a far fatica a trattenere le lacrime. Gli venne però istintivo di vestirsi, prendere la moglie e correre in ospedale.
Victoria non riusciva a smettere di piangere coprendosi il volto in tutto il tragitto in macchina. Damiano teneva la mano appoggiata sulla sua coscia accarezzandola ma diventava sempre meno bravo a nascondere la disperazione.
Prese in collo la moglie e corse dai medici urlando che si trattava di un'emergenza e vennero fatti accomodare nella stanza più confortevole.
Damiano non lasciò la mano a Victoria per tutto il tempo che aspettarono la diagnosi. Nessuno dei due aveva ancora proferito parola a riguardo. Con la voce spezzata, aprì la bocca lei per prima.
- Cosa siamo venuti a fare qui? Sappiamo entrambi cosa ci diranno...
- Ancora non ne abbiamo la conferma.
- Avevi detto che non mi sarebbe accaduto nulla.
- Senti, queste cose non le puoi prevedere. Abbiamo seguito alla lettera tutti i consigli che ci aveva dato la dottoressa, è anche vero che all'inizio la tua è stata una gravidanza difficile, spesso non stavi bene...
- Sì ma poi stavo meglio, ero piena di energie e ho ripreso a lavorare tranquillamente. Io non sapevo di fargli del male...
- Hey, non dirlo nemmeno per scherzo.- la baciò in fronte- Non puoi darti la colpa per questo. La natura è imperfetta, non puoi controllare le sue azioni. - avevano nuovamente entrambi gli occhi lucidi.
- Io lo volevo davvero, Dami.
- Anch'io amore mio, non sai quanto. Ma..siamo ancora giovani, soprattutto tu. Se te la sentirai, ci riproveremo.
- Riprovarci? L'ho appena perso..potrebbero volerci anni...
- Scusami, non so proprio che cosa dire, ok? Sono sconvolto almeno quanto te. Io comunque non ci crederò finché il medico non varcherà quella fottuta porta e verrà a comunicarcelo di persona!
- Calmati, ti prego. L'ultima cosa di cui ho bisogno adesso è che mio marito perda il controllo dopo un trauma che io in primis ho subito.
- Hai ragione, scusami.- si sedette appoggiando i palmi alle ginocchia e respirò affannosamente.
Il medico entrò dopo un'ora e mezza con il referto. Marito e moglie si sentivano già gelare il sangue.
- Ragazzi..avete fatto bene a venire subito in ospedale. Stanotte avete rischiato di perdere vostro figlio. La situazione si è aggravata, la placenta si è perforata in un punto e questo ha provocato le perdite a cui avete assistito. Sia Victoria che il bambino adesso sono fuori pericolo ma devo intimarvi l'assoluto riposo per evitare che si ripeta. Con buone probabilità, potrebbe nascere con qualche settimana di anticipo.
Victoria guardò Damiano, il quale sfoderò un sorriso a trentadue denti, l'abbracciò e la baciò come se fosse l'ultima volta.
- Grazie mille, dottore. Seguiremo i suoi consigli.
Tornati a casa, decisero entrambi di dormire in giardino nel loro fortino. Vic se ne stava appoggiata a Dam, il quale non smetteva di accarezzarle il pancino. Poi avvicinò il suo viso al ventre e sussurrò
- Grazie di non essertene andato. Io e la mamma ti volevamo troppo. Ti aspettiamo, tu però non fare più scherzi, mi raccomando.- gli diede un enorme bacio. Vic era commossa. Sapeva che lui solo poteva essere il padre di suo figlio.
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𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒
RomanceDamiano e Victoria, sposati da due anni, si trovano a dover fronteggiare quella che potrebbe rivelarsi l'esperienza più emozionante della loro vita mentre, insieme ad Ethan e Thomas, lavorano ad un nuovo album dei Måneskin. "A volte non mi rendo con...