EPILOGO

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Roma, Circo Massimo, dieci anni dopo

Al termine del concerto, la folla era andata in visibilio. In prima fila, Jules stava sulle spalle dello zio Jacopo e gridava entusiasta Måneskin! Måneskin! Grandi, ragazzi!, di tanto in tanto si voltava a guardare la sua amica Sofia, sulle spalle del compagno della mamma, le due si presero le mani sorridenti e esultarono. I lunghi riccioli dorati della ragazzina erano librati al vento, era sempre entusiasta quando andava a sentire i suoi genitori suonare, sapeva ogni singola canzone a memoria dall'inizio alla fine e non esitava a cantarle una ad una a squarciagola, aveva una voce divina, per questa ragione il padre l'aveva iscritta al conservatorio musicale dove era una delle allieve più brillanti. Nel mentre Jules David si faceva strada sempre di più nel mondo dello spettacolo, aveva già cantato dal vivo diverse volte, aveva inoltre fatto la corista in diversi brani della band regalando ai quattro componenti un profondo senso di orgoglio.

Terminato il concerto, tornò con Sofia nel backstage e saltò in collo al papà che la strinse con premura.

- Jules, tesoro!

- Papà! È stato pazzesco, come sempre, del resto!- scese dalle braccia del papà- Spaccate de' brutto, regà!- esternò il suo entusiasmo a Ethan e Thomas, quest'ultimo le diede il cinque sorridendole, aveva uno splendido rapporto anche con loro. Si avvicinò loro la sorella minore di Jules, Benedetta, la quale non amava stare al centro dell'attenzione, era piuttosto timida, per questo salutò timorosa e andò diretta da mamma Victoria, che le accarezzò il braccio.

- E dai, Benni, un po' d'animo!- Jules abbracciò la sorella e la prese da una parte.- Ascolta, se vuoi al ritorno ti compro il tuo gelato preferito, quello con le stelline, ok?- la sorellina sorrise e annuì, senza però scomodarsi più di tanto. Le due si presero per mano e, insieme a Sofia, furono accompagnate verso l'uscita dalla sicurezza, in attesa che i Måneskin si cambiassero. Non appena uscirono, Vic buttò un bacio alle sue due splendide bambine, le quali erano completamente diverse ma ugualmente meravigliose. Jules aveva l'animo ribelle di Vic, si vestiva sempre molto casual, era piuttosto alta e snella e aveva già iniziato a truccarsi segretamente con i trucchi della mamma. Benedetta, al contrario, era molto posata, somigliava tanto a Damiano del quale aveva ereditato i colori scuri, sembrava una graziosa bambolina poiché indossava sempre un grosso fiocco per raccogliere i suoi lunghi capelli castani lisci e vestitini lineari, talvolta abbinati a delle piccole ballerine in vernice, ne aveva una collezione infinita, la corrispondente collezione di stivaletti e sneakers di Jules, non si truccava minimamente. Le due erano davvero inseparabili, Jules cercava sempre di coinvolgerla in tutte le sue uscite o feste con i suoi amici in casa, sentiva di aver costantemente bisogno della sua dolce sorellina. Dam e Vic non avevano mai dovuto gestire grosse liti tra le due se non i primi tempi quando, si sa, incombe almeno un briciolo di gelosia da parte del primogenito sul secondo.

- Allora, regà, famo da me alle ventuno?- chiese Thomas al gruppo.

- Perfetto. Passo a prendere Greta e veniamo direttamente da voi.- disse Ethan.

- Noi dobbiamo finire i compiti, poi ci siamo!- dichiarò Vic.

- Io li ho già finiti!- spiegò Jules alla mamma.

- Amore..- le accarezzò la testa- ..tu lo so che hai finito, comunque inizi le medie, non avevi molto da fare, Benni però deve finire matematica, perciò andiamo, su!- salutarono gli altri, risalirono in macchina e tornarono a casa. Ethan, nel frattempo, andò a casa a farsi la doccia, avrebbe dovuto incontrare la compagna in due ore, Thomas tornò da Lav, la quale stava disegnando dei bozzetti nel suo studio mentre due dei sei figli che avevano avuto insieme negli anni, giravano per la stanza. Aveva aperto da qualche anno un atelier nel centro di Roma dove aveva modo di vendere le sue stesse creazioni firmate proprio Lav.

𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora