LV.

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Trascorso un mese in Kenya, Dam e Vic ripartirono per tornare nel loro paese. Si sedettero accanto in aereo, Vic scostò i capelli del marito e sorrise.

- Che c'è?

- Sei abbronzatissimo.- si guardò le braccia scoperte.- Io, al contrario, non ho preso nemmeno un po' di colore. Non ho speranza.- fece la boccuccia, lui rise.

- Vabbè, amore..sei la mia mozzarellina, e ti amo anche per questo.

- Aww, e, sentiamo, per cos'altro mi ami, oltre alla mia pelle chiarissima?

- Eh, sapessi...

- Daiii, sono seria.

- Anch'io. Te lo dico appena torniamo, ora riposa.

- Ok...- si mise le cuffiette e appoggiò nuovamente la testa sulla sua spalla, lui si mise a leggere un libro.

Una fan francese più o meno coetanea loro li si avvicinò poco dopo.

- Pardon, est-ce que je peux prendre une photo avec vous?

- Bien sûr, pourtant ma femme est endormie et je ne voudrais pas la réveiller. Moi, je serai très contente de prendre quand même une photo avec toi.

- Merci beaucoup, Damiano!- si fecero un selfie, lui le autografò la maglietta, lei tornò al suo posto. Vic si mosse di poco e continuando a tenere gli occhi chiusi, mugolò qualche parola, di cui Dam riuscì solo ad intendere "Jules", "Omar", "family". Sorrise. L'amava ancora di più.

- Sì, piccola. La nostra famiglia è bellissima.- le baciò la fronte.

Atterrarono a Roma in piena notte, lei si era già svegliata da una mezz'ora buona. Dam la prese per mano, la macchina li stava già aspettando fuori dall'aeroporto. Vic ricadde in un sonno profondo nel tragitto di ritorno, lui non l'aveva mai vista così stanca e si preoccupò leggermente.

Posarono i bagagli, Dam la portò subito a letto. Mentre le accarezzava i capelli, percepiva la ragazza come diversa.

- Damia'..non mi sento tanto bene...

- Me ne sono accorto, piccola. Ce la fai ad alzarti?

- Io..credo di sì.

L'accompagnò in bagno, lei rimise istintivamente mentre lui le tenne i capelli dietro al collo.

- Cazzo, Vic..odio vederti così.

- Lo so, Dam, mi disp..- rimise una seconda volta.

- Ah, non devi assolutamente scusarti.

- Domani starò meglio. Su, andiamo a letto, sono sfinita.- si alzò di fretta, lui la tenne in equilibrio e la fece nuovamente stendere. Vegliò su di lei per tutta la notte, sperava solo che stesse meglio.

Il mattino seguente, Vic dichiarò di non avere appetito e di avere ancora una forte nausea e giramento di testa. Lui adesso era seriamente preoccupato per lei. Al telefono, il medico chiese a Dam di poter rivolgere a sua moglie alcune domande, lui mise la chiamata in viva voce e si sedette sul letto accanto a lei.

- Victoria, mi sente?

- S-sì. Salve, dottore.

- Buongiorno, allora..come si sente?

- Malino. Ho una nausea continua e fortissima, dormo in continuazione e quando mi sveglio sento il bisogno di richiudere gli occhi.

- Capisco..ha assunto qualche alimento che può averle dato noia?

- Non lo so, almeno..non credo.

- Mh..è vicina alle mestruazioni o al termine di esse?

- No..non lo sono.

𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora