𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒

XIV.

Nel pomeriggio, marito e moglie si recarono allo studio dove Ethan e Thomas stavano discutendo animatamente.

- Che succede?- chiese Damiano.

- Thomas vuole per forza mettere il suo cazzo di assolo dopo la seconda strofa ma secondo me non ha senso. Le prime due strofe occupano soltanto un minuto e quarantotto, è troppo presto. Io metterei quello mio e di Vic, per il suo aspetterei l'intermezzo. Che ne pensi, Damia'?

- Hai ragione Ethan, tornerebbe molto meglio. E inserirei i vocalizzi alla fine, simil La paura del buio.

- Ci sta.

- Ecco, come al solito devo sempre essere io quello a sbagliare. Secondo me non ci sta, viene 'na merda, e poi le produciamo tutte così.

Intervenne la leader del gruppo.

- Regà, io proverei in tutti e due i modi e sentiamo quale base funziona di più.

- Grazie, Vic.

- Figurati.

Quel giorno le prove durarono fino alle dieci, poi andarono tutti e quattro in un locale in centro. Ordinarono tre cocktail alcolici e un analcolico fruttato.

Vic sussurrò a Ethan

- Non so per quanto ancora io possa resistere senza alcol.

- Tranquilla. Mia madre aveva il tuo stesso timore ma dopo aver avuto molti figli ci si è abituata.

Risero e si buttarono sulla pista da ballo. Vic indossava un voluminoso abito di seta con le maniche lunghe, dei tacchi a zeppa neri e portava la coda di cavallo.

Improvvisamente, si avvicinarono un ragazzo e una ragazza a chiedere un autografo e, come sempre, i Måneskin acconsentirono ma poi si allontanarono subito.

- Aspettate, ragazzi! Perché non ballate un po' con noi?

- Ci piacerebbe molto- disse Damiano- ma dobbiamo davvero tornare in studio a registrare.

- A quest'ora?

- La musica non ha orari. Ci teniamo molto a questo nuovo album, buona serata.

Uscirono e si diressero verso la macchina. Non erano resi conto di essere seguiti. D'un tratto, si voltarono e non videro più Vic.

- Porca puttana! Dov'è finita Victoria?

- Oddio, era con noi un istante fa!- rispose Thomas. Ethan si mise le mani nei lunghi capelli.

Ripercorsero rapidamente la strada verso il locale, Damiano aveva il cuore in gola. Se le fosse successo qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato.

Rientrò nel locale e si rivolse immediatamente al barman.

- Ha visto per caso una ragazza bionda con la coda sul metro e sessanta da queste parti?

- Sinceramente non ci ho fatto caso. Qua è pieno di ragazze bionde, come dice lei.

- Cazzo..cazzo, cazzo! È mia moglie!

Cominciarono a cercarla ovunque, Damiano fuori, Thomas sulla pista da ballo dove rincontrò i due fans a cui chiese di Vic, loro scossero il capo. Ethan andò nel bagno e solo allora sentì battere forti colpi alla porta.

- Aiuto! Sono chiusa dentro! C'è qualcuno?

Il ragazzo riconobbe subito la voce inconfondibile dell'amica.

- Vic!!! Ora ti apro subito! Stai indietro!

Diede quei due o tre spintoni alla porta che si aprì e prese in collo la ragazza.

- Vic! Tesoro, pensavamo ti fosse successo qualcosa!

- Macché. È colpa di queste porte del cazzo!

Uscirono dal locale dopo aver richiamato Thomas, ma non videro Damiano.

- Chiamatelo prima che arrivi a cercarmi a Viterbo!

Damiano tornò dopo un quarto d'ora e strinse Vic più forte che mai.

- Amore mio! Amore mio, dove eri finita? Non puoi sparire così! Me l'avevi promesso!

- Ero andata in bagno. Sai com'è, devo fare spesso pipì. E poi, te l'avevo detto. Si vede che la musica era troppo alta. O, forse, sei solo sordo!- scherzò.- Ora calmati.

Il marito tirò un grande sospiro di sollievo.- Torniamo a casa.