XXVI.

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Il giorno dopo, i Måneskin furono ospiti di un noto talk show.

- Mornin', guys. How ya doin'?- chiese loro l'host.

- We're really fine, thanks.

- That's great. My God, what a wonderful performance last night! My daughter, she was there with her friend yesterday and she told me she had chills all over her back!

- We're so glad she was that into our performance. We do want people to be involved in our music in order to understand our message.- rispose Vic.

- I see. Can I ask u, maybe this has been told u like one hundred times, but I do wanna know..what's your message, you know, how do u identify yourselves?

- Well, we don't identify at all. We show ourselves just the way we are, without, u know, any filter or tag.- spiegò Dam.

- We just want people to express, to be free to merge and accept themselves being accepted at the same time.- aggiunse Ethan.

- That's the way it is.- concluse Thomas.

- Very good. You guys are a real example of authenticity, fearless and purity.

Sorrisero tutti e quattro.

- ...and..what about Damiano and Victoria? You two definitely caught us by surprise!

- Ah ah ah, we know.- rise Vic.

- This really caught us too by surprise. But we couldn't be happier to become a family.

- That's so sweet. Is that a boy or a girl?

- We don't mean to know it yet. We'll found out in a couple of months.

- Got it.

L'intervista sviò sull'album in uscita, Ethan dichiarò che tornati a Roma avrebbero dovuto revisionarlo, poi il ventiquattro settembre sarebbe uscito il videoclip del primo singolo mentre per l'album occorreva aspettare il primo dicembre.

Tornarono in albergo, Vic aprì l'armadio e cercò qualcosa di carino da mettere per la loro ultima sera nella metropoli. Andò in bagno a metterselo e uscì sistemandosi un orecchino.

- Come sto?- chiese al marito che ne ne stava appoggiato di spalle alla parete con le braccia conserte.

L'abito era un tubino nero appena sopra la caviglia e presentava un scollo a v che arrivava per qualche millimetro all'altezza della pancia scoprendone un angolino e mettendo in risalto il suo corpo armonioso.

- Forse..questo vestito mi avrebbe donato di più qualche anno fa. Ora è più aderente. Si portò la mano al seno e sbuffò.- Sono anche più gonfie.

Damiano sorrise e le si avvicinò restando a pochi centimetri dal suo viso.

- La tua bellezza mi mette quasi in soggezione..sei..splendida.- la baciò e le mise la mano sul ventre.- Siete splendide.- si corresse.

- Ah, quindi per te è una bambina?

- Questo non posso saperlo...- si voltò e andò a mettersi l'orologio. Vic si sedette ad aspettarlo sul letto-...ma, ti confesso..mi piacerebbe tanto avere una femmina, Vic.

- Lo so, amore..piacerebbe tanto anche a me. Hai idea dei milioni di vestitini che le comprerei in Via del Corso, delle scarpine, mi divertirei troppo a pettinarla e a farle le trecce, l'aiuteremmo a truccarla.

- Beh, il trucco glielo impartiremo a prescindere se sarà maschio o femmina.

- In effetti, hai ragione.

𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora