Un pomeriggio, Victoria se ne stava seduta in poltrona a dare a il biberon Jules mentre Chili girava intorno a loro per ricevere attenzioni ma senza riuscire nel suo intento.
- Shh, via Chili, via! Dam!
Lui arrivò nella stanza immediatamente.
- Che c'è, Vic?
- Puoi portarla a fare un giretto per l'isolato, è da tanto che non scorrazza un po'. Fermatevi pure al parco, se volete.- prese il guinzaglio dal cassetto e glielo porse.
- Ok..allora a dopo..ah, aspetta, volevo dirti che ha telefonato Fabri, vorrebbe sapere a quando spostare il resto delle date del tour orientale.
- Guarda, Dam, ora non ho proprio tempo per suonare, digli che lo chiamo io in settimana e ne parliamo a quattr'occhi.
- D'accordo...- si avvicinò alla moglie per baciarla, lei gli porse la guancia e dovette accontentarsi.
- Ci vediamo stasera, allora...- Victoria gli fece un cenno con la testa e riprese il suo compito.
Al parco si sedette su una panchina, diede al barboncino delle crocchette dalla mano e sorrise per il solletico che gli provocava la sua linguetta ruvida.
- Damiano!
Il ragazzo alzò lo sguardo e vide avvicinarsi una ragazza rossa vestita con una salopette con i pantaloncini, che non riconobbe sul momento.
- Sono Nadia, la corista, ricordi?
- Ah, giusto, scusami! Come vanno le cose?
- Bene dai, adesso sto lavorando molto ad un altro progetto.
- Che progetto?
- Sto incidendo il mio primo album da solista.- si sedette vicino a lui.- ed è solo merito tuo, tu mi hai detto di avere una voce fuori dal comune e lo pensa anche il mio manager. Grazie, davvero.
- Figurati, è la verità.
- Aww, ma dimmi di te, piuttosto. Sei diventato papà a fine giugno, ho letto la notizia di recente, congratulazioni!
- Grazie, Nadia, io stento ancora a realizzarlo.
- Non voglio essere indiscreta, ma non doveva nascere a settembre? Me lo disse tua moglie.
- Esatto, doveva. Invece è nata al quinto mese, anche per noi è stato del tutto inaspettato.
- Ah, non lo sapevo..lei come sta?
- Chi? Vic o Jules?
- Victoria. Ma anche la bambina, insomma, madre e figlia. Comunque bellissimo nome, ottima scelta.
- Jules sta benissimo, cresce sana e forte. Victoria, beh, è molto stanca, ma in generale tutto apposto. Hanno un rapporto molto esclusivo.- abbassò lo sguardo e borbottò tra sé e sé forse anche troppo.
- Capisco, beh, ti trovo molto bene.- gli passò una mano sulla gamba. Damiano le rivolse uno sguardo vagamente perplesso, lei ritrasse immediatamente la mano.- Ok..si è fatto tardi, mi ha fatto molto piacere rivederti, ancora congratulazioni e a presto, magari..possiamo anche vederci per una caffè uno di questi giorni, solo se ti va, eh, lo capisco che sei molto impegnato...
Damiano scosse la testa per annuire.
- Perché no?
- Ok, perfetto, allora ci risentiamo magari, tanto dovresti avere ancora il mio numero, no?
- Penso di sì.
- Vai, a presto, Damia'!
Al cantante fece una strana impressione sentirsi chiamare in quel modo da un'altra donna che non fosse sua moglie. Si ricompose all'istante.
- Su Chili, andiamo.
Rientrati a casa, Damiano slacciò Chili e si diresse verso la cucina dove Victoria stava preparando la cena. Lui abbracciò la ragazza da dietro.
- Hey..sei tornato, finalmente...
- Già...- le baciò il collo.
- Dam...
- Che prepari di buono?
- Pollo al curry. Mi ha passato la ricetta la mia amica Helena.
- Ha fatto bene, ma sai che potrei cucinare io per voi, vero?
- Lo so ma ora che sono una mamma devo imparare a prendermi cura della casa, incluso cucinare.
- Come vuoi.- avvicinò le sue labbra al suo orecchio.- Non vedo l'ora di assaggiarlo.- le diede un altro bacio dietro a collo, stavolta più lungo.
- Dai sposati, non vorrai bruciarti!
Lui indietreggiò.
- Dov'è la nostra piccola?
- Di là, in soggiorno.
Dam attraversò l'ingresso e svoltò in soggiorno. Jules era nella sdraietta e stava giocando con un sonaglino che le aveva regalato la nonna. Le cadde d'un tratto e cominciò a piangere.
- Piccola..shh..vieni qua. La prese in collo e la cullò tenendole la testolina appoggiata al suo petto ma fu inutile, non smetteva.
- Hey, che succede di qua?
- Le è caduto il sonaglino e ci è rimasta malissimo.
- Oh, no.- Victoria si chinò per raccoglierlo e lo scosse davanti gli occhi della piccola, che si calmò all'istante.
- Bastava ridarle ciò che le spettava..ora dammela, sto un po' io con lei, tu va' di là a controllare i fornelli.
- Come vuoi...- Damiano tornò nell'altra stanza sconsolato, avrebbe voluto essere lui a calmare sua figlia almeno stavolta. Invece, per l'ennesima volta, era intervenuta la moglie a gestire la situazione.
Quando arrivò l'ora di andare a dormire, Victoria portò di sopra Jules, l'adagiò nella cullina dandole il bacio della buonanotte, poi andò in camera, si mise un pigiamino in pizzo nero, entrò nel letto e spense la luce della sua lampada. Il marito uscì dal bagno con i capelli umidi indossando dei boxer e s'infilò anche lui a letto, spegnendo anche la sua di lampada.
Si girò verso la moglie che aveva già gli occhi chiusi, le scostò i capelli e le diede un bacio a cui lei rispose prontamente, lui avvicinò il suo corpo sempre di più a quello di lei mentre continuarono a baciarsi, al quel punto lui fece scivolare la sua mano sotto il tessuto dei pantaloncini andando a sfiorarle il basso ventre. Glieli tolse. Poi fece risalire la mano e le sfilò anche il pezzo sopra della pigiama, lasciandola con indosso solo le mutandine. Victoria attirò il marito a sé, passò a mordergli il collo e fece scorrere la sua mano fin dentro ai suoi boxer.
- Vic...- lui fece lo stesso a lei.
- Dam...
Dopo qualche minuto, lui si spostò sopra di lei che teneva le braccia aperte. Riprese a baciarla lungo tutto il corpo, scendendo sempre più in basso. Le tolse infine le mutandine.
- Dam...mhhh...- mugolò lei stringendo il lenzuolo.
- Shh, rilassati.- si calò i boxer e li gettò via.
- Dam, Jules dorme nell'altra stanza.
- E allora? Dorme come un sasso in fondo al corridoio, non ci sentirà, faremo pianissimo.
- Non so...
- Shh, lascia fare a me.- aprì il cassetto del comodino ed estrasse una bustina argentata. Si sistemò in mezzo alle gambe di Vic e appoggiò la fronte contro la sua.
- Ti amo.- la baciò ed entrò dentro di lei che perse all'istante il controllo del suo corpo. Dam dovette tappare la bocca alla moglie che soffocò un urletto e fece dei respiri profondi anche lui per non fare troppo rumore.
- Mi mancavi troppo, piccola.- disse lui tra le sue braccia mezzo addormentato mentre lei giocava con i suoi riccioli.
- Anche tu, non sai quanto.
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𝐹𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢, 𝑙𝑜𝑣𝑒
RomanceDamiano e Victoria, sposati da due anni, si trovano a dover fronteggiare quella che potrebbe rivelarsi l'esperienza più emozionante della loro vita mentre, insieme ad Ethan e Thomas, lavorano ad un nuovo album dei Måneskin. "A volte non mi rendo con...