Tiro l'ennesimo sospirone appena scarico l'ultimo scatolone dalla macchina.
" E questo è solo un quarto della roba che devo ancora portare." Dico guardando il casino nel salotto.
" Vuoi che li andiamo a prendere dopo?" Chiede lui sgranando gli occhi azzurri.
" Voglio prima spolverare un po'." Dico osservando il comodino nero dove c'è appoggiata la televisione.
" Come vuoi." Dice sorridendomi.
Abbiamo messo gli scatoloni da una parte. Ho qualche mobile che ho trovato nell'appartamento, alcuni invece li ho comprati io.
" Dobbiamo andare a fare la spesa." Commenta Kelsy aprendo gli scaffali della cucina. Il mio appartamento non è grande. Ha una camera da letto, un piccolo bagno con una semplice doccia e un gran salotto dov'è compresa anche la cucina. C'è un piccolo balcone e sono al primo piano, fortunatamente.
" Ci penso io a farla. Scrivimi su un foglio di cosa hai bisogno." Mi dice Louis avvicinandosi a me.
" Non ho fretta Lou, non ci vengo a vivere mica oggi!" Sorrido.
" Allora... vediamo un po' " Dice Kel. " Ah si, un barattolo di Nutella, una scatola grande di gelato al Raffaello e bacio...poi..." Dice la mia amica contando con le dita. Alzo gli occhi al cielo divertita. La solita pazza.
" Tutto quello che vuoi." Dice Louis unendosi alla mia risata.
" Ci penseremo domani a fare la spesa." Insisto.
" Rory, dico sul serio. Devo passare a fare una cosa e i negozi sono nella mia strada." Dice chiudendo la cerniera della sua giacca.
E' inutile continuare ad insistere, quando Louis si mette in testa una cosa è difficile fargli cambiare idea. Prendo un foglio e una biro dalla mia borsa e comincio ad appuntarmi le cose essenziali come la pasta, i condimenti, sugo e altre cose. Gli porgo il foglio con i soldi. Prende la lista e mi rivolge uno sguardo di minaccia riportandomi la mano con i soldi contro il petto.
" Non pensarci nemmeno." Dice e mi da un bacio nella guancia.
Comincio a spolverare da una parte all'altra quando sento il campanello suonare. Kelsy si offre di aprire la porta. Sicuramente sarà Louis che avrà dimenticato qualcosa. Realizzo solo dopo che Kelsy non si è mossa da davanti alla soglia della porta per una manciata di secondi.
" E' Louis?" Le chiedo appoggiando lo straccio sul piccolo tavolo presente nel salotto. Non mi risponde. La raggiungo trovandola con lo sguardo perso sul mio migliore amico dall'infanzia. Supero Kelsy che sembra una bambola di porcellana e corro verso Niall stringendolo forte a me.
" Sei veramente qui?" Dico con le lacrime agli occhi.
" Vivo e vegeto." Risponde lui abbracciandomi forte a sè. Dio quanto mi sono mancati i suoi abbracci, sono sempre stati speciali per me. Sfrego la mia testa contro il suo petto e annuso il suo profumo. Alzo gli occhi e lo vedo fissarmi con il suo solito sorriso perfetto. E' strano per me vederlo vestito in quel modo, lo avevo visto tante volte conciato così ma ogni volta è più strana della prima.
" Volevo farti una sorpresa." Dice.
" Ci sei riuscito." Mi allontano asciugandomi la lacrima scesa sul mio viso. Lo faccio entrare cercando di spostare la mia amica dalla posizione in cui è rimasta da quando ha aperto la porta.
Niall lo hanno preso nell'esercito Irlandese l'anno scorso, davanti ai miei occhi. Eravamo in Irlanda ed era la prima volta che mi portava a conoscere i suoi nonni. Ci eravamo divertiti moltissimo, Mullingar è un piccolo paese pieno di vita. Le persone che avevo incontrato nei giorni in cui ero rimasta erano state tutte cordiali. Non pensavamo che sarebbe arrivato un sergente con la tuta dell'esercito a chiamare Niall davanti a moltissime persone presenti all'aereoporto per informarlo che era stato arruolato ufficialmente nell'esercito Irlandese. Inizialmente era stato uno shock, sia per lui che per me. Non poteva rifiutare ne opporsi, era costretto ad accettare. I giorni successivi erano diventati stressanti. La madre del mio amico non voleva lasciare il figlio partire, mentre il padre era fiero del lavoro che avrebbe fatto suo figlio.