Capitolo 7

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" È arrivata mia madre?" chiesi a Mrs. Smith.

" No, è venuto a prenderti un ragazzo!" esclamò lei.

Mi prese per un braccio guidandomi verso l'uscita del centro.

"Ciao Rory" Ho sempre amato il suo accento irlandese.

"Hey" risposi sbuffando.

Non che mi desse fastidio la sua presenza, ma era solo per il fatto che non volevo vedere nessuno. Non volevo che mi vedesse in questo stato. Lo consideravo come un fratello per me. 

Mrs. Smith ci salutò lasciandoci soli. Niall mi aiutò a salire in macchina e mi mise la cintura.

" Mi sei mancata sema."

"Pure tu Nello" Ero un po' nervosa, lui non mi intimidiva mai, è solo che era la prima volta che gli parlavo da quando... beh da quando ho perso la vista. Di sicuro ero cambiata moltissimo dall' ultima volta. Ero una ragazza abbastanza attiva. Mi piaceva molto truccarmi e vestirmi alla moda. Ero quel tipo di ragazza che aveva sempre il cellulare a portata di mano. Quella che amava farsi le foto per poi cancellarne più della metà. 

Prima avevo sempre una battuta pronta per ogni occasione, sopratutto con Niall, facevamo le gare di chi faceva ridere di più l'altro, anche se entrambi avevamo la risata facile. Prima ero piena di vita.

" Oggi ti porto a fare un giro!" rise lui accarezzandomi la coscia. " Portami solo a casa" gli dissi cercando di non far vedere i miei occhi che avevano già incominciato a bruciare. " Potremmo andare a Luna Park, oppure potremmo andare al mare!"

" Voglio solo andare a casa." risposi secca.

" No, meglio le giostre." Continuò lui ignorando ogni mio tentativo per tornare a casa. " Perchè sei così tanto silenziosa? "

" Perchè sei venuto a prendermi? Ero chiara quando ho detto che non voglio vedere nessuno Niall. Sopratutto te." Urlai.

" Oggi c'è una bellissima giornata di sole." disse. Accese la radio. Sbuffai giocherellando con le mani dal nervoso.

Per tutto il tragitto rimasi in silenzio mentre Niall canticchiava qualche canzoncina che trasmettevano alla radio. Ad un tratto la macchina si fermò. Lui mi aprì la portiera aiutandomi ad uscire.

" Siamo arrivati." Mi prese la mano, ma io sciolsi subito la presa.

" Apprezzo molto il tuo sforzo per rendermi felice, davvero. Ma non ho voglia di fare niente, solo di andare a casa." Mi si annebbiarono gli occhi. Potevo ora, lontanamente immaginare il suo sguardo, sicuramente guardava le sue scarpe, faceva sempre così quando si trovava in una situazione in cui non sapeva come comportarsi.

" La Rory che conosco io non si farebbe mai sconfiggere dal primo ostacolo, ma continuerebbe a lottare."

" La Rory che conosci tu non esiste più." Gli urlai pentendomene subito dopo. Le sue muscolose braccia avvolsero il mio corpo minuto in un caldo abbraccio.

" Supereremo insieme questo piccolo ostacolo. Non voglio che ti senti diversa e meno avvantaggiata. Tu per me non sei cambiata, hai solo smesso di ridere, ma a questo ci penserò io." fece una delle sue famose risate stridule facendomi ridere a mia volta.

" Vedi? Ha già funzionato." Mi prese la mano. 

" Che ne dici delle montagne russe? Oppure del giro della morte?"

" Quello che preferisci." dissi. Conosco Niall da quando avevo 6 anni. Si era trasferito nella mia città ed eravamo vicini di casa. Niall odiava Londra, voleva ritornare in Irlanda dai suoi amici. All'inizio era un ragazzo duro e difficile da stargli accanto, ma con il tempo siamo diventati grandi amici. Giocavamo sempre insieme e ci raccontavamo di tutto, anche le cazzate più assurde.

" Ho cambiato idea. Saliamo su quella tazza di caffè galleggiante." Mi disse stringendomi la mano.

" Gira su se stessa sull'acqua. Ti piacerà, vedrai." Mi immaginavo le giostre attive con i bambini e ragazzi di tutte l'età che giocavano ridendo. Mi immaginavo le panchine piene di coppie felici che si baciavano tutto il tempo. Mi immaginavo gli anziani con i loro nipoti che giravano tra le giostre tenendosi per mano. Intorno a noi c'erano molti colori, molta gente attiva piena di vita. Io mi sentivo passiva, mi sentivo uno zombie che cammina senza meta. Mi sentivo inferiore a tutti, mi sentivo inutile. Strinsi la mano di Niall, tirando indietro le lacrime.

" E cosa stiamo aspettando? Saliamo." Si sentiva la gente parlare intorno a me mentre aspettavamo in fila.

" Ti piacerà" disse lui. Mi mancava la mia maschera di protezione: gli occhiali. Gli occhiali non nascondevano solo i miei occhi ma nascondevano anche la depressione che avevo nel volto. Riuscivano a nascondere l'espressione passiva che mostravano i miei occhi. Mettevano in evidenza il nero degli occhiali che splendevano con i raggi del sole.

Mi aiutò a salire uno scalino. La giostra restò ferma per qualche minuto.

" Dobbiamo aspettare che qualcuno salga con noi." La sua mano non mi abbandonò. La sua mano in qualche modo mi proteggeva. La nostra giostra si mosse per qualche minuto, segno che qualcuno stava per salire. Niall mi strinse più a lui per fare spazio.

" Dai su, sali" urlò una voce.

" Non mi piacciono questo genere di cose." rispose una voce familiare.

" Ci state?" chiese Niall.

" Si, ci stiamo." rispose una voce maschile.

" Dai Zayn, fallo per me" disse una voce femminile. Sbaglio o aveva detto ' Zayn'?

" Ragazzo ti decidi? Ci sono delle persone che aspettano!" Disse un uomo. Forse era il proprietario.

" Che palle che fate venire. Ok." esclamò lui. Ci stringemmo ancora di più.

" Hey Rory, che sorpresa." Disse prendendomi una mano. Un formicolio invase il mio corpo. Il suo tocco era come l'elettricità.

" Zayn?" Feci finta di non aver riconosciuto la sua voce.

" Che ci fai qui?" chiese sorpreso. Lo avevo lasciato al centro ,come aveva fatto ad arrivare così in poco tempo? La figura di merda era ancora viva nella mia pelle. Solo al ricordo stavo male.

Lui si sedette vicino a me. L' odore di fumo non lo abbandonava mai.

" Vi conoscete?" chiese Niall mentre la tazza su cui eravamo seduti girava su se stessa.

" E' il mio tutore al centro." Abbassai il volto. " Piacere Zayn" rispose lui sentendo Niall. Mi ci dovevo abituare agli sbalzi di umore di quel ragazzo o era carino e gentile oppure un meritato stronzo.

" Questa giostra mi annoia" si lamentò una ragazza seduta vicino a noi.

" Eri tu che volevi salirci." sbuffò Zayn piuttosto irritato.

" Beh, ora ho cambiato idea" continuò lei. Si sentivano dei gemiti vicino a noi. Feci una smorfia immaginandomi la scena. Mi immaginavo Zayn che baciava quella ragazza tenendola per i fianchi avvicinandola di più a se per baciarla meglio. Ma perchè mi immaginavo queste cose? Cioè, saranno affari suoi! Strinsi la mano di Niall.

" Grazie" gli sussurrai.

" Per cosa Ro?"

" Per essere accanto a me, nonostante ti ho trattato male. Nonostante non volevo la tua presenza."

" Ci sarò sempre per te, non scordarlo mai" Mi diede un candido bacio sulla fronte.

" Lui è il tuo ragazzo invisibile?" chiese Zayn.

" Non sono affari tuoi." Gli risposi mettendo la mia testa sulla spalla di Niall.

" State benissimo insieme." Potevo semplicemente dirgli che era solo il mio migliore amico, ma cercai di nasconderlo. Niall non disse nulla. Era come se stesse giocando il mio stesso gioco, oppure semplicemente non aveva sentito per il forte vento che si era creato.

" E' bello vedere i tuoi occhi così luminosi oggi." disse lui giocherellando con una ciocca dei miei capelli.


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