Ho rimesso il capitolo perchè ho visto che a poche segna l'aggiornamento. Vi pregerei per chi ha già votato di rivotarlo, se non vi dispiace.
Buona lettura.
Mi alzai dalla panchina e tirai fuori il bastone dalla borsa e lo allungai appoggiandolo a terra. Lo feci strisciare da destra fino a sinistra, lentamente come mi aveva insegnato Kyle.
" Ti lascio fumare in pace." Dissi allontanandomi a passi di lumaca. Non mi rispose e non lo sentii nemmeno muoversi. Continuai a vagare nell'ignoto. Era la prima volta che ci provavo e l'idea di sbattere contro qualcosa o di cadere mi faceva tremare le gambe. Ogni qualvolta che si tirava fuori Louis lui cominciava a cambiare atteggiamento e ritornare il ragazzo menefreghista di prima.
Feci picchiettare più volte il bastone fino a quando toccai qualcosa. Quando allungai la mano mi resi conto che era solamente il muro. Sbuffai cambiando direzione. Ritornai a picchiettare e camminare sperando di arrivare davanti alla porta.
" Hai bisogno d'aiuto?" Disse una voce maschile.
" No, grazie, ce la faccio da sola." Sorrisi avanzando, solo che andai contro all'uomo.
" Scusa." Dissi imbarazzata.
" No, non ti scusare. Ti apro la porta." Sentii il famigliare scricchiolare.
" Ora puoi entrare."
" Grazie" Gli dissi sorridente mentre picchiettavo nel suolo camminando nel buio totale. Non sapevo in che direzione dovevo andare e non sapevo dove andare. Volevo lasciarlo solo per evitare di litigare. Era da un po' che andavamo d'accordo e non volevo rovinare tutto.
La puzza di muffa invase come sempre le mie narici. Odiavo quell' odore, era capace di entrarti dentro e farti venire quel gusto aspro in bocca. Era una cosa inspiegabile come un odore si potesse sentire anche sulla propria lingua.
Continuai a picchiettare e sperai di sentire i passi veloci di Zayn dietro alle mie spalle, ma non lì sentii.
" Rory, tesoro. Stai veramente camminando da sola nel corridoio?" Sentii dire da mia madre. Mi fermai pensando che forse me la ero solo immaginata, la sua voce.
" Non pensavo che avresti imparato ad usarlo, a casa non lo hai mai tirato fuori." Continuò dandomi la conferma che era lei.
" Sono già le due del pomeriggio?" Chiesi alzando un sopracciglio.
" No, sono venuta in anticipo." Mi mise una mano nella spalla.
" Ah"
" Ha chiamato Mrs. Steal, ha detto di andare oggi da lei." Il mio cuore saltò un battito.
" Davvero? " Le chiesi incredula.
" Si" La sentii fare un sospiro.
" Sono venuta presto per portarti da lei. Ha detto che ha delle cose da dirci." Mi strinse la spalla. Non nascondo che ero felice all'idea di sapere cosa aveva da dirmi Mrs. Steal, anche perchè aspettavo da tanto che mi contattasse.
" Ti hanno lasciata sola a vagare nel corridoio?" Chiese mia madre mettendomi una mano dietro la schiena, mentre mi spingeva lentamente per farmi camminare.
" Ero... in bagno." Le dissi poco convinta.
" Pensavo che avessi un tutore che ti aiutasse a camminare negli spazi di questo edificio." Precisò lei.
" Mamma ero in bagno, mica potevo portarmi con me il mio tutore!" Alzai il tono, leggermente irritata.
" Giusto." Tossì lei.