Vi avverto che non ho potuto correggere il capitolo, mi fate un favore se mi segnate gli errori, ma non in un modo brusco.
Buona lettura!
" Lascia che ti aiuti." Mi scongiura Harry cercando di prendere dalle mie mani lo scatolone.
" Ce la faccio" Cerco di allontanarlo.
" Quanto sei testarda da uno a dieci?" Arriccia le labbra.
" Undici." L'appoggio sopra il tavolo.
" Con aiutarmi intendevo a decorare le decorazioni sistemare qualche tavolo, non prendere cose pesanti." Calca Mr. occhi verdi.
" Stai insinuando che io non sono capace di prendere una semplice scatola di cartone?" Domando alzando un sopracciglio. Lui ridacchia e alza le mani in alto in segno d'arresa.
Siamo al terzo piano dentro ad una grandissima sala. In alto nel soffitto c'è appeso un grande lampadario fatto di cristallo. Sembra la grande sala dove cenerentola ballava con il suo principe. Con noi ci sono Bruno e Naka che si sono offerti di aiutarci. Bruno pulisce qualche scultura mentre Naka prepara gli inviti.
La festa sarà tra qualche giorno e noi stiamo quasi finendo di decorarla. Saranno invitati tutte le persone che lavorano nel grattacielo Mayer. Sfortunatamente non possiamo invitare parenti o amici. Volevo che venissero Niall e Kelsy alla festa e forse, se non avessimo litigato, avrei invitato anche Louis.
Mr. Mayer mi fa lavorare molto in questo periodo, sembra stressato ogni giorno che passa.
L'altro giorno l'avevo aiutato a sistemare alcuni quadri nel piccolo museo che è presente nell'edificio. Avevo messo sotto ad ogni quadro la didascalia dell'autore e il prezzo. Sfortunatamente non abbiamo ancora scoperto chi è l'autore di quel magnifico quadro dove c'è raffigurato la ragazza dal volto triste.
" Mrs. Evans è un problema per lei se ritarda anche oggi?" Mi chiede lui mentre si siede comodo nella sua sedia girevole di pelle.
" Non è un problema" Rispondo semplicemente cambiando il piccolo contatto visivo che avevo con lui. Sta diventato difficile per me parlargli, o solo guardalo negli occhi. Mi viene sempre l'immagine davanti delle sue iridi chiare che mi osservano con intensità e sento le sue mani toccarmi i fianchi. E' da tanto tempo che non mi sento così... così presa ecco.
Non mi posso permettere di provare qualcosa per il mio direttore. Solo al pensiero comincia a farmi male lo stomaco.
Quel flusso di pensieri finisce appena una donna entra di fretta nell'ufficio.
" Mi stai evitando?" Domanda la ragazza dai lunghi capelli neri incrociando le braccia al petto. Osservo il suo viso e mi sembra di averla già vista da qualche parte. Mr. Mayer sposta lo sguardo da me verso la ragazza, mentre gioca con il suo labbro inferiore.
" Quante volte ti devo ripetere di non entrare in questo modo, nel mio ufficio?" Domanda lui alzandosi dalla sedia. La ragazza lo osserva malamente e si avvicina a lui. Prende le labbra del mio capo e ci gioca tirandole e mollandole.
" Hai mal di gola?" Domanda mentre ridacchia.
Mr. Mayer si passa una mano fra i capelli lisci e si schiarisce più volte la voce.
" Mrs. Evans, le dispiacerebbe lasciarci soli?" Domanda dopo aver tolto le mani della ragazza dalle sue labbra. Mi alzo velocemente dalla sedia sentendomi per un momento a disagio.
" Si, certo, mi scusi." Balbetto mentre prendo la mia borsa dalla cattedra e mi affretto ad uscire dall'ufficio. Chiudo la porta dietro alle mie spalle, punto lo sguardo verso la piccola cattedra di Naka, ma lei non è lì.