Avevo tra le mani il bicchiere freddo con la mia bevanda. Non riuscivo a berlo. La voce che avevo sentito era acuta e sottile e più osservavo il ragazzo più la mia teoria mi sembrava troppo scontata. Non poteva essere lui. Forse avevo sentito male.
" Non hai riconosciuto la mia voce?" Domandò. Rimasi a fissarlo, come si fissava un dipinto di qualche artista famoso di cui non si capiva il significato del suo scarabocchio.
" Louis, sei veramente tu?" Dissi a voce bassa, non riuscendo a crederci.
" Indovinato. Ci mettevi subito a riconoscermi...prima." Rispose bevendo un sorso dell'alcolico.
" Ma tu ci vedi?!" Lo guardai mentre un sorriso mi comparve in volto.
" E ci vedi anche tu, vedo." Mi sorrise. Non avevo mai pensato a come poteva essere Louis, non avevo un'immagine o qualcosa su cui basarmi.
" Ha funzionato per entrambi. Finalmente posso vederti" Mi rispose prendendomi la mano.
" Mr. Barks é un bravo chirurgo." Continuò.
" Ti ha fatto l'operazione Mr. Barks?" Chiesi girandomi completamente verso di lui.
" Ci vediamo per la prima volta e mi chiedi del chirurgo?" Alzò le sopracciglia facendo sgranare i suoi occhietti azzurri in un modo buffo.
Mi alzai dallo sgabello e lo abbracciai. Non lo avevo mai fatto prima, ma glielo dovevo, dovevo questo gesto per la nostra amicizia. Non durò a lungo, mi staccai subito dopo averlo abbracciato.
" Sono passata al centro, ma non c'eri." Dissi sottovoce. Non avevo chiesto nemmeno di lui, ma questo non glielo dissi.
" Mrs. Smith mi aveva detto che eri a fare l'operazione e così ho pensato di chiedere al tuo stesso chirurgo se c'era una minima possibilità anche per me." Giocò con il suo anello.
" Scusami, volevo dirtelo ma non ho avuto l'occasione." Mi giustificai.
" No Rory, le occasioni c'erano. Potevi chiedere di me ogni volta che volevi, ma sei tu che non hai voluto cercarmi." Pressò le labbra.
" Sai che non potevo" Mi morsi il labbro mentre i suoi occhi mi osservarono e, sta volta, non erano dolci.
" Non potevi o era lui che ti impediva di cercarmi?" Chiese bevendo il suo cocktail.
" Lo sai che con lui è difficile protestare." Cercai una giustificazione. Aveva ragione, ma io mi ero completamente dimenticata di lui, non ci avevo pensato a dirgli del chirurgo e nemmeno che me ne sarei andata per dei giorni via dal centro.
" E' inutile che apriamo l'argomento ora. Tanto lui se n'è andato." Bevve un altro sorso con gli occhi ancora puntati su di me.
" Louis, credo gli sia successo qualcosa. Non lo so ma ho questa sensazione." Gli confessai deglutendo il nodo in gola. Il mio amico quasi sputò il liquido dalla bocca.
" Non lo hai visto?" Chiese osservando la donna bionda dietro al bancone.
" Non ancora. Tu... tu lo hai visto?" Chiesi speranzosa.
" No e non ci tengo" Rispose torvo. Ripose lo sguardo verso il bancone. Schioccò le dita chiamando la donna per nome.
" Avete il Punch?" Chiese sorridente.
" Smettila di fissarmi in quel modo, quante volte te lo devo ripetere?" Gli urlò contro la donna. Il ragazzo che conoscevo io non era un donnaiolo, ma quello che avevo davanti non era il Louis che pensavo di conoscere.
" Non lo avete, ok rivoglio lo stesso cocktail." Lei lo osservò malamente e poi gli riempì il bicchiere.
" Zayn non ti ha detto niente" Disse poi battendo le dita sulla superficie di legno.
