Capitolo 24

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 Lui rimase per un attimo in silenzio. Le sue mani calde erano ancora intrecciate con le mie ed erano soffici e candide come sempre. Allungai la mia mano facendola strisciare nel suo braccio fino ad arrivare alla sua spalla. Lui allungò la sua mano e la mise dietro alla mia schiena. 

" Pronto Miss Evans." Disse ridendo e mi fece ridere con lui.

" Però non si lamenti poi se le pesto i piedi." Ironizzò.

" Le toccherà poi lei aiutarmi a camminare quando mi troverò a non riuscirci per colpa sua." Risi.

" Se proprio devo."

Gli diedi un altro piccolo colpetto nella spalla sorridendo.

" Quando metto il mio piede destro in avanti tu fai un passo indietro con il piede sinistro."

" Cosa mi fai fare Ro?" Disse. E così fece, appena mossi il mio piede in avanti lui fece indietreggiare il suo di un passo.

" Ora facciamo lo stesso movimento con l'altro piede e mentre compiamo il movimento giriamo un po' verso destra."

" Ok, come desidera Miss Evans." Suonava così bene Miss Evans detto da lui.

" Cos'è questa formalità improvvisa?" Chiesi stando attenta a non pestarlo, anche se era difficile per me visto che non ci vedevo mentre lui si.

" Preferisci che ti chiamo Ro?" Ballavamo piano, nonostante la musica fosse movimentata. 

" Mi piace Miss Evans, non mi avevano mai chiamata così." 

" I tutori ci stanno osservando." Mi sussurrò in un orecchio. Possibile che anche il suo alito a contatto con la mia pelle mi faceva arrossire?

" Ridono?" Chiesi indietreggiando di un passo.

" No, ci stanno solo fissando."

" E gli altri che fanno? Ballano ancora?"

" C'è un anziano signore che balla insieme al suo bastone. Si chiama Robert e ha perso la vista da poco tempo. E' nuovo al centro. Dicono che la morte della moglie lo ha reso pazzo." Avvicinò il suo viso al mio. La sua guancia toccava appena la mia. Era un po' ruvida per via della ricrescita della barba.

" Dev'essere orribile non poter vedere la propria moglie per l'ultima volta."

" Già."

" Non avevi detto che facevamo passi pazzi? Ci stiamo muovendo come due lumache." Rise e potei sentire le sue guance allargarsi.

Gli strinsi di più la mano e cominciai a muovermi velocemente seguendo il ritmo della musica. 

" Ehi, ehi, piano"

" Seguimi." lo feci girare insieme a me saltellando per tutta la stanza.

" Zayn muovi quelle gambe." Urlai mentre giravamo come se fossimo dentro ad una macchina e stessimo per girare una rotonda.

" Tu sei pazza." Urlò lui cercando di stare al mio passo.

" Per fare passi pazzi bisogna essere pazzi." Risi.

" Volevo insegnarti prima il valzer, ma vedo che ti annoia."

Lo sentii ridere, una delle sue solite risate non programmate che spesso erano acute e potevano rompere qualsiasi cosa si trovasse davanti, ma questa volta per quanto fosse acuta non mi dava per niente fastidio, anzi mi piaceva ascoltarla. Era una melodia bellissima che accompagnava la musica che stavo ascoltando. Con un rapido movimento mi fece alzare il braccio e girare su me stessa. Feci un giro così veloce che quasi caddi a terra, ma lui mi prese. Sentivo il suo alito puzzare di fumo sulle mie labbra, mentre mi trovavo con la schiena all'indietro e il suo braccio a tenere il mio esile corpo.

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