Capitolo 55

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" Hey" Mi accarezza la guancia e io lo fisso con gli occhi annebbiati.

" Avevi ragione, dovevo stare lontana da quel posto." Le lacrime ritornano a scendere lungo le mie guance.

" Rory che succede?" Mi mette entrambe le mani nelle spalle. 

" Pensavo che sarei riuscita a dimenticarlo, sai? Ci stavo provando dal giorno in cui mi avevi detto ciò che pensava lui di me." Continuo a singhiozzare.

" Non riesco a capirti, chi intendi con lui? Di chi stai parlando?" Mi domanda corrugando le sopracciglia.

" Di Zayn" Toglie lentamente le mani dalle mie spalle e dal suo sguardo sembra confuso.

" Lui è sempre stato davanti ai miei occhi e io non so come non ho fatto ad accorgermene."

" Sei sicura che fosse lui?" Mi domanda.

" Ho trovato la sua carta d'identità del centro" Mormoro.

Avvolge il suo braccio intorno al mio collo e mi stringe a se, io strofino il mio viso nel suo cappotto e gli prendo le mani.

Ho provato a cambiare me stessa e far ritornare la Rory di un tempo, ma per quanto ci stavo provando, era inutile. Non si può cancellare ciò che è stato e non si può nemmeno cambiarlo. Rimarrà sempre dentro di me, il pezzo debole di me stessa. Un'abitudine che non riesco a togliere è quella di stringere le mani delle persone per sentirle accanto. Perchè era quello che faceva Zayn una volta, mi stringeva le mani e mi diceva che sarebbe andato tutto bene, che lui c'era, che lui ci sarebbe sempre stato per me.

Al mattino mi ritrovo nel mio letto. Ho addosso il pigiama e i miei capelli sono legati con una coda disordinata. Non ricordo come ci sono arrivata nella mia stanza.

Apro la porta e attraverso il corridoio. Sento odore di pancake nell'aria. Trovo Niall che apparecchia la tavola. Indossa il grembiule che raffigura il corpo muscoloso di un uomo.

" Buongiorno principessa." Mi sorride mentre si pulisce le mani su un tovagliolo.

Corro e lo abbraccio. Lui mi accarezza la schiena e mi invita a sedermi e poi si siede difronte a me. Appoggia i gomiti nel tavolo e prende il suo viso fra le mani. Mi guarda con i suoi occhi azzurro mare, mentre io osservo il piatto pieno di pancake.

Non ho fame.

" Sono tutto orecchi." Dice semplicemente.

" Non ho voglio di parlarne" Dico mentre gioco con la forchetta.

" Mangia" Mi ordina.

Si alza e si siede nella sedia accanto a me. Prende la forchetta e con essa cerca di tagliare la fetta di Pancake. Ne prende un pezzo e mi costringe ad aprire la bocca.

"Ricordi quando ti aiutavo a mangiare in prima elementare?" Dice mentre mi avvicina la forchetta alle labbra.

"Mi ricordo di Mrs. Palmels, ti faceva sempre pulire i tavoli dopo pranzo." Ridacchio.

" E come si può dimenticare quella vipera." Fa una smorfia.

" E' stato Louis a mandarti qui, vero?" Domando e sta volta non gli permetto di darmi da mangiare.

"Si, mi ha raccontato come sono andate le cose." Commenta e il suo viso cambia colore.

" Sono una stupida, vero?" Mi si annebbiano gli occhi.

"No Rory non dire così."

" Il destino mi odia, ma mi chiedo, tra tutti i lavori che c'erano, dovevo proprio farmi assumere da lui?"

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