INSIDE YOU
OCCHIALI
Mentre ripensavo alle parole di Zayn sentii un rumore avvicinarsi a me. "Ti senti meglio? Possiamo tornare dentro?" Era lui.
Stetti Zitta.
" Stai bene?" Mi chiese lui.
" Lasciami stare" Gli risposi brusca cominciando a piangere.
" Ehi ehi, stai tranquilla. Non ti succederà niente qui, ok? Mi dispiace ma piano piano supererai anche questo momento." Cercò di tranquillizzarmi lui, mettendomi le mani sulle spalle. Dopo alcuni minuti passati così smisi di singhiozzare e lui mi chiese se ero pronta per tornare dentro.
Una volta rientrata riprendemmo l' esercizio in cui bisognava distinguere le lettere formate dai puntini. Zayn mi aiutava guidando la mia mano nella direzione giusta e da quando era tornato mi sembrava più gentile. La sua mano sulla mia era morbida molto più grande rispetto alla manina minuscola che mi ritrovavo io. A risvegliarmi dai miei pensieri fu la signora Smith che ci incoraggiò dicendoci che stavamo facendo un buon lavoro.
Mentre parlava mi persi a ricordare l' incidente e a come la macchina, che mi fece perdere la vista, venne addosso alla nostra. Ero contenta che mia madre non si era fatta niente e speravo che al più presto mi tornasse la vista perchè non riuscivo a sopportare che non avrei più visto niente per il resto della mia vita. Mi accorsi che i miei occhi si erano riempiti di lacrime e cercai di ricacciarle indietro con scarsi risultati.
Sentii una mano asciugarmi la lacrima, che era riuscita a sfuggire da mio controllo. Avendo Zayn di fianco supposi che era lui, ma nessuno dei due parlò.
" Perchè ti hanno chiamato prima?" Chiesi dopo un po'.
" Perchè non pensi ai fatti tuoi?" Mi rispose brusco lui.
" Ma non riesci mai a essere gentile te?" Gli risposi anch' io a tono.
" No!" Tagliò corto lui.
" Bene ragazzi, prendetevi 10 minuti di pausa per conoscervi meglio." Finalmente potevo starmene un po' da sola, non ne potevo più di stare in questo posto. Cercai di camminare senza chiedere permesso a Zayn ma lui mi prese per un braccio, guidandomi in giro per la stanza per farmi fare due passi.
" Ehy Rory, sono contento di sentirti." Mi chiamò una voce squillante che mi ricordò di Louis.
" Ciao" Risposi un po' freddamente.
" Sei ancora un po' a disagio, ma non ti preoccupare, ti abituerai a questo posto" Rispose lui ignorando il mio tono.
Passai tutta la pausa con Louis che mi parlava della sua vita e faceva battute squallide cercando di farmi ridere.
" Ok ragazzi e ragazze, possiamo riprendere a leggere le lettere. Adesso che avete preso un po' di confidenza, i vostri tutori vi chiederanno che lettera è quella che scelgono per vedere se sapete riconoscerne alcune." Ci disse la signora Smith facendoci tornare al nostro ' lavoro'.
Zayn mi portò al mio tavolino e lo sentì sfogliare i cartoncini con i puntini in rilievo, finchè ne appoggiò uno al tavolo. Mi prese la mano e ce l' appoggò sopra.
" Che lettera è?" Mi chiese con voce dolce. Sentivo il suo fiato arrivarmi fino al viso. Sapeva di tabacco. Chissà quante sigarette fumava al giorno. Cercai di scacciare quei pensieri dalla mia testa. Testai il cartoncino percorrendo i puntini con un dito. Provai a muovere il dito in orizzontale ma puntini si interrompevano, così lo mossi in verticale verso l' alto. Il respiro di Zayn mi distraeva.
" Una T?" Provai.
" Esatto. Vedi che quando ti impegni riesci ad ottenere dei risultati!" Lo disse per tirarmi sul il morale , ma io me la presi comunque.
" Vorrei vedere te se non riuscissi a vedere neanche dove metti le mani o i piedi; se saresti felice sapendo che non potrai più vedere, se ti impegneresti in tutto quello che fai."
" Non volevo offenderti, era solo per dire che stai facendo progressi." C' era fastidio, nella sua voce.
" Voglio uscire." Cominciai a tastare in giro, per vedere se c' era qualcosa davanti a me, e cominciando a camminare pestai il piede di qualcuno.
" Ehi, stai un attimo calma. Adesso ti porto fuori, tanto ormai è finita la lezione di oggi." Mi disse Zayn cercando di farmi smettere di agitarmi. Sentii una mano calda circondarmi il polso delicatamente e trascinarmi in avanti per farmi camminare. Usciti fuori, mi fece sedere su una panchina tenendomi dalle braccia mentre mi abbassavo fino a sedermi. Stemmo in silenzio finchè non mi calmai.
Sentì che scassinava con qualcosa poi ad un tratto mi arrivò una ventata di fumo in faccia e cominciai a tossicchiare.
" Togliti gli occhiali" La sua calda e bassa voce mi arrivò dritta alle orecchie. Lo sentivo troppo vicino.
" Non ci penso proprio." Risposi scuotendo la testa.
" Perchè dovrei?"
" Perchè hai dei bellissimi occhi. E poi stai meglio senza occhiali."
" Non m' importa, non li tolgo."
Sentii gli occhiali sfilarsi lentamente e collegai che la sua mano me li stava togliendo. Subito lo fermai toccando per sbaglio la mano di Zayn.
" Non ci provare" Quasi urlai, ma lui ridendo, continuava a cercare di toglierlermi. Cominciai a tirare manate in giro mentre con l' altra mano tenevo fermi gli occhiali. Ad un certo punto gli occhiali caddero e io ordinai a Zayn di ridarmeli, ma lui non voleva raccoglierli. Senì arrivare qualcuno canticchiando e subito dopo, qualcosa vicino ai miei piedi spezzarsi. I miei occhiali!! Non ci potevo credere.
" Ops, mi sa che ho rotto qualcosa" Disse Louis con tono dispiaciuto.
"Oddio Rory mi dispiace moltissimo. Ero venuto qua per parlare un po' con te e non li ho visti. Ceh, ovvio che non li ho visti" Ridacchia leggermente Louis per sdrammatizzare.
Non ci potevo credere, i miei occhiali si erano appena rotti.
" Vedi? Te l' ho detto che stai meglio senza" Disse Zayn con tono da sbruffone.