INSIDE YOU
FOGLIETTO
Questo silenzio mi uccideva dentro. Non c'erano parole tra di noi. Rimasi a giocherellare con la tavola di legno aspettando l'arrivo di Mrs. Smith.
" Come stiamo andando qui?" Chiese la donna.
" Potrei cambiare tutore?" Dissi senza giri di parole.
" Perchè? Zayn per caso ti dà fastidio?" Lo chiese come se fosse sicura che lui mi avesse dato fastidio.
" Allora Rory, lui ti ha dato fastidio?" Perchè non riuscivo a dirle un maledetto si?
" No, però mi sento più a mio agio se fosse una donna la mia tutrice." Zayn non si mosse, riuscivo a sentire il suo ginocchio toccare appena il mio.
" Tra due giorni dovrebbe venire Betty. Fino al suo arrivo ti toccherà sopportare questo ragazzo." Disse in modo scherzoso, dissolvendo quel tono autoritario e serio che aveva prima.
" Rory, mi potresti dire che lettera è presente nella tavola che stai toccando?" Mi ricomposi e sgarbatamente mossi la mano in modo da riconoscere la lettera. Per ironia della sorte la lettera era una Z.
" Credo che sia una Z." dissi timidamente. Sapevo che Zayn era ancora vicino a me, solo che faceva il muto come sempre.
" Vedi che non è difficile?" commentò lei. Mi tolse la tavoletta che stavo toccando e ne mise un'altra.
" Queste sono due lettere. Ti aiuterà Zayn a sapere quali sono." Così dicendo se ne andò.
Toccai la tavola percorrendo velocemente il percorso. Quando sarebbe finito tutto questo? Quando avrei avuto una vita normale?
La sua mano riprese la mia. Senza dire niente mi fece toccare lentamente la tavola in modo ordinato. La vibrazione tornò a percorrermi per tutta la mano fino a salire al mio braccio. Perchè mi faceva questo effetto?
"E così vorresti un altro tutore." Interrompette il silenzio.
Non risposi. " Perchè vorresti stare lontana da me?"
" E' una A." dissi.
" Cosa?" chiese lui confuso.
" La lettera è una A." Ecco cosa riusciva a farmi lui. Riusciva a far uscire la parte negativa di me e riusciva a fare uscire la parte più debole di me stessa.
" Non volevo." disse ad un certo punto.
" Non era mia intenzione trattarti così." Mi venne da ridere.
" Dovresti ridere più spesso e tenere meno il broncio." Strinse la mia mano.
Non risposi. Spostai leggermente la mia mano dalla sua portandola vicino alla lettera successiva.
" Mi vuoi tenere il broncio per molto?" Il suo pollice mi toccò il lato della mia bocca accarezzandola leggermente.
Gli spostai la mano. La vibrazione che solo il suo dito era in grado di fare contro la mia pelle era qualcosa di indescrivibile.
" Una S." dissi cercando di calmarmi. Mi sentivo calda, stavo prendendo fuoco. Non mi ero mai sentita così tanto vicina a qualcuno e così dannatamente lontana. Qualsiasi cosa sentissi dovevo cancellarla, eliminarla, sia dalla mente che dal cuore.
" Posso chiederti una cosa?" Domandai cambiando argomento. Forse quel bacio che mi aveva dato era destinato a stare in silenzio, in un angolo buio. Voleva solo provocarmi e ci era riuscito. E se continuavo a fare il broncio, come diceva lui, gli avrei dimostrato che mi importava, invece non importava affatto.