Capitolo 6

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INSIDE YOU

" Non so perchè nascondi quei bellissimi occhi che ti ritrovi." disse lui ridendo.

"Li vorrei vedere pure io i suoi occhi." Si lamentò Louis.

" Pure tu hai gli occhi azzurri, ma non belli quanto quelli di Rory." Le sue parole riscaldarono il mio cuore. Non belli quanto quelli di Rory. I miei pensieri continuavano a ripetere quelle parole.

" Sì, anche se non li vedo penso che siano più belli dei miei." disse Louis. Ma Zayn sapeva solo sfottere tutti?

" Tu invece di che colore hai gli occhi?" chiesi un po' imbarazzata. Ero curiosa, tutto qui. " Sono marroni tendenti al caramello." Sbuffò Zayn "Sono molto semplici." continuò.

"Penso che anche i tuoi siano belli." Gli dissi timidamente.

" Beh ciao Rory, devo andare a casa. A domani." disse in tono gentile il mio compagno. "A domani." Ametto che Louis mi sembrava simpatico, di certo era molto più calmo di Zayn.

" Sei diventata amica con quello?" chiese lui ridendo. Il suono della sua risata poteva rompere i vetri.

" Mah, non so. Non voglio avere amici. Specialmente qui." sospirai. Avevo ancora la speranza che un giorno mi tornasse la vista. Il picchiettio del bastone contro il pavimento era segno che Louis si era allontanato. " Quel ragazzo è strano." farfugliò lui.

" Perchè?" chiesi.

" Si muove troppo bene per essere un cieco."

" Forse perchè è in quelle condizioni da molto tempo." dissi.

"Un cieco sbatterebbe di più il bastone per terra e camminerebbe piano per paura di sbattere contro qualcosa. Ma lui è così veloce. Sembra che conosca l'edificio a memoria." Zayn che fa un argomento serio? Mah.

" Che ore sono?" chiesi. " Quasi l'una. Hai fretta di andare a casa? Il tuo fidanzato invisibile ti sta aspettando?"

" Non ho il ragazzo" Mi tirai un pollice. Qualcosa di caldo toccò la mia guancia. " Hai una fossetta enorme nella guancia sinistra. Ho sempre amato le fossette." Se voleva mettermi a disagio c'era riuscito. Mi sentii avvampare . " Ti ho intimidita, forse?"

" No, non mi faccio intimidire facilmente" scattai. Il fumo invase le mie narici un'altra volta. " Puoi evitare di accendere una sigaretta ogni 5 minuti?" Sbraitai.

" No, fumo quanto mi pare." rispose brusco lui. Avrei voluto vederlo. Sapere come era fisicamente. Se era alto o basso, magro o grasso. Non so, ero curiosa di sapere com'era. Ma perchè mi interessava tanto?

" Sorridi un'altra volta." mi comandò lui.

"Perchè dovrei?" Un minuto era dolce e l'altro un ragazzo molto antipatico. "Voglio rivedere quella fossetta." Il fumo mi entrò in bocca. Era come se stessi fumando io e non lui.

"Scordatelo."

" Come siamo aggressive." ridacchiò. Quanto ci metteva mia madre ad arrivare? Mi immaginavo Zayn come un bad boy con molti tatuaggi e con altrettanti pircing. Uno malato di sesso e bello da farsi una ragazza ogni giorno. Il suo atteggiamento da sbruffone me lo faceva immaginare così. Forse lo era. " A cosa stai pensando?" chiese lui poco dopo.

" A niente."

" I tuoi occhi mentono" Perchè era fissato con i miei occhi? "I miei occhi mentono tutto il tempo. Sono azzurri fuori e bui dentro."

" Io penso che anche dentro non siano niente male." La doveva smettere. Perchè ogni volta che mi faceva un complimento il mio cuore accelerava di due battiti?

" Come sei? Intendo, fisicamente" Basta, dovevo stare lontana da lui. Stargli vicino mi faceva un certo effetto. Merda, lo stavo pensando veramente?

" Uhm, vedo che siamo curiose eh?" Mi stuzzicò lui.

"No, era una semplice domanda. Volevo solo sapere com'è il mio tutore visto che sono costretta a passare con lui la maggior parte del tempo." Gli risposi in tono alto. Riusciva a far uscire la parte di me che più odiavo. Non poteva essere semplicemente gentile con me??

Sentii ancora quel calore familiare avvolgermi il polso. "Alzati" Mi ordinò.

" No, sto bene seduta. Non voglio rientrare." Mi lamentai.

" E chi ti ha chiesto di entrare? Alzati e basta." Ripeté. Mi aiutò ad alzarmi.

Le sue mani calde presero le mie. Le appoggiò su quello che credevo fosse il suo petto.

" Tocca con le tue stesse mani e saprai come sono fisicamente." rise lui. Cercai di fermare il rossore che si era formato nel mio viso.

Allontanai le mani mettendole ai lati dei miei fianchi. Di sicuro sembravo redicola.

Lui fece un'altra delle sue risate stridule.

"Perché tremi?" Disse schietto.

"Non sto tremando" Cercai di difendermi. Mi prese un'altra volta il polso alzandolo all'altezza del suo viso. La sua pelle era liscia, la sentivo calda a contatto con la mia mano. Riuscivo a toccare le sue labbra secche. Il mio corpo non riusciva a a seguire i miei comandi. Spostai la mano dalle sue carnose labbra verso l'alto. Il suo naso da come lo sentivo era lungo e leggermente appuntito. Sentivo le ciglia degli occhi solleticarmi la mano. Riprese ancora il mio braccio spostandolo in basso. Il suo petto era robusto e si riuscivano a sentire i muscoli delle braccia che mi sembravano tese nel toccarle. Di certo non era grasso ma muscoloso e non era basso ma alto perché dovevo allungare molto il braccio verso l'alto per toccare il suo viso.

La mia mano si spostò verso il basso ma lui mi fermò.

" E no, lì ancora no."

Rory ma che cazzo stavi facendo?? Mi allontanai imbarazzata. Non era mia intenzione, se ci potessi vedere avrei evitato questa figura di merda. Sentii la sua risata.

"Hey che ti prende? Per certe cose bisogna aspettare"

Ma che fottuto stronzo. Cosa gli passava per la testa? Immaginavo la sua faccia sorridente che mi fissava mentre io andavo in fiamme.

"Rory è ora di andare a casa" Disse la voce familiare di Mrs. Smith.

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