INSIDE YOU
KELSY
Ero felice che oggi fosse domenica. Non avevo voglia di andare al centro e non avevo nemmeno voglia di alzarmi dal letto.
Avevo la testa che mi faceva male. Non mi sentivo affatto bene, forse avevo la febbre. Sentii il rumore della maniglia girarsi. Era mio padre.
" So che alla mia piccola piacciono le gocciole, così da bravo papà te le ho comprate ieri." Disse dandomi un bacio nel mento.
" Rory, ma sei calda. Ti fa male qualcosa, piccola?" Ieri mio padre era piuttosto preoccupato quado mi vide con quel bernoccolo in testa. Gli raccontai com'erano andate le cose e lui oltre a consolarmi si mise a ridere. Diceva che si stava immaginando la scena mentre gliela raccontavo.
" Ho mal di testa."
" Ti porto una tachipirina." disse. Spostai il vassoio che mi aveva portato mio padre. Tastai bene il comodino controllando che non ci fosse niente sopra. Appoggiai il vassoio ed entrai sotto le coperte. I miei pensieri volarono a quel bacio. Quel bacio ardente che mi aveva dato un individuo di cui non avrei mai visto il viso e di cui ero certa che non avrei più rivolto la parola. Si, non gli parlerò più. E non mi farò abbassare ai suoi livelli. Riuscirò a diventare indipendente.
Certo Rory, vai convinta.
In questi periodi io e la mia coscienza non andiamo molto d'accordo. Lei viaggia troppo mentre io mi soddisfo di stare ferma nella mia posizione.
Dopo circa cinque minuti entrò mio padre nella mia stanza.
"Ti ho portato una medicina. Su ingoiala." mi disse e poi mi mise in mano un bicchiere. E lo feci. " Ti senti meglio?" chiese dopo un po'.
" No, mi sento uno schifo papà." Era una delle rare volte in cui chiamavo mio padre papà. Mi veniva da chiamarlo così quando mi sentivo giù di morale.
" Shh, andrà tutto bene tesoro, te lo prometto."
" Non farlo, non promettermi niente di cui non sei certo che manterrai." dissi tra i singhiozzi.
Mi tolse un ciuffo che avevo davanti agli occhi. " Io so che ritornerai a vederci, piccola. Non dubitare di te stessa."
" Ho perso le speranze." Mi strinse in un abbraccio senza dirmi niente. Regnava il silenzio tra di noi.
" Posso rimanere sola?" chiesi dopo.
" Sicura? Non vuoi che rimango con te?"
" Vorrei rimanere sola per un po'. Se non ti dispiace." Mi diede una bacio nella fronte.
" Ok"
Raggomitolata nel mio letto pensai a quanto fosse orribile la mia vita. Tutti i miei sogni erano andati in fumo e con essi tutte le cose che abitualmente facevo. Era da un po' di tempo che non sentivo gli altri miei compagni o che sentivo uno dei miei tanti cugini. Era da un po' che non entravo su facebook o su twitter. Era da un po' che non usavo il cellulare o che guardavo la tv. Era da un po' che non guardavo il mio riflesso nello specchio.
Sarò cambiata dall'ultima volta? Come era diventato il mio viso? Come era diventato il mio corpo? Non sapevo nemmeno che indumenti indossavo né che scarpe mettevo. Quando andavo a farmi la doccia non sapevo nemmeno che shampoo usavo. Molte volte mia madre si era offerta di aiutarmi a fare la doccia e io molte volte avevo rifiutato. Non poteva rendermi più dipendente di quanto lo ero già.
Ero felice che queste due settimane le avrei trascorse con mio padre. Non sopportavo la sua presenza, perchè sapevo che in fondo ero solo un peso per lei.