Capitolo 19

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 INSIDE YOU

RIVELAZIONI

Non lo avevo mai detto a nessuno, non lo avevo mai urlato. Lo avevo sempre tenuto dentro di me. Forse aspettavo che lei cambiasse e che si togliesse la maschera che aveva in volto, rivelando una mamma dolce e affettuosa che non avevo mai conosciuto. La sua mancanza di affetto mi faceva stare peggio di come stavo già. I miei occhi non erano niente in confronto al poco contatto con la persona che mi aveva dato alla luce. 

Il vento si fece alto e io ero ancora con le ginocchia sui sassolini lisci di quel posto. Mi sentivo davvero libera, libera da un peso che mi portavo dentro da troppo tempo.

" Ti senti meglio?" Mi chiese lui. Sentivo il suo respiro non molto distante dal mio viso. Forse si era abbassato al mio livello. 

" Mi sento libera." E' strano, non avrei mai immaginato che urlare le proprie debolezze potesse farti sentire bene. Ma sarebbe durato?

Sentii alcuni dei sassolini sotto di me muoversi, forse si era seduto. E' stato gentile da parte sua portarmi qui. Perchè lo aveva fatto? Pensavo di essere un peso per lui, pensavo mi odiasse, ma ogni volta che litighiamo lui in qualche modo si fa perdonare e mostra un lato dolce di sè, un lato sensibile che tiene nascosto.

" Io e te siamo molto simili." Disse interrompendo il mio flusso di pensieri. Simili?

" Credevo che avresti urlato qualcos'altro.. tipo.." 

"Pensavi che urlassi quanto la mia vita fa schifo perchè non ci vedo più?" dissi tutto ad un fiato.

" Si, avrei detto anche quello, ma quando mi è passato davanti il treno e quando ho sentito il vento sulla mia pelle l'unica cosa che in quel momento la mia bocca voleva far uscire era il rancore che sento verso mia madre. " Perchè glielo stavo dicendo? Perchè mi stavo confidando con lui? Non avevo mai detto niente a Niall di mia madre, e nemmeno a Kelsy. Non avrebbero capito. Loro vedevano sempre il lato buono in lei. Vedevano il sorriso che non abbandonava mai le sue labbra carnose, tinte sempre di rosso. 

" Cosa intendi con simili?"

Lo sentii armeggiare e poi sentii l'odore di fumo espandersi nell'aria. 

" Lui, beh ecco.. mio padre.." Le parole faticavano ad uscire dalle sue labbra. 

" Anche mio padre non mi ha mai amato." Fece un sospiro e sicuramente avrà ripreso ad aspirare la sua sigaretta.

" Mi dispiace." dissi abbassando il viso.

" Un'ora è passata. Se non ci sbrighiamo Mrs. Smith manderà qualcuno a cercarmi." Rise facendomi ridere a mia volta. Non lo sentii alzarsi dal suo posto. Appoggiai la mano destra per terra cosí d'alzarmi, ma lui mi fermò il braccio e con l'altra mano tirò indietro una ciocca dei miei capelli.

" Quanto sei bella." Il suo tono roco mi fece rabbrividire. La sua mano mi accarezzò ancora una volta la guancia. Stomaco, non giocarmi brutti scherzi.

Riuscivo a sentire il suo fiato molto vicino al mio viso e poi in un attimo sentii le sue labbra premere contro le mie. Ancora quel sapore amaro che mi procurava piacere invase la mia bocca e ogni fibra del mio corpo, facendo salire la voglia di ricambiare il bacio, ma quando fui al culmine del piacere cedetti e lasciai le emozioni strane che sentivo dentro andare via. Lo spinsi lontano da me. 

" No, non farlo, ti prego!" Il mio respiro era diventato irregolare e non riuscivo a non tremare. Cazzo, cosa mi stava succedendo?

" Io...io non volevo." disse lui schiarendosi la voce. 

" Andiamo" Riprese un tono serio. Mi alzai confusa dal pavimento e quasi non riuscivo a tenermi in piedi. 

Mi prese per il polso e mi trascinò a passi veloci verso la macchina. Stavo quasi per cadere, ma non m'importava, volevo scappare quanto lui. 

Inside you  [ Z.M ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora