"Si, lo conosci?" Domandai.
" Ho lavorato con lui nel reparto C. Non è affidabile." Mi rispose prendendo la mia mano. Tolsi l'altra dal suo fianco.
" Ed è anche uno stronzo." Aggiunsi.
" Ti ha fatto qualcosa?" Chiese mentre camminava portandomi con sé.
" No, è solo un uomo autoritario maniaco del tempo." Risi.
" Mrs. Smith mi ha detto che non c'eri oggi, non che dovevi fare una stupida lezione con quel tipo." Stavamo percorrendo il corridoio. Sentivo la sua voce rimbombare nelle pareti del posto.
" Sono arrivata in ritardo. E lui mi ha accolto." Risposi toccandomi la treccia.
" Non ti può affidare Kyle." Disse a denti stretti. Non sapevo chi era Kyle e sinceramente poco mi importava. L'unica cosa che forse un po' mi dispiaceva era non poter passare tutta la giornata con lui.
" Perchè no?" Chiesi facendo l' indifferente. Aprii una porta scricchiolante e un leggero vento di fiori freschi invase le mie narici.
Sentii la porta chiudersi dietro di noi. Sciolse la sua mano dalla mia, e potei sentire subito dopo il mio corpo essere spinto contro il muro. Le sue labbra premettero violenti contro le mie. Prese il mio viso tra le mani spingendomi ancora di più verso il muro. Continuò a prendere le mie labbra tra le sue con tanto di quel trasporto che sentii subito le mie gambe tremare. Non mettendo ancora a fuoco la situazione, perchè colta di sorpresa, rimasi con le mani alzate mentre le sue le sentivo stringere le mie guance, così grandi che le dita accarezzavano e poi stringevano il retro del mio collo. Posai la mia mano nei suoi capelli così da attirarlo più verso di me, Zayn non fece altro che stringersi al mio petto, facendo così aderire la mia schiena al freddo muro, rallentando i baci ma rendendoli più intensi.
" Perchè nessuno può prendere il mio posto" Disse con il fiato corto, prima che mi catturasse ancora le labbra con i denti, facendo entrare la sua lingua dentro la mia bocca. Mi mancavano i suoi gesti improvvisi. Non che fosse passato tanto tempo, ma avevo quell'impulso dentro che bramava un suo bacio. Quando le sue labbra si staccarono dalle mie sentii come un vuoto, non mi era mai successo prima, avevo ancora voglia di baciarlo. Con entrambe le mani strinsi i suoi capelli avvicinando ancora una volta il suo viso verso di me. Mi alzai in punta di piedi cercando di arrivare alle sue labbra. Iniziai con piccoli baci veloci fino a prolungare il ritmo. Allungò le mani prendendo entrambe le mie gambe, posizionandole lungo i suoi fianchi. Le nostre lingue erano come fuse tra di loro, non conoscevano ne un inizio ne una fine, volevamo solo continuare ciò che stavamo facendo. Ci si può perdere in un bacio? Era possibile abbandonarsi a così tanta passione e dimenticarsi del tempo e di tutto ciò che ti circonda? Non so per quanto tempo sarebbe durata questa felicità che mi sentivo dentro e che cresceva ogni giorno stando vicino a lui, ma ora non volevo che finisse.
Appoggiò la sua fronte sulla mia e potei sentire come i nostri respiri erano irregolari. Fece strisciare le sue mani nelle mie braccia, fino a intrecciarle con le mie. Mi scappò un sorriso, seguito da una risata sottile e pure lui rise.
"Mi fai diventare pazzo" Mi sussurrò con voce spezzata.
Non saprei dirvi cosa eravamo o cosa potevamo diventare. Stando accanto a lui nei giorni successivi avevo capito che non eravamo amici, però non eravamo neanche una coppia, o almeno non per lui. Non aveva messo in chiaro la cosa, ci baciavamo e basta e poi tutto ritornava alla normalità. Non era diventato aggressivo con me, questo no, però c'era qualcosa in lui e nelle sue parole che mi confondevano sempre le idee.
Kyle ogni mattina mi accoglieva imbronciato. Era sempre arrabbiato e stressato, ed alcune volte avrei voluto colpirlo duramente col bastone sulla sua nuca. Forse avrebbe iniziato a ragionare e mi avrebbe trattato con più rispetto.